I laghi della Sicilia, i principali ed i più belli

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Condividi Gianluca Galanti

25/05/2020

In Sicilia si riversano ogni anno milioni di turisti attratti dalla bella stagione e dalle sue località balneari.
Molti sono interessati perlopiù al mare e alle sue spiagge più belle, mentre altri vogliono approfondire la storia, la cultura e le tradizioni.
Un viaggio nell’entroterra siciliano permette però di scoprire più a fondo il territorio, le zone rurali, i borghi medievali e anche alcune perle che passato generalmente inosservate ai viaggiatori: stiamo parlando dei laghi.
Stupisce che una regione a queste latitudini ne annoveri un numero piuttosto alto; si contano infatti oltre 30 laghi in regione, disseminati tra tutte le province (isole minori comprese) e di diverso tipo (naturali, artificiali, stagni e pantani), situati tanto in pianura come tra boschi o strette gole.

Di seguito riportiamo un elenco dei laghi più belli della Sicilia, i principali da vedere e da vivere, come tappa per escursioni o come meta per una rilassante gita domenicale fuori porta.

Lago Maulazzo (Messina)


È un piccolo lago artificiale posto ad un’altitudine di 1498 metri s.l.m. che si estende su una superficie di cinque ettari nel parco dei Nebrodi, all’interno del territorio comunale di Alcara Li Fusi.
Siamo in provincia di Messina e questo invaso fu creato con uno sbarramento in terra negli anni Ottanta, ma nel corso del tempo è divenuto un fondamentale riferimento per molte specie animali e vegetali di questa zona. Inserito in un contesto montano, alle pendici del Monte Soro, tra gli alberi della faggeta di Sollazzo Verde, nell’habitat creato dallo specchio d’acqua vivono uccelli come l’airone cenerino, il germano reale, il merlo acquaiolo e il martin pescatore, ma anche piante endemiche come il cardo di Valdemone.
Nei mesi invernali, durante le escursioni sulla neve, è possibile vedere la superficie del lago ghiacciata.

Lago Arancio (Agrigento)


Tra i comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice e Sciacca, nella provincia di Agrigento, questo lago artificiale di 3,7 km² di superificie è stato creato all’inizio degli anni Cinquanta sbartrando il fiume Carboj con una diga.
Il neonato lago ha così in parte sommerso uno splendido esempio di antico fortino arabo – noto come Fortino di Mazzallakkar – che da allora ha iniziato irrimediabilmente a crollare su se stesso, tanto che oggi si possono vedere solo alcuni ruderi emergere dall’acqua.
La gestione naturalistica dell’area posta tra i Monti Sicani è affidata alla LIPU, che ha creato l’Oasi LIPU Lago Arancio, dove vivono mammiferi, anfibi e rettili, ma dove transitano anche numerose specie di uccelli. Il bacino si trova infatti lungo le rotte migratorie dell’airone cenerino, del chiurlo, del mestolone, della spatola, dell’alzavola e molti altri, ma sono tante anche le specie che nidificano qui: tra queste il germano reale, la gallinella d'acqua, la folaga, lo svasso maggiore, la nitticora e alcune cicogne.

Lago Pergusa (Enna)


Il Lago Pergusa è uno dei pochi laghi naturali rimasti in Sicilia. Siamo a Pergusa, frazione di Enna, in una conca tra i Monti Erei.
Lo specchio d’acqua si sviluppa oggi su una superficie di circa 1,80 km² ed è parte della prima Riserva Naturale Speciale della Sicilia, oltre ad essere dichiarato come Zona di Protezione Speciale e Sito d'Importanza Comunitaria per la sua importanza geologica, faunistica e culturale.
l lago è alimentato solo dalle piogge e dall’acqua di falda, poiché non possiede immissari (né emissari); per questa ragione l’acqua esce dal lago solo per evaporazione e di conseguenza i sali che si sono depositati nei millenni fanno sì che questo sia un lago salmastro.
Il lago è l'habitat ideale per molti uccelli, sia migratori che stanziali, ma anche di mammiferi, rettili, anfibi e specie ittiche. In particolare, da segnalare un fenomeno molto impressionante: a volte le acque assumono una colorazione rossa intensa a causa della presenza di un copepode (Arctodiaptomus salinus), ovvero un piccolo “gambero” che, per difendersi dai raggi del sole, si secerne un pigmento rosso e prende posizione in folte colonie sotto le piante acquatiche. In questi casi il pigmento si trasferisce ai batteri presenti in acqua fino a trasformare il lago in un bacino color rosso porpora.
Il lago è completamente circondato dal tracciato dell’Autodromo di Pergusa, che segue di fatto il perimetro del lago.

Gurne dell’Alcantara (Messina)


Nel tratto compreso tra Castiglione di Sicilia (Catania) e Francavilla di Sicilia, in provincia di Messina, si trova una serie di piccoli e freddissimi laghi d’acqua dolce formati nel letto del fiume Alcantara: sono le cosiddette Gurne dell’Alcantara, un sistema di 16 laghetti consecutivi lungo il fiume che hanno varie dimensioni (comprese tra i 5 e i 30 metri di diametro) visitabili camminando sul percorso natura segnalato all’interno del parco fluviale, ottimo per escursioni a contatto con la natura.

Lago Gurrida (Catania)


Nei pressi di Randazzo, all’interno del territorio del Parco dell’Etna, sul versante nord-occidentale del vulcano, il Lago Gurrida ha avuto origine da uno sbarramento del torrente Flascio a causa di una colata di lava nel XVI secolo.
Le condizioni del lago variano molto in base alla stagione: in estate si ritira, mentre in inverno raggiunge anche i quattro metri di profondità e può esondare allagando le campagne circostanti che si trovano sul medesimo pianoro, a circa 835 metri s.l.m.
Per gli escursionisti, l’itinerario del percorso natura allestito con punti di osservazione consente di ammirare da vicino il lago entrando in contatto la flora e la fauna che popolano l’unica zona umida sull'Etna.

Lago Rosamarina (Palermo)


A breve distanza dal paese di Caccamo, il Lago Rosamarina è il più grande invaso artificiale della Sicilia, nonché il principale bacino idrico della provincia di Palermo, creato dallo sbarramento con una diga sul fiume San Leonardo.
Le sponde del lago, solitamente piuttosto selvagge, sono invece attrezzate presso lo stabilimento balneare del Rosamarina Lake, una struttura polifunzionale sul versante orientale, ai piedi di Caccamo, che propone camping, bar e pizzeria, un’area bimbi, una piscina e anche un centro nautico dove noleggiare canoe, kayak e pedalò.

Oasi Faunistica di Vendicari (Siracusa)


La Riserva Naturalistica Orientata Oasi Faunistica di Vendicari è una delle più importanti aree protette della Sicilia.
Si trova sulla costa della provincia di Siracusa, tra Noto e Pachino, in un’area di circa 1512 ettari che comprende costa rocciosa e sabbiosa, pantani (sia salmastri che d'acqua dolce), saline, macchia mediterranea e aree coltivate.
In questa zona vivono numerose specie vegetali e animali, non solo stanziali (l’oasi si trova infatti lungo le rotte migratorie degli uccelli tra l’Africa e l’Europa); tra le più comuni da avvistare ci sono le cicogne, i fenicotteri rosa, i gabbiani, gli aironi, i cigni e le gallinelle d’acqua, ma anche mammiferi come le donnole e le volpi, rettili (tartarughe e serpenti), e tante specie vegetali (canneti, efedra fragile e arbusti), secondo un complesso ecosistema tra i più variegati d’Italia.
Percorrendo i sentieri all’interno della riserva si possono ammirare non solo gli animali nel loro habitat naturale, ma anche paesaggi davvero straordinari, che spaziano dalle vecchie saline (alcune tracce sono ancora visibili sul Pantano Grande) alle spiagge, passando per ciò che resta degli edifici dell’antica Tonnara e della Torre Sveva.

Biviere di Gela (Caltanissetta)


Il Biviere di Gela è il più grande lago costiero della Sicilia; si trova infatti a poche centinaia di metri dal Mar Mediterraneo, nel tratto di costa immediatamente a sud-est di Gela.
Nell’area è stata istituita una Riserva naturale orientata per preservare un importante ecosistema formato da ambienti umidi che è un punto di riferimento per gli uccelli migratori.
La gestione della Riserva è affidata alla LIPU, che garantisce le aperture quotidiane e organizza visite guidate per gruppi e scolaresche, ma si può visitare anche autonomamente grazie alle aree attrezzate, ai sentieri e ai capanni per le osservazioni. Il birdwatching è una delle attività più interessanti e permette di ammirare nel loro contesto naturale esemplari l’airone rosso e l’airone cenerino, il moriglione, il fischione, il mignattaio (che è anche simbolo della riserva), la pernice di mare e molte altre specie di uccelli.

Lago Santa Rosalia (Ragusa)


Il Lago Santa Rosalia è situato in una conca naturale tra i Monti Iblei, nella campagna ragusana. Si tratta di un bacino artificiale creato dall’uomo con lo sbarramento del fiume Irminio per scopi irrigui.
Oggi si estende su una superficie di 1,45 km² e presenta coste frastagliate che sono l'habitat ideale per numerose specie vegetali e per molti uccelli migratori, che qui trovano le condizioni giuste per una sosta durante i loro spostamenti. È ovviamente popolato anche da specie stanziali che qui nidificano, come il gheppio, il corvo imperiale e il nibbio reale.

Lago Specchio di Venere (Pantelleria, Trapani)


Concludiamo il nostro viaggio tra i laghi più belli della Sicilia portandovi a Pantelleria, nel cuore del Mediterraneo a metà tra la Tunisia e l’isola maggiore siciliana.
Non distante dal versante settentrionale di Pantelleria, in località Bugeber, esiste un piccolo lago naturale, noto ai più con il nome di Lago di Venere, che è alimentato dalle piogge e da alcune sorgenti termali, che possono raggiungere temperature di circa 50° C.
Si trova infatti all’interno di un cratere vulcanico e si tratta allo stesso tempo di un lago ma anche di terme libere (con tanto di fanghi naturali); i visitatori possono scegliere la zona in cui immergersi considerando che le fonti termali sgorgano nella parte meridionale (più calda), mentre nella parte settentrionale l’acqua è più fresca.

Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo sui laghi più belli d'Italia.

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