La Provenza ha un cuore verde che si estende tra i Monti del Vaucluse e le Calanques della costa marsigliese; un ecosistema naturale protetto dall’omonimo Parco Naturale Regionale che porta in sé le tracce di una storia millenaria.
Terra di passaggio per Greci e Romani – proprio a loro si devono le prime coltivazioni di vigneti e uliveti –, il Luberon alterna paesaggi naturali straordinari che si estendono a perdita d’occhio; per restarne affascinati è sufficiente ammirarne il profilo da uno dei tanti borghi arroccati come Gordes, a nord, o Lourmarin, posto al centro della comba che divide il massiccio nel Grande e Piccolo Luberon.
Con altimetrie che variano tra i 70 e i 1125 metri (tale è l’altezza di Mourre Nègre, il monte più alto del massiccio), un’estensione di circa 1850 km², un patrimonio di flora e fauna che gli sono valsi il riconoscimento come riserva della biosfera e geoparco mondiale Unesco, il Luberon è la meta preferita per un turismo attivo, da fare a piedi, in bicicletta o anche a dorso d’asino. Una destinazione da vivere open air, soprattutto dalla primavera all’autunno inoltrato, quando i campi si tingono di colori unici come quelli della lavanda – da luglio ad agosto è il momento della massima fioritura – o si inebriano dei profumi della vendemmia.
Sentieri e petites randonnées si trovano un po’ ovunque mentre le Grandi Randonnées (GR) 6/91/97, la GR del Pays des Monts de Vaucluse e lo storico Sentiero della Peste rappresentano un’occasione unica per gli appassionati di trekking.
Per chi viaggia in famiglia o più semplicemente per chi vuole farsi cullare dai ritmi lenti della natura e scoprire il territorio in libertà, consigliamo invece i tanti itinerari in bicicletta nel Luberon.
Vélo Loisir Provence: un reticolo di ciclabili
Programmare un’escursione di una o più giorni lungo sentieri immersi nella natura, che collegano i 77 comuni del territorio, è davvero semplice perché le distanze tra i villaggi variano dai 3 ai 10 km.
L’itinerario turistico principale, Autour du Luberon, è rappresentato da un circuito ad anello della lunghezza totale di 236 km che coincide in parte con l’EuroVelo 8, l’itinerario ciclabile europeo chiamato anche Strada del Mediterraneo. Attraversa i monti del Vaucluse per 63 km, privilegia stradine che collegano vecchi villaggi e si aggancia o s’interseca con altri circuiti più circoscritti ma ugualmente interessanti come Les ocres, da 15 a 51 km, che porta alla scoperta dei colori tipici della montagna del Vaucluse, Le pays d’Aigues, da 41 a 91 km, e ancora Le Pays de Forcalquier - Montagne de Lure à Vélo, da 44 a 78 km.
Gli itinerari si allungano su sentieri e strade indicate con apposita segnaletica e dedicate a mezzi non motorizzati, oppure interessano strade miste e non segnalate; possono essere percorsi per tappe, anche su più giorni. Sono adatti a biciclette da strada (VTC), alle due ruote elettriche (VAE) o alle mountain bike (VTT); si suddividono in percorsi più impegnativi come la Grande traversata del Vaucluse, o più turistici come la Véloroute du Calavon.
Prima di partire è utile consultare il Carnet de route di ogni percorso – disponibile anche sul sito – per verificare i punti di sosta con acqua potabile, i centri di noleggio e riparazione biciclette, le aree pic-nic, gli alberghi e i ristoranti presenti lungo gli itinerari.
È inoltre possibile farsi accompagnare da una guida, mentre il marchio Accueil vélo certifica le strutture migliori lungo i percorsi, in grado di garantire la migliore assistenza al ciclista.
La véloroute du Calavon
Se si organizza la domenica, vale la pena fare una sosta mattiniera a Coustellet, per perdersi tra i profumi di spezie e le prelibatezze del mercato dei produttori locali; a pochi passi da qui si trova anche il Museo della Lavanda di Château du Bois, storico produttore e distillatore in attività dal 1890, che offre un percorso interattivo e workshop multisensoriali sulla pianta officinale.
Il panorama lungo tutta la ciclabile è davvero piacevole, una continua alternanza tra campi di lavanda – tra luglio e agosto li troverete in fiore –, vigneti e uliveti, viadotti, i riflessi del Calavon, Pont Julien alle porte di Bonnieux, e villaggi caratteristici come Apt, con il fascino provenzale del vecchio quartiere e la famosa fabbrica di canditi, la più grande al mondo.
Potete seguire la ciclabile nella sua interezza oppure optare per un giro ad anello, ripiegando sul circuito principale, Autour du Luberon, all’altezza di Beaumettes, con le caratteristiche cavità naturali di epoca neolitica che danno il nome al comune.
Anche in questo tratto, paesaggi provenzali e villaggi arroccati non mancano certo; s’incontra Ménerbes con le sue vie strette e un impianto medievale, Oppède le Vieux dal cui parcheggio parte Sentier Vigneron, fra vigneti, frutteti e uliveti, e ancora Maubec, con una vista impareggiabile sul Luberon.
All’altezza di Oppède si può prevedere una piacevole sosta al Musée de l'huile d'olive di proprietà della tenuta vitivinicola La Royère che ha riconvertito diversi ettari alla coltivazione delle olive. Oltre alla visita del museo, nello spazio dedicato allo shop, potrete degustare una selezione di cuvée e vini bianchi, rosé e rossi AOP.
Autour du Luberon: da Cavaillon a Lourmarin
Si parte dal borgo di Cavaillon, principale porta d’acesso al Luberon, distesa ai piedi della collina che offre una spettacolare via Ferrata, accessibile a piedi dal centro città. Famosa per il suo melone, Cavaillon ha molti spunti di visita come la sinagoga con la sua architettura provenzale unica al mondo o il bizzarro Hotel d’Agar, un museo allestito in un antico palazzo edificato sulle terme romane, che contiene un’infinità di oggetti d’arte, alcuni davvero strani! Dal 18 luglio al 22 settembre, gli spazi del museo ospitano la mostra Caravage en Provence.
Proseguendo lungo il percorso, si incontra Mérindol, adagiata ai margini del Petit Luberon fino alla pianura della Durance; luogo simbolo della storia dei Valdesi – teatro insieme ad altri 23 comuni del massacro dei valdesi del 1545 –, ospita l’interessante Osservatorio ornitologico.
Si guadagna poi Lauris, dominata dal castello di stampo medievale e famosa per Couleur Garance, giardino d’eccellenza, unico esempio in Europa, dedicato alle piante tintorie; accompagnati da guide preparatissime, la visita del giardino si snoda per 50 aree tematiche e più di 250 esemplari di piante provenziali ed esotiche; un momento di relax per imparare tantissimo sulle tinture vegetali e districarsi nella preparazione di colori resistenti e a prova di scoloritura.
Tappa finale di questo itinerario su due ruote è Lourmarin, villaggio classificato tra i più belli di Francia, con il suggestivo castello adagiato tra campi di ciliegi, pini e ulivi. Edificato sulle rovine di una fortezza medievale, ospita un’interessante ala rinascimentale con una mirabile scalinata ritorta.
Il centro storico di Lourmarin, con i suoi negozietti e atelier, è il luogo ideale per una piacevole sosta dedicata allo shopping…non dimenticate di assaggiare la gibassier, il dolce tipico provenzale. Il venerdì mattina è giorno di mercato, mentre tutti i martedì sera si svolge un altro mercato dedicato ai prodotti agroalimentari locali con show cooking e dimostrazioni da parte degli chef dei ristoranti locali.
Organizzare la visita nel Luberon
Carnet de route, trappe gps e tutte le informazioni sugli itinerari in bicicletta nel Luberon sono consultabili sul sito dell’associazione Vélo Loisir ProvencePer informazioni turistiche, potete consultare i siti dell’Ufficio del Turismo Luberon Coeur de Provence e Atout France Italia.
Viaggi nel Luberon? leggi anche il nostro articolo sull'itinerario tra i borghi del Parco naturale regionale del Luberon.