Contrariamente a quanto si crede, la navigazione fra le Isole Marchesi, arcipelago composto da “isole alte” d’origine vulcanica senza barriera corallina (caso unico nella Polinesia Francese), non è ostica. Non esiste una stagione umida e i venti restano costanti tutto l’anno alle Marchesi. Queste condizioni fanno sì che la navigazione sia abbastanza agevole: in particolare l’assenza di barriera corallina rende particolarmente facile l’accesso alle isole. Se volete comunque avere la tranquillità di avere a bordo uno skipper e navigare in pieno oceano in tutta sicurezza, quasi tutte le società di charter danno la possibilità di essere affiancati da un esperto conoscitore di questi mari.
La navigazione è agevole fra le isole a nord dell’arcipelago: Nuku Hiva, Ua Pou, Ua Huka.
Nuku Hiva, l’isola maggiore delle Marchesi, è formata da due vulcani sovrapposti, uno dei quali si apre ad anfiteatro e, degradando verso il mare, forma un ampio porto naturale dove sorge la capitale Taiohae. Spettacolare la baia di Hakatea, punto ideale da cui partire per un’escursione nella valle di Hakaui fino alla spettacolare cascata Vaipo (350 m di altezza), il cui accesso è custodito da una serie di tiki raffiguranti antiche divinità e guerrieri.
Navigare per due ore circa nella zona settentrionale dell’isola, costeggiando le sue baie, e fermarsi nella baia du Controleur, consente invece di partire, una volta a terra, alla scoperta del villaggio di Taipivai, dove andare a curiosare fra antichi manufatti e di legno e pietra, materiali tipici delle Marchesi. A nord, la baia di Anaho, invece, è un ottimo punto di partenza per una passeggiata di un’ora che conduce al villaggio di Hatiheu e al suo sito archeologico conosciuto come tohua, da dove ammirare le baie di Hatiheu e Hikokua.
La navigazione può proseguire fino alle piccole isole di Ua Pou e Ua Huka, separate da una distanza di circa 12 miglia. Da Nuku Hiva la navigazione che porta fino a Ua Huka è di circa 4 ore. Arrivati alla baia di Haavei si può scendere su un piccolo motu, meta degli sterni che vi fanno i nidi. Circumnavigando l’isola, è consigliabile ancorare a Vaipaee e, una volta a terra, fare un’escursione a cavallo, nel tipico stile delle Marchesi.
Ultima delle Marchesi raggiungibile in barca, Ua Pou offre ai naviganti la baia di Hakahau, riparata e ideale per ancorarvi la barca. Partire da lì e visitare il piccolo museo e il centro artigiano con sculture di pietra è un ottimo modo per sperimentare la cultura marchesina. Continuare la visita dell’isola con un’escursione nella valle di Hakamaii, detta la valle dei re, è uno dei modi migliori per capire l’identità culturale molto forte delle Marchesi.
Le distanze crescono fra le isole meridionali: Fatu Hiva, Tahuata e Hiva Oa.
Hiva Oa in particolare, l’isola a forma di cavalluccio marino, è universalmente nota per essere stata il rifugio del cantante Jacques Brel e di Paul Gauguin, che qui trascorsero i loro ultimi anni di vita e che qui sono sepolti. Nei dintorni si trovano splendide baie, la spiaggia di sabbia nera di Taaoa e quella di sabbia bianchissima di Hanarekua. Sull’isola si trovano anche i più grandi tiki in pietra dell’intera Polinesia e altri interessanti siti archeologici.
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