I suoi pezzi – disegni, stencil, serigrafie e anche installazioni – spuntano all’improvviso nelle strade di tutto il mondo.
Sempre più spesso, però, i supporti che li ospitano – siano essi muri, fogli o saracinesche – vengono letteralmente saccheggiati e staccati per finire in vendita nelle case d’asta o esposti nei musei più importanti dei cinque continenti.
Anche questo ormai fa parte del fenomeno Banksy, il writer originario di Bristol la cui identità è da sempre avvolta dal mistero.
Dal 30 maggio al 27 settembre 2020 possiamo approfondire la sua arte nella mostra intitolata “Un artista chiamato Banksy”, ospitata a Palazzo dei Diamanti, nel cuore di Ferrara.
La location dell’evento non è casuale: la dimensione storica di Palazzo dei Diamanti, infatti, genera contrasto con l’anima urbana per definizione della street art, di cui Banksy è attualmente l’esponente principale a livello internazionale, simbolo (anche suo malgrado) e sintesi dell’evoluzione della Pop Art contaminata via via dall’eredità dei graffiti degli anni ‘80, dalla cultura hip hop e da un approccio contemporaneo a quei mondi.
Per l’occasione oltre cento pezzi – tra cui opere famose come Mickey Snake, Dismaland print, Love Is In The Air, Barcode, Monkey Queen e la mitica Girl with Balloon, ma anche oggetti originali e memorabilia dell'artista anglosassone - ci descrivono a modo loro lo spirito e le intuizioni di Banksy.
La mostra arriva in un’epoca segnata dal Coronavirus, tema che implicitamente fa da sfondo al regalo che lo stesso artista ha recentemente fatto al General Hospital di Southampton, dove rimarrà esposto fino all’autunno prima di essere venduto per beneficenza: si tratta di un’opera intitolata “Game Changer”, la quale rappresenta un bambino in ginocchio accanto al cesto dei giocattoli, dove lascia i classici supereroi – Batman e l’Uomo Ragno, nella fattispecie – in favore di una nuova eroina: è un’infermiera con la mascherina sul volto, il mantello e il braccio alzato che sembra spiccare il volo alla maniera di Superman.
Tornando alla mostra, è con questo appuntamento che Palazzo dei Diamanti riprende la stagione degli eventi culturali dopo il lockdown. Proprio nel rispetto delle misure di prevenzione delle norme sanitarie la prenotazione è fortemente consigliata (vedi link nello specchietto riepilogativo qui sotto).
L'esposizione curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa è prodotta e organizzata dall'Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte.
Date, orari e prezzo del biglietto della mostra
Nome: Un artista chiamato BanksyDove: Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara.
Date: dal 30 maggio al 27 settembre 2020.
Orari: tutti i giorni ore 11-21 (la biglietteria chiude 30 minuti prima). Aperto anche il 2 giugno e il 15 agosto.
Prezzo: 10 euro + 1 euro di prevendita.
Contatti e prenotazioni: maggiori informazioni e prenotazioni sul sito ufficiale di Palazzo dei Diamanti o al tel. 0532 244949.
Indicazioni anti COVID-19: l’ingresso alla mostra è contingentato e sarà consentito a un massimo di 15 visitatori ogni 15 minuti.
È obbligatorio indossare la mascherina per tutti i visitatori dai 6 anni in su.
È necessario mantenere sempre la distanza interpersonale di almeno 1 metro ed evitare assembramenti.
Si raccomanda di igienizzare le mani con gli appositi disinfettanti che si trovano lungo il percorso.
Come arrivare: Palazzo dei Diamanti si trova in zona centrale, vicino al Parco Massari.
Per chi si muove in auto, sono utili sia il casello Ferrara Nord che Ferrara Sud, a seconda della propria provenienza.
Per chi si sposta in autobus:
linea 3 dalla stazione FS per Palazzo dei Diamanti;
linea 4 da Palazzo dei Diamanti per la stazione FS.
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