La Mostra sugli arazzi di Raffaello a Urbino, Palazzo Ducale

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Sarà un'estate all'insegna della grande Arte: la Galleria Nazionale delle Marche, in collaborazione con i Musei Vaticani e con il Mobilier National di Parigi, ha organizzato, nel Palazzo Ducale di Urbino, una mostra speciale incentrata su Raffaello e il mondo degli arazzi.

Sono due le prospettive che legano il rapporto tra il grande maestro del Rinascimento e gli arazzi: la mostra riesce da indagare sia il contributo diretto fornito dal pittore in questo specifico settore, tra soluzioni tecniche e magnifici cartoni che vennero tessuti nelle botteghe fiamminghe, sia la stessa fortuna che le opere di Raffaello conobbero nel corso dei secoli nella produzione di arazzi.

Degna cornice all'esposizione dei 12 grandi arazzi tessuti nelle migliori arazzerie europee, sarà il Salone del Trono, maestoso sito all'interno del Palazzo Ducale. I 12 pezzi esposti raffigurano principalmente le pitture delle Stanze Vaticane, il meglio di tutta la monumentale opera pittorica dell'urbinate. C'è anche un valore simbolico per questa esposizione: le sale dove Raffaello aveva camminato da bambino accompagnato dal padre Giovanni Santi accoglieranno, all’indomani del cinquecentenario della morte del divin pittore, la sua opera più grandiosa, realizzata a Roma per i papi, apprezzata da artisti, critici, conoscitori e dai turisti di tutte le epoche, e che quindi ritornerà laddove il maestro mosse i suoi primi passi d'artista.

Il successo ottenuto dalle immagini tessute è confermato dalle varie manifatture, riproposte in tempi e differenti, confermando il limpido successo che l’artista urbinate conobbe nel corso dei secoli. Modelli inesauribili d’invenzioni e di forme, le produzioni di Raffaello entrrarono nei contesti più disparati, grazie all’opera di tanti incisori che con i loro intagli ne consentirono una rapida diffusione, rendendolo l’autore più tradotto di tutti i tempi.

E con gli arazzi si verificò la stessa cosa: i suoi cartoni nobilitarono questo genere artistico che, più tardi, avrebbe contribuito al consolidamento e all’arricchimento della sua fortuna.

Assolutamente straordinaria risulterà la visione che accoglierà gli spettatori quando entreranno nel salone del Trono del palazzo di Federico di Montefeltro: si troveranno di fronte i celebri affreschi che Raffaello realizzò per il Vaticano, qui proposti nei colori e negli intrecci delle tessiture.
Ben undici degli arazzi esposti provengono dal Mobilier National di Parigi e testimoniano della venerazione per Raffaello, difusasi sotto il regno si Luigi XIV, ma che si poi tramandò fino a gran parte del XIX secolo.

Ricordiamo infine che la Galleria Nazionale delle Marche ha contribuito direttamente alla conservazione dei preziosi tessuti sostenendo il restauro di alcuni dei pezzi prestati dal Mobilier National di Parigi. L’intero studio sotteso alla mostra, con un’ampia panoramica sulla produzione di arazzi legati all’universo raffaellesco, è esposto in maniera esaustiva nel ricco catalogo, curato da Anna Cerboni Baiardi e Nello Forti Grazini, edito da Silvana Editoriale.

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