In Spagna la forte tradizione cristiana fa sì che la Settimana Santa sia un momento molto sentito dalla popolazione, tanto che in tutto il paese si svolgono manifestazioni religiose legate alla Passione di Cristo. In Catalogna i riti della Setmana Santa si ripetono da secoli, tramandati di generazione in generazione.
Quest'anno il giorno di Pasqua è domenica 31 marzo 2024. L'occasione delle festività è ottima per partire alla ricerca delle antiche tradizioni e, perché no, della gastronomia legata a questo periodo. Le tavole catalane propongono infatti specialità a base di baccalà, i bunyols de Quaresma (dolci a base di farina fritti in olio e poi zuccherati) e vari tipi di carne alla griglia, servita spesso su delle tegole. Oltre alle classiche uova, si mangia anche la Mona de Pascua, una torta che viene decorata con uova di cioccolato, piume e figure che rappresentano personaggi amati dai bambini, come ad esempio quelli delle fiabe.
Se un po’ vi abbiamo incuriositi, di seguito presentiamo alcuni dei più caratteristici riti della Settimana Santa in Catalogna.
Sant Hilari Sacalm: la Via Crucis vivente
A Sant Hilari Sacalm, paese di 5000 abitanti sui Pirenei a poco più di 40 km da Girona, oltre 300 anni si svolge la Via Crucis “vivente”, una processione a lume di candela che è ormai famosa anche fuori dai confini nazionali. Va in scena il Venerdì Santo e vi partecipano più di 250 attori che attraversano le quattordici stazioni del cammino di Gesù alla crocefissione, partendo da Plaça de L’Església per arrivare al Cerro de la Vaga.
Oltre alle figure religiose e ai misteri, le più caratteristiche sono i soldati romani (chiamati Armats) i quali, per tre ore, marciano per le strade della città al ritmo dei tamburi e accompagnati dal suono delle lance che toccano il pavimento.
Il momento clou della Via Crucis è il Calvario, quando l’interpretazione degli Armats, assieme all’illuminazione e alla musica, da vita a un momento così suggestivo in grado di toccare sia la gente del posto che i tanti visitatori giunti appositamente per assistere alla processione. A margine dell’evento, l’aspetto più moderno prevede anche altre iniziative collaterali come feste, dj set e la visita al museo temporaneo dedicato alla Via Crucis vivente.
Verges: la Danza della Morte
A Verges, paesino a 30 km da Girona verso la Costa Brava centrale, si svolge tradizionalmente la processione del Giovedì Santo. Secondo alcuni studiosi, pare che la prima volta venne organizzata nel 1347. Muovendo da Plaça Major la processione attraversa il centro storico della città medievale, racchiusa tra mura e torri di fortificazione.Tra gli aspetti più singolari della celebrazione c’è la cosiddetta Via delle Lumache, un vicolo stretto che gli abitanti decorano con lampade a olio realizzate con gusci di lumache che creano l’atmosfera giusta per il passaggio della processione.
Il momento più conosciuto è però la Dansa de la Mort (vedi foto copertina), uno spettacolo a cui prendono parte cinque danzatori vestiti di nero, con uno scheletro dipinto sui vestiti e una maschera a teschio, eseguono una danza tradizionale mostrando oggetti che simboleggiano l’inesorabile destino dell’umanità, accompagnati dal suono ripetitivo del tamburo e dall’illuminazione improvvisata dai gusci di lumache.
Il capofila è il Capdanser, che guida la danza girando con una grande falce, mentre il Banderer porta una bandiera nera, si posiziona al centro della piazza ed è accompagnato da due scheletri interpretati da bambini, ognuno dei quali ha in mano dei piattini di cenere. Un ultimo scheletro, infine, porta un orologio che rappresenta l’imprevedibilità della morte.
Tarragona: la processione del Sant Enterrament
A Tarragona si rivive il glorioso passato della città durante le celebrazioni della Settimana Santa. Tradizione e spiritualità si incontrano in occasione della processione del Sant Enterrament che attraversa il centro storico – la Part Alta – animato dal suono degli Armats e dai carri allegorici.La processione nacque nel 1550, ma nel 1860 fu regolamentata da un preciso protocollo che viene seguito ancora oggi. Vi partecipano più di 4.000 persone suddivise tra 11 confraternite e corporazioni che accompagnano i 19 misteri. È una della più importanti del Mediterraneo ed è stata dichiarata dalla Generalitat de Catalunya “Patrimonio d’interesse nazionale” nel 2010.
Barcellona: Palmes i Palmons
Anche Barcellona ha i propri riti della Settimana Santa. Chi si trova in città per la Domenica delle Palme (Dia de Rams), può partecipare alle celebrazioni dei palmes e palmons. Nello specifico, sono foglie di palma artigianali che padrini e madrine regalano ai loro figliocci per l’occasione: le “palmes” sono semplici e più grandi, realizzate a partire da un’unica foglia di palma, mentre i “palmons” prevedono una tecnica minuziuosa con un intreccio di foglie che ricorda quello della lavorazione del vimini. Questo rituale ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme dove, secondo le sacre scritture, fu ricevuto da una moltitudine di persone che reggevano rami.
Al termine della messa della Domenica delle Palme si svolge la Burreta, una processione durante la quale palmes e palmons vengono benedetti. Successivamente, è consuetudine appenderli sui balconi come segno di protezione e portafortuna per tutto l’anno.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito ufficiale dell’Ente del Turismo della Catalunya.
Se ti interessa l’argomento, leggi anche il nostro articolo sulle celebrazioni più caratteristiche della Settimana Santa in Italia.