Sarà tempo di crisi, ma anche nel bel mezzo della profonda recessione economica in Giappone, c'è una fiorente industria alberghiera che segnala una forte espansione: è il business dei “Love Hotels”. Sono gli Hotel dell'Amore, una catena di 6 alberghi (al momento) anche chiamati come gli hotel “del piacere”. Per capire l'incredibile business basti pensare che uno di essi, il Bonita Hotel a Isawa, vanta un tasso di occupazione del 257 per cento! Come è possibile? Ovviamente con il fatto che le camere possono essere affittate da un minimo di 3 fino a 24 ore intere, e quindi possono ospitare più clienti al giorno.
Le stime indicano che questa catena di alberghi sta raccogliendo fatturati di circa 30 miliardi di euro/anno. C'è da dire che i Love Hotels colmano una necessità di privacy, in un paese dove l'alta densità di popolazione, spesso consente ad i giovani poco tempo e possibilità di momenti di intimità.
Le camere offrono un ampio assortimento di funzionalità, tra cui console per karaoke (fondamentale per i giapponesi), la console per videogiochi di tipo PlayStation, un lettore DVD, una varietà di prodotti cosmetici, oltre che interni personalizzati, vasche idromassaggio all'aperto e una dotazione di preservativi.
Anche se per la legge giapponese è richiesto dalla legge avere una portineria, la maggior parte delle camere può essere affittata e raggiunta senza parlare con un impiegato, e questo è un ulteriore vantaggio per la privacy. Ci sono varie tipologie di hotel, segnaliamo a esempio uno totalmente a tema con il personaggio Hello Kitty ad Osaka.
Forte di questo successo il proprietario della catena, il Sig. Steve Mansfield, CEO di “ New Perspectives “ è recentemente volato a Londra, in cerca di nuovi investitori. E' ancora prematuro pensare che la vecchia Europa possa ospitare alcuni di questi alberghi, per il momento se volete provare l'offerta dei Love Hotels non vi resta che volare fino in Giappone, la nuova frontiera dell'amore.