L’autunno in Estonia regala colorate emozioni: le foreste, che ricoprono circa la metà del territorio estone, si tingono di tutti i toni del giallo e del rosso, in contrasto con l’azzurro intenso del cielo. E’ il periodo migliore per visitare i parchi nazionali – il Paese ne conta 5 oltre a ben 318 riserve protette – dove concedersi lunghe passeggiate nella natura, a piedi, in bicicletta, a cavallo o in canoa, certi di fare incontri entusiasmanti con gli animali selvatici che vivono qui. Ecco quattro piccoli itinerari con partenza da Tallinn e Tartu da provare quest’autunno per scoprire un piccolo grande Paese. Per maggiori informazioni sull’Estonia www.visitestonia.com.
Da Tallinn: la riserva di Lahemaa e le isole
Lunghe spiagge di sabbia bianca costellata da grandi massi erratici dell’era glaciale, pinete, antichi manieri e villaggi da scoprire, più di 200 specie di uccelli e circa 900 tipi diversi di piante: questo è Lahemaa, il Parco Nazionale più grande dell’Estonia, a circa un’ora d’auto da Tallinn. Lungo i sentieri nella foresta si possono seguire le orme di cinghiali, orsi e alci e non è difficile avvistare i castori. Il parco ospita alcuni manieri, tra cui quelli di Palmse, con il centro didattico e il museo del parco, e di Sagadi in stile barocco, e antichi villaggi di pescatori come quello di Altja e Käsmu, dove si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo. A poca distanza si trova la riserva protetta di Kõrvemaa, caratterizzata da una natura intatta, tra foreste, paludi, misteriosi laghi e brughiera, dove vivono numerose specie protette tra cui l’aquila reale.
L’autunno è perfetto per visitare le isole, oasi di tranquillità dove concedersi trattamenti di benessere rigeneranti prima dell’inverno. Si possono abbinare Saaremaa e Muhu, facilmente raggiungibili da Tallinn in traghetto o in aereo. Saaremaa è la più grande isola dell’Estonia: da vedere il suo capoluogo Kuressaare, una cittadina affacciata sul mare con il pittoresco castello episcopale del XIV secolo. L’isola affascina per la dolcezza dei paesaggi, scanditi da piccoli villaggi tradizionali, con mulini a vento e case con i tetti di paglia. Se nelle foreste dell’isola non è difficile avvistare i cinghiali, il punto migliore per osservare gli uccelli è il Parco Nazionale dell’isola di Vislandi, nell’estremità occidentale. Muhu, più piccola e collegata a Saaremaa da un ponte, ospita Padaste Manor, un elegante maniero, convertito in hotel e Spa, che è stato recentemente incluso nella lista delle più belle Spa del mondo dal britannico Tatler.
Da Tartu: l’Estonia meridionale
Tartu, la seconda città dell’Estonia, famosa per l’Università che da settembre si ripopola di studenti, è il punto di partenza per scoprire le bellezze naturali e culturali del sud. Võrumaa al confine con Lettonia e Russia, è considerata una delle regioni più belle dell’Estonia, caratterizzata da un paesaggio collinare interrotto da ampie vallate. Qui si trova il più alto rilievo del Paese, il Suur Munamägi (318 m), il bacino più profondo, il Lago Rõuge che fa parte di un complesso di 7 laghi tra loro collegati e il Parco Nazionale più piccolo, quello di Karula dove vivono linci, caprioli, volpi, lontre e numerosi uccelli. Più a est si raggiunge Setumaa, un mix tra cultura estone e russa, con una popolazione, i Setus, molto legata alle tradizioni, dall’uso del dialetto ai costumi tradizionali con grandi ornamenti in argento.
Da Tartu si raggiunge la regione di Viljandi che ospita il Parco Nazionale di Soomaa, creato nel 1992 e costituito da grandi paludi separate da quattro fiumi, che in primavera e autunno straripano inondando campi e boschi. L’acqua può arrivare fino a 6 metri sul livello minimo, ma non si tratta di una catastrofe naturale bensì di una caratteristica della regione e uno spettacolo per i turisti. I mezzi di trasporto più in uso sono le canoe e le piroghe scavate in tronchi d’albero. In viaggio lungo i fiumi si possono osservare paludi e attraversare foreste vergini seguendo 13 percorsi che conducono alla scoperta della natura.
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