Week end in Toscana: tra gli agriturismi della Val d'Orcia

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Condividi Enrico Montanari

04/09/2009

Ok, c’è la crisi, è sotto gli occhi di tutti, da mesi non si parla d’altro.Gli italiani si rimboccano le mani, io mi rimbocco le mani: calano i consumi, crolla la fiducia dei risparmiatori ma se c’è una cosa a cui un italiano doc non rinuncerà mai, e su questo sono assolutamente in prima fila, sono le sacrosante vacanze. E allora devo trovare una soluzione, devo spendere meno ma non voglio rinunciare a certi confort e all’idea di andare in un posto fuori dell’ordinario, pieno di charme. Gli Hotel sono da sempre la mia sistemazione preferita ma quest’anno devo trovare un’alternativa più alla mia portata…..Trovato! Quest’anno vado in agriturismo!

E allora io e mia moglie ci mettiamo alla ricerca: ce ne sono tantissimi, dal più semplice al più raffinato, dal più economico al più esoso; vogliamo andare in Toscana 2 giorni, ho letto che la Val d’Orcia è piena di borghi medievali da visitare e le foto che ho visto sul web mi confermano che è la zona che fa per noi. E’ agosto, fa caldissimo, e non possiamo fare a meno di un bel bagno in piscina; vogliamo un posto isolato, tranquillo e immerso nel verde, ma a due passi da Pienza, un posto semplice, autentico, ma raffinato e di gusto. Cerchiamo sul web e dopo 2 giorni alla fine lo troviamo! Proprio il posto che fa per noi: a due passi da Monticchiello nel cuore della Val d’Orcia: prenoto!

Partiamo da Roma in macchina e dopo 2 ore eccoci di fronte al cancello della tenuta. Restiamo senza fiato: la vista è straordinaria, sotto di noi un’infinita distesa di campi di grano dorati e di ulivi, davanti a noi, in fondo alla valle, domina imponente il Monte Amiata. Percorrendo la strada bianca che porta al casale de Le Macchie, 2 fagiani camminano in mezzo alla strada e in lontananza vediamo un cerbiatto che scappa alla vista degli “intrusi”: ovviamente gli “intrusi” siamo io e mia moglie e quasi ci dispiace di averlo disturbato. Il nostro appartamento è grande, arredato con gusto e con un giardino privato con una vista impareggiabile.

A 3 km dall’agriturismo Le Macchie c’è un piccolo borgo medievale che si chiama Monticchiello: mia moglie, appassionata di teatro, ne aveva sentito parlare per un festival teatrale, il Teatro Povero di Monticchiello, creato e messo in scena dagli stessi abitanti del borgo. Monticchiello è una meraviglia, pieno di scorci deliziosi, diverso dalla classica meta turistica della toscana da cartolina piena di negozietti finti e turistici: qui c’è un ristorante, un bar e un negozio di tessuti, niente più. Decidiamo di fare uno spuntino nella terrazza del Ristorante La Porta, e che spuntino! Bruschette con pecorino di Pienza e prosciutto toscano e mezzo litro di vino prodotto dal fratello di Daria, la deliziosa proprietaria del ristorante. Da Monticchiello scendiamo nel cuore del parco naturale in direzione di Pienza, città ideale del Rinascimento. Che dire: la piazza centrale ha un’armonia e una perfezione che impressiona. Pienza è piena di vicoli curiosi: c’è il vicolo dell’amicizia, la via del bacio, e una passeggiata sulle mura di cinta della città con il panorama più bello che abbia mai visto.

Al contrario di Monticchiello, Pienza è piena di negozietti e di formaggerie: come resistere alla tentazione? Mia moglie vuole comprare tutto: pecorino fresco, semistagionato, stagionato, stagionato nella cenere; devo fermarla e portarla via altrimenti spendiamo un patrimonio. Torniamo in agriturismo e ci godiamo un tramonto indimenticabile seduti in piscina. Che posto, ragazzi! Che pace! Per cena cuciniamo un piatto di tradizionali pici al ragù comprati nelle vicinanze in un negozio di pasta fresca, un bicchiere di vino e dormiamo felici! Il giorno dopo il proprietario, Andrea, ci prepara una colazione coi fiocchi: marmellata di ciliegie, di pesche, e di susine, e mille altre delizie prodotte nell’agriturismo; anche io, che di solito faccio colazione con un doppio caffè e basta, non posso resistere alla tentazione.

Dopo la colazione decidiamo di rilassarci un’oretta in piscina e poi partiamo alla volta di Bagno Vignoni. Il paese è straordinario, si sviluppa tutto intorno a un piscina di acqua calda che risale al tempo dei romani: certo con questo caldo non è l’ideale, ma il posto è talmente suggestivo che ne vale comunque la pena. Da Bagno Vignoni andiamo a Montepulciano, un borgo medievale tutto in salita, immortalato anche in molti film famosi come Il paziente inglese; dopo una “scalata” di tutto rispetto arriviamo nella piazza del comune e del Duomo e prendiamo un aperitivo al bar della piazza. Mia moglie mi dice che se potessimo risposarci lo farebbe a Montepulciano e io sono perfettamente d’accordo: il paese è magico, incantevole, ma anche “vero”, con i suoi vicoli e con la sua atmosfera sospesa eppure vissuta. Torniamo in agriturismo e non rinunciamo al nostro riposo in piscina con tramonto e bicchiere di vino. Andiamo poi a cena in un ristorante che ci ha consigliato Andrea, La grotta, ai piedi di Montepulciano. Vi si arriva da una strada splendida, ornata sui due lati dai cipressi in fila. Il ristorante è semplice ma molto curato, il servizio attento e cortese, e ha un giardino fiorito incantevole dove consiglio di prenotare. La cena è stata perfetta, ottime materie prime e sapienza nelle preparazioni: quando dietro la semplicità si riconoscono l’esperienza e la tradizione del territorio.

Torniamo nel nostro delizioso appartamento (un po’ brilli) e anche il nostro secondo e – ahimè - ultimo giorno è terminato. Per concludere non posso far altro che consigliare a tutti la Val d’Orcia: non fate però come noi e cercate di concedervi almeno 4 giorni perché di certo non ve ne pentirete! La zona è piena di agriturismi di charme, ne abbiamo visti di molto bello, ma io vi consiglio il nostro, l’Agriturismo Le Macchie, perfetto da ogni punto di vista e con una posizione assolutamente unica. Arrivederci Val d’Orcia!

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