Dicembre in Repubblica Ceca: Cesky Krumlov, Roznov e Praga

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Condividi Enrico Montanari

16/09/2009

Tra le tante meraviglie ceche inserite dall’UNESCO nella Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità, a dicembre non si può mancare di visitare Cesky Krumlov (www.ckrumlov.info). Questo splendido borgo medievale della Boemia meridionale, magnificamente adagiato in un’ansa del fiume Moldava e dominato dalla fortezza più grande di tutta la Repubblica Ceca dopo il castello di Praga, vale una visita tutto l’anno ma durante l’Avvento si trasforma in una cornice d’eccezione per eventi, concerti, bancarelle e spettacoli. Il 24 dicembre, poi, torna puntualmente a essere teatro di una ricorrenza particolarissima: il Natale degli Orsi. E’ infatti usanza che la Vigilia adulti e bambini portino i loro doni ai grossi mammiferi che per tradizione abitano il fossato del castello fin dal 1707.

A chi è stanco del consumismo e vuole mettersi sulle tracce del vero spirito del Natale, il territorio ceco offre la possibilità di un tuffo nostalgico nel passato. Una passeggiata nel tempo, tra i vicoli e lungo i percorsi dei numerosi musei all’aperto del Paese, dove rivivono ancora antiche usanze e rituali dimenticati.

Il più vecchio e grande di tutta l’Europa centrale, il Valasske muzeum di Roznov pod Radhostem (www.vmp.cz), in Moravia, per esempio il 12 dicembre ospita un ricco programma natalizio con mercatino dell’Avvento, esibizione di gruppi folkloristici e rievocazione di antichi mestieri e rituali propiziatori.

Chi alle usanze contadine e al frugale Natale rurale preferisce i fasti della nobiltà e l’abbondanza di regali banchetti può invece scegliere tra i tanti castelli, rocche, fortezze e tenute di cui è costellata la Repubblica Ceca. Gli antichi manieri e le residenze nobiliari del territorio ceco in questo periodo dell’anno si fanno particolarmente affascinanti e offrono scenografie eleganti e raffinate per mercatini di Natale, spettacoli a tema, mostre mercato di artigianato, feste, rievocazioni, presepi viventi, tornei, laboratori artistici e seduzioni gastronomiche. Provare per credere, per esempio al Castello di Loket (www.hrad-loket.cz). Oppure al Castello di Krivoklát (www.krivoklat.cz), uno dei manieri più antichi e famosi della Repubblica Ceca. Nei giorni 5, 6, 12 e 13 dicembre ospiterà un particolare mercatino di Natale, dove ammirare all’opera gli artigiani, custodi di tecniche e arti antiche. In programma anche spettacoli teatrali, balli e la messa dell’Avvento.

Ma non dimentichiamo che c’era, e c’è, un Signore (si, quello con la “S” maiuscola) cui il lusso non interessa e non è mai interessato. Per venire al mondo ha disdegnato aristocratiche dimore e lenzuola ben stirate e ha optato invece per una stalla e un umile giaciglio di paglia.

Anche in Repubblica Ceca, in ogni angolo di città o paese, lo spettacolo della nascita di Gesù va in scena in tutta la sua disarmante semplicità, regalando lezioni di umiltà ma anche capolavori d’arte. In fatto di rappresentazioni della Natività, la Repubblica Ceca può infatti vantare una nutrita schiera di abili artisti, forti di una tradizione che affonda le sue radici nel XVI secolo e che ricorre a ogni tipo di materiale, dal legno alle foglie di granturco, dalla carta al panpepato. A disposizione degli appassionati, quindi, non solo presepi sparsi qua e là nelle chiese e sulle piazze o schiere di statuette sulle bancarelle, ma interi musei dedicati al genere.

Nel Museo del Ponte Carlo di Praga (www.muzeumkarlovamostu.cz), per esempio, fino al 10 febbraio fa bella mostra di sé il più grande presepe al mondo. E’ invece tutto di presepi il Museo di Trebechovice pod Orebem (www.betlem.cz), in Moravia settentrionale, che tra gli esemplari più preziosi vanta una Natività animata vecchia di oltre un secolo. Sempre in tema di presepi meccanici, l’esemplare più “popoloso” al mondo si può ammirare nel Museo di Jindrichuv Hradec (www.mjh.cz), in Boemia nord-orientale: con le sue oltre 1.400 figurine è entrato persino nel Guinness dei Primati.

Non di solo pane vive l’uomo, è vero. Ma a Natale è lecito festeggiare e concedersi qualche peccato di gola. Soprattutto se si è in vacanza in Repubblica Ceca, dove la tavola delle feste si fa irresistibile. E se ristoranti e alberghi fanno a gara per sedurre i loro ospiti con i piatti della tradizione proposti fedelmente o rivisitati, nelle case la sera del 24 dicembre si diffondono gli aromi del tipico menu della Vigilia: zuppa di pesce o patate seguita da carpa fritta e insalata di patate. Mangiare la carpa, proveniente dai laghi della Boemia meridionale, è un must a Natale: secondo tradizione ce la si concedeva una sola volta l’anno in segno di buon auspicio. La credenza popolare vuole infatti che conservare una squama di carpa sotto il piatto durante la cena della Vigilia garantisca salute e prosperità per tutto l’anno a venire. Il cenone non può che concludersi infine con note dolci: biscotti, rotolini alla vaniglia, pandolci alle mandorle, pan di zenzero, dolcetti al miele… Tutti rigorosamente preparati in casa, secondo antiche ricette tramandate di generazione in generazione.

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