La stazione sciistica che ne avrebbe teoricamente meno bisogno è quella che lo sperimenta per prima: Pitztal, ghiacciaio tirolese che raggiunge l’altitudine massima per lo sci (e quindi tra le più alte d’Europa), a 3440 m, sta utilizzando per questa stagione invernale un rivoluzionario sistema di innevamento programmato. Si chiama All Weather Snowmaker, e a produrlo è la IDE, un’azienda israeliana specializzata in grandi impianti di desalinizzazione in tutto il mondo.
Una tecnologia quasi ‘magica’, che per la prima volta al mondo da settembre funziona a Pitztal, nell’omonima valle laterale dell’Inn che conta 21 impianti e 100 km di piste da discesa in 2 comprensori (Hochzeiger 1450-2450 m; Rifflsee 1700-2800 m e ghiacciaio di Pitztal 1740-3440 m, queste ultime due collegate fra loro), e 70 da fondo, a poco più di un’ora dal Brennero, inedita in Italia ma famosa in Austria per essere la ‘patria’ del plurivincitore di Coppa del Mondo Benni Raich. Snowmaker può produrre quasi 1000 metri cubi di neve al giorno, sufficienti per 2000 mq con 50 cm di spessore, a qualsiasi temperatura (anche di molto sopra lo zero), con qualsiasi umidità, senza alcun problema dovuto al vento (che invece disturba i normali cannoni da neve). Sfrutta solo principi fisici, senza alcun additivo chimico: solo acqua di naturale scioglimento estivo delle nevi, accumulata in un idoneo bacino, che, dopo essere passata dallo Snowmaker, viene rimessa in circolo di nuovo come neve: vera. Il consumo di energia elettrica è di 500 kw al giorno, pari a quello di 5 cannoni (che sono però molto meno efficienti) o di una piccola seggiovia.
Snowmaker è un impianto fisso in grado di ‘sputare’ neve in continuo, grazie alla tecnologia del vuoto a cui viene sottoposta l’acqua, con l’ausilio di un impianto di refrigerazione che andrà poi a condensare il vapore che si forma. In tal modo una piccola frazione evapora, il resto forma una ‘miscela’ di acqua e neve, che viene poi pompata mentre contemporaneamente la parte dei cristalli di neve viene separata dalla parte liquida. La massa nevosa che ne deriva si accumula all’esterno del manufatto – una sorta di torre alta 15 metri, di limitato impatto visivo, che può anche venire parzialmente mimetizzata - e può venire agevolmente fatta scivolare a valle su teli di plastica e poi sistemata dai gatti lungo le piste. A Pitztal essa è provvidenziale a garantire l’apertura anticipata, già a metà settembre, in un punto strategico di snodo del comprensorio tra l’arrivo del trenino sotterraneo Pitz Express (che dalla valle porta in quota sulle piste a 2840 m) e la partenza della cabinovia Pitz Panorama. Poi va a costituire un solido fondo che al momento, in autunno, migliora lo stato della sottostante pista Gletschersee, e lo farà per tutto l’inverno (quando la neve naturale, come già ora, è più che sufficiente!). La neve prodotta ritornerà poi importante in aprile e maggio, quando Pitztal, regno dei freerider ma anche meta prediletta da varie nazionali di sci da tutto il mondo per gli allenamenti, dà il suo meglio e garantisce ancora grande sci primaverile su tutte le piste fino al 16 maggio 2010.
Ma c’è un’altra funzione importante di questa rivoluzionaria modalità di innevamento, che proprio per questo potrebbe avere notevoli sviluppi nell’arco alpino: rimpinguare e quindi proteggere i ghiacciai fornendo neve nei periodi e nei punti più delicati, così da aiutare a preservare tutta la massa ghiacciata, altrimenti soggetta a maggiore rischio di erosione se a diretto impatto con la radiazione solare. Non solo: tutta le neve naturale che cade in autunno, trovando quella prodotta da Snowmaker anziché il terreno nudo, riesce a conservarsi tutto l’inverno. Ed è importante sottolineare l’uso eticamente ed energeticamente sostenibile che la società Ghiacciai Pitztal-Rifflsee ne farà: di supporto, e non in chiave di ‘spettacolarizzazione’. Non si farà in sostanza neve in piena estate per sciare a 25 gradi al sole.
Ed è solo apparentemente curioso che questa innovazione hi tech venga introdotta da una delle valli tirolesi più tradizionali, autentiche ed incontaminate – il che non vuol dire ‘chiuse’: nel tratto inferiore (paesi di Arzl, Wenns, Jerzens tra 800 e 1100 m) si pratica un’agricoltura di montagna sostenibile in uno scenario da idillio, nella parte alta (Innerpitztal, centro principale St. Leonhard a 1370 m) è il regno della natura potente e selvaggia, al cospetto del Wildspitze (3774 m, cima più alta del Tirolo), e di altre 50 vette sopra i 3000 metri. E’ in questo contesto che il turismo si integra in modo misurato, con un equilibrato numero di posti letto e un’area sciistica varia ma non eccessiva, molto ‘tecnica’ e ricca di tracciati anche per sci alpinismo e freeride… Ma anche ‘amica’ dei bambini: un’altra novità mondiale (nella zona Rifflsee), è la seggiovia Sunnalm (produzione Doppelmayr) con tappeto mobile che si alza opportunamente all’imbarco a seconda dell’altezza del bambino e sbarre di protezione basse e imbottite che si bloccano automaticamente all’uscita della stazione. Qui c’è anche l’architettura moderna del nuovo ristorante Sunna Alm Rifflsee, casa clima con standard climatico passivo più alta d’Europa.
Pacchetto in hotel 3 stelle per 3 giorni mezza pensione da 219 euro a persona compreso skipass 2,5 giorni! In 4 stelle da 286 euro! Una settimana da 559 euro! Skipass giornaliero da 36,60 - 38 euro; 6 giorni 166-181 euro, BAMBINI SOTTO I DIECI ANNI E ACCOMPAGNATI DA UN GENITORE SEMPRE GRATIS, 10-15 ANNI sconto circa 30%. Disponibili anche pomeridiani, e mezze giornate. Novità: skipass Pitzregio (compreso Pitztal, Rifflsee, Hochzeiger, Imst).
Carnevale tra i paletti! 8-12, 15-19, 22-26 febbraio 2010, stage di 4 giorni con il Race Center Benni Raich a 420 euro per persona compreso skipass, pranzo, analisi video.
Maggiori informazioni www.pitztaler-gletscher.at