Stonehenge, luogo di grande fascino e mistero è stato variamente descritto come un gigantesco calendario, un luogo di culto e come una terra di sepoltura regale. Ma ora, più di 4000 anni dopo che le sue prime pietre sono state trascinate dalle montagne del Galles fino alla pianura di Salisbury, Stonehenge potrebbe aver dischiuso, finalmente, i suoi segreti.
Una recente ricerca, che ha condotto uno scavo nell’area, suggerisce che il misterioso monumento è stato una specie di Lourdes del neolitico, in cui i malati e i feriti arrivavano da lontano per essere guariti dai suoi poteri magici.
Il primo scavo di Stonehenge dopo quasi 50 anni ha infatti rivelato che il suolo è disseminato di frammenti di pietra, che si pensa siano frammenti, forse utilizzati come portafortuna, delle stesse rocce “Bluestones”, che formano il cerchio interno dei monoliti allineati di Stonehenge, e cioè le pietre più scure e più piccole degli enormi Sarsen, e dalle tonalità bluastre.
Inoltre, un numero sproporzionato di persone sepolte in tombe vicino mostravano segni di malattia grave e molti non erano nati nella zona.
Nel loro insieme, gli indizi puntano su Stonehenge come un santuario su cui convergevano i malati del sud dell’Inghilterra.
Probabilmente i “pellegrini” si portavano appresso dei pezzi di bluestones come amuleti fortunati. Non è ancora chiaro il motivo per cui le pietre, che sono di colore blu-verde con macchie bianche, sono state così venerate. Tuttavia, l'idea che fossero considerate pietre con poteri di guarigione si collega al fatto che oggigiorno l’acqua della sorgente della zona si dice abbia proprietà curative per l'artrite.
Gli autori dello studio, il Professore Tim Darvill della Bournemouth University ed il professor Geoffrey Wainwright della Society of Antiquaries of London hanno dichiarato che "l’Assunzione di qui pezzi di roccia come talismani e Portafortuna, destinati ad essere usati nel processo di guarigione, è un fatto molto importante. Il loro significato e importanza per la gente preistorica era sufficientemente potente per giustificare l'investimento di tempo, sforzi e risorse per spostare le rocce “Bluestones” dalle Preseli Hills del Galles al fino ai Wessex Downs, dove si trova Stonehenge."
I professori hanno anche aggiunto che "un numero abnorme" di organismi sepolti nei dintorni, mostra segni di gravi malattie o di infortuni, e l'analisi dei denti recuperati dalle tombe rivela che circa la metà apparteneva a persone non native della zona.
Il Prof Darvill ha poi soggiunto che Stonehenge avrebbe attratto non solo le persone che avevano uno stato di malessere, ma anche le persone in grado di provocare la loro guarigione.
I professori ritengono che il resto del monumento, comprese le grandi pietre Sarsen, che provenivano da Marlborough a 40 chilometri di distanza, crebbe attorno al centro delle Bluestones che avevano una funzione curativa.
Il Prof Darvill, ha soggiunto: "Stonehenge avrebbe potuto avere una funzione di tempio nello stesso momento in cui fungeva anche da centro di guarigione, così come la stessa Lourdes dei giorni nostri". Gli scienziati hanno aggiunto che tuttavia il monumento potrebbe avere avuto più di uno scopo.