La sperimentazione di nuovi scanner di sicurezza che sottoporranno ad uno “strip virtuale” i turisti, avrà inizio questo mese presso alcuni aeroporti australiani.
Con una mossa che ha preoccupato i difensori delle libertà civiche, il nuovo scanner sarà installato in aeroporto accanto ai tradizionali dispositivi di sicurezza e i viaggiatori saranno invitati a partecipare al test. La sperimentazione avrà luogo presso gli aeroporti di Sydney, Melbourne e Adelaide, da questo mese fino alla fine di novembre.
La tecnologia dei raggi X, che sono radiazioni ad alta frequenza ma in questo caso dichiarate innocue, permette di fare uno screening accurato per rilevare oggetti pericolosi non metallici, ed armi nascoste sul corpo di una persona, ma così precisamente da mostrare gli organi ed i genitali dei passeggeri. "Lo scanner fornisce immagini così dettagliate del corpo di una persona, in particolare le sue forme, che molte persone potrebbero trovare la cosa molto imbarazzante", spiega Stephen Blanks del Consiglio per le libertà civili del Nuovo Galles del Sud. Se non è normale spogliare i viaggiatori ai controlli per ragioni di sicurezza, perché lo dovrebbe essere questa svestizione virtuale?" ha ribadito lo stesso Blanks.
Ma il direttore esecutivo dell’Ufficio della sicurezza dei trasporti, Paul Retter ha confermato che la vita privata dei passeggeri sarebbe comunque tutelata e che in ogni caso la partecipazione ai test degli scanner sarà volontaria. "I viaggiatori potranno scegliere l'attuale scanner per la rivelazione dei metalli o decidere di scegliere la nuova corsia tecnologica", ha confermato.
"Le persone che opteranno per gli scanner a raggi X lo faranno sapendo che il funzionario che esamina le immagini si troverà lontano dalla corsia di screening e non potrà vederli direttamente. I volti vengono offuscati, le immagini non vengono salvate e non possono essere trasferite".
L’esperto di libertà civili Allan Perry della Adelaide University, ha detto che la tecnologia potrebbe violare la vita privata delle persone, se usato come una misura di carattere generale per tutti i passeggeri, piuttosto che se utilizzato per meglio identificare quei pochi casi che rappresentano un possibile rischio per la sicurezza.
"Se questo screening viene fatto su una base diffusa senza selettività va certamente al di là di un adeguato equilibrio tra privacy e sicurezza", ha dichiarato aggiungendo che "semplicemente perché qualcosa è stato fatto ai fini della sicurezza non giustifica il fatto che sia intrusivo e invasivo per le persone".
Perry ha sottolineato che un'altra preoccupazione è quella che, mentre la perquisizione fisica negli aeroporti viene fatta da persone dello stesso sesso del perquisito, qui non ci sono garanzie che avvenga così anche per le nuove scansioni.
"Credo che molte persone si sentirebbero a disagio", ha così concluso.
Fonte: News.com.au