Il ministro dell'Ambiente del Northern Territory, Peter Garrett, ha approvato il nuovo piano di gestione del Parco Nazionale di Uluru-Kata Tjuta, nel Red Centre, con il quale si chiarisce l’obbligo di rispettare alcune condizioni fondamentali prima che l’accesso al monolito venga definitivamente chiuso, e che quindi si proceda ad attuare qualsiasi nuovo progetto ed esperienza turistica.
Secondo quanto stabilito nel piano di gestione, preparato dal Consiglio di Amministrazione di Uluru-Kata Tjuta, l’accesso non sarà chiuso fino a quando almeno una delle seguenti condizioni verrà soddisfatta:
1.Il numero di visitatori che salgono sul monolito dovrà scendere dal 38 per cento attuale a meno del 20 per cento dei visitatori;
2.la ragione principale che conduce i turisti ad Uluru non dovrà più essere la possibilità di scalare il monolito;
3.verranno programmati nuovi servizi ed esperienze per i visitatori.
"Condivido la decisione del consiglio di chiudere l’accesso ad Uluru solo dopo che determinate condizioni verranno soddisfatte; questa decisione consente al consiglio di amministrazione di tutelare la sicurezza dei visitatori, di rispettare la cultura e la volontà dei proprietari aborigeni di Uluru e di salvaguardare l'ambiente unico di questo parco, inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità – continua il Ministro - Come il consiglio, anche io sono consapevole della necessità di sostenere il turismo integrando meglio la cultura locale con l'economia.
"Ho chiesto al direttore dei Parchi Nazionali di lavorare a stretto contatto con l'industria del turismo per sviluppare una serie di criteri chiari su come verrà monitorata l’attuazione effettiva di queste condizioni.
"Dovrà essere un processo chiaro e trasparente, che stabilirà solidi parametri di riferimento, con sondaggi indipendenti per quantificare le persone che scalano il monolito e valutare il conseguimento delle altre condizioni.
"Realisticamente, mi aspetto che l’accesso ad Uluru rimanga aperto per ancora un certo numero di anni. L'industria del turismo deve ricevere un preavviso di 18 mesi prima della chiusura finale, garantendo un tempo sufficiente per adeguare la pianificazione dei tour. "
"Sappiamo che ad oggi molti operatori hanno difficoltà ad organizzare i viaggi, essendo sempre difficile garantire l’accesso al monolito, che viene chiuso quando ci sono forti venti, temperature elevate o in caso di pioggia.
Questo significa che si è potuto scalare Uluru solo per 36 giorni interi nel 2008. Nel 2009 invece solo in 55 giorni l’accesso è rimasto aperto per almeno parte della giornata. – dichiara il Ministro - Comunque credo che il futuro di questa icona internazionale vada ricercato nelle esperienze dei visitatori che riflettono il valore di questo Patrimonio Mondiale. E 'uno dei pochi luoghi al mondo rinomato per il suo meraviglioso ambiente naturale, in cui sopravvive ancora la cultura aborigena e queste sono le peculiarità su cui puntare.
"Dobbiamo raggiungere la nuova generazione di visitatori che cerca nuove ed emozionanti esperienze nel viaggio e molte più opportunità per entrare in contatto con la cultura aborigena.
"Sono d'accordo con il consiglio e con l'industria del turismo sulla necessità urgente di sviluppare queste nuove esperienze, in modo che Uluru mantenga il suo posto nel mercato globale.” – conclude il Ministro. Il Ministro auspica che i criteri di rilevazione per soddisfare le condizioni vengano messi a punto entro metà 2010.