Sull’onda delle tensioni che si sono verificate in questi ultimi giorni in Thailandia, ieri 7 aprile, il primo ministro Abhisit Vejjajiva ha informato l’opinione pubblica della decisione del Governo thailandese di dichiarare lo Stato di Emergenza. Lo stesso primo ministro Abhisit, durante il suo discorso in diretta nazionale, ha sottolineato che l’emissione del decreto di emergenza è volta solo a consentire al governo di attuare le misure necessarie per ripristinare la normalità nella capitale Bangkok e garantire il rispetto delle leggi, senza l’intenzione di utilizzare la forza. Sono state date chiare istruzioni a tutti gli agenti di sicurezza di operare con la massima prudenza sempre in base alle regolamentazioni internazionali e nel rispetto dei diritti umani.
Questo è un protocollo standard in una situazione di questo genere e sostanzialmente fornisce al personale militare il potere di disperdere i manifestanti nel caso in cui non volessero spostarsi da una determinata zona. Lo stato di emergenza non prevede alcun coprifuoco a Bangkok, né limitazioni alla circolazione: in generale le misure adottate nell'ambito di tali regolamenti non influiscono e non pregiudicano il corso normale della vita di tutti i giorni.
Le attività turistiche continuano normalmente come in qualsiasi altro periodo dell’anno e gli operatori turistici continuano a effettuare escursioni nella capitale senza alcuna modifica e a ricevere prenotazioni.
A fronte e a sostegno di queste ultime notizie, proprio nel mese di marzo teatro di queste tensioni, gli arrivi italiani a BKK e in Thailandia hanno segnato un +10,63% con 11.851 visitatori. Molto buone anche le performance di Gennaio e Febbraio che hanno registrato, rispettivamente, +24.48% con 19.907 visitatori e +16,83% con 14.965 presenze.
Tuttavia i turisti stranieri sono invitati a essere vigilanti e a evitare le zone “calde”, dove si raccolgono i manifestanti. Per ragioni di sicurezza alcuni centri commerciali nell’area di Ratchaprasong e Siam Square rimangono chiusi per la giornata di oggi.
Entrambi gli aeroporti della capitale (Suvarnabhumi e Don Mueang) continuano a operare normalmente così come tutti gli altri aeroporti in Thailandia.
Tourism Authority of Thailand Tourism Intelligence Unit e Crisis Communication Centre (TIC) – le unità di crisi per facilitare la comunicazione, il coordinamento e il collegamento dei servizi interni - sono a disposizione con numeri dedicati per tutti i visitatori internazionali che necessitano di assistenza o di ulteriori informazioni.