È primavera e, complici le belle giornate, la Germania più vicina invita a long week-end o a piacevoli vacanze brevi. Qui non rimarrà deluso chi ama conoscere e approfondire i temi dell’arte e della cultura. Stoccarda vanta musei di fama internazionale, dove spiccano le collezioni artistiche, il calendario delle mostre temporanee e i musei dedicati al mondo dell’automobile. Più a sud, sul Lago di Costanza, non si può mancare lo Zeppelin Museum, gioiello della tecnica tedesca. La Germania più classica accoglie i visitatori nella Foresta Nera, con le tradizioni contadine e gli orologi a cucù. Nel Giura Svevo, infine, visitando rocche e manieri della casata di Svevia si scoprono anche meraviglie geologiche e – per la gioia dei più piccoli – anche il Museo Steiff, la fabbrica di orsetti di peluche più famosa al mondo.
STOCCARDA: DOVE ARTE E CULTURA SONO DI CASA
Non sono solo le sue bellezze paesaggistiche e i suoi tesori architettonici a fare di Stoccarda una delle più belle città tedesche. Il capoluogo del Baden-Württemberg vanta anche un patrimonio artistico di tutto rispetto e mostre di importanza internazionale. Tra gli indirizzi museali da non perdere ci sono la vecchia Staatsgalerie con le opere pittoriche dei più grandi maestri dal XIX al XX secolo, la nuova Staatsgalerie dedicata all’arte dal Medioevo al XVIII secolo e il Kunstmuseum, il nuovo museo per l’arte che, su 5.000 metri quadrati di superficie espositiva, ospita, tra le altre, la collezione più grande al mondo del pittore e grafico tedesco Otto Dix. E poi ancora i musei storici, come il Museo Regionale del Württemberg, la Casa della Storia o il Museo Linden, tra i principali musei etnologici tedeschi, a cui di aggiungono i due nuovi e avveniristici musei Mercedes-Benz e Porsche, grazie a cui la cosiddetta “città dell’automobile“ rende omaggio ai suoi marchi “di casa”.
Nel cartellone artistico di Stoccarda spicca la mostra temporanea “Brücke Bauhaus Blauer Reiter. La collezione Max Fischer”. Fino al 20 giugno 2010 la Staatsgalerie espone, per la prima volta, una sezione rappresentativa della collezione che l’imprenditore di Stoccarda Max Fischer creò a partire dagli anni Venti del secolo scorso. La raccolta di inestimabile valore comprende opere di grandi pittori, esponenti appunto della corrente Die Brücke, legati al Bauhaus o parte del gruppo Der Blaue Reiter. Tra questi, Ernst Ludwig Kirchner, Edvard Munch, Max Beckmann, Franz Marc, August Macke, Oskar Kokoschka, Emil Nolde, Ernst Barlach (www.staatsgalerie.de).
SUL LAGO DI COSTANZA: AL MUSEO DEI DIRIGIBILI
“Giganti del cielo”, “sigari d’argento”, “hotel di lusso dell’aria”: sono stati chiamati in diversi modi i dirigibili Zeppelin, che dal secolo scorso a oggi non hanno perso nulla del loro fascino. La loro storia inizia a Friedrichshafen sul lago di Costanza grazie a Ferdinand Graf von Zeppelin, che nel 1900 supervisionò il primo volo di uno dei grandi dirigibili che avrebbero portato il suo nome. Per scoprire la storia, i segreti e tutto il fascino dei “giganti dell’aria”, basta una visita al Museo Zeppelin di Friedrichshafen. Ospitato sulle rive del lago in un edificio in stile Bauhaus, è il museo più grande del mondo dedicato alla navigazione aerea con dirigibili dai suoi primordi fino agli ultimi modelli della Zeppelin Neue Technologie. Pezzo forte di una collezione, presentata su un’area espositiva di circa 2.300 m², è la ricostruzione completa di una sezione lunga 33 metri del dirigibile Hindenburg LZ 129 del 1936. Il percorso espositivo comprende varie sezioni che forniscono molte informazioni su precursori, modelli, principi fisici alla base del funzionamento delle aeronavi nonché avvio e atterraggio, metodi di costruzione, tipi di motore, navicelle e aerodinamica, navigazione e radiotecnica e storia dell’utilizzo civile e militare delle aeronavi.
Fedele al suo concetto “Tecnica e arte”, una sezione del museo presenta una collezione che su 1.200 m² presenta dipinti e sculture di cinque secoli, dal medioevo alla giorni nostri (www.zeppelin-museum.de)
FORESTA NERA: RITORNO AL PASSATO
Con i suoi angoli nascosti, i laghi incantati e le spettacolari cascate la Foresta Nera è una regione suggestiva e romantica, ideale per splendide escursioni nel segno del passato e della tradizione. Tutto il territorio è costellato di tipiche fattorie che sembrano quasi incappucciate dai loro grandi tetti spioventi che sul retro sfiorano i pendii erbosi. Il Museo a cielo aperto Vogtsbauernhof di Gutach (www.vogtsbauernhof.org ) ospita sei grandi fattorie che ricostruiscono la vita rurale nella Foresta Nera tra il XVI ed il XX sec. Oltre agli interni delle abitazioni e agli strumenti originali per la lavorazione della terra, una sezione del museo è dedicata ai costumi tradizionali della Foresta Nera, tra cui spiccano quelli femminili con i loro cappelli dai grandi pompon di lana (i cosiddetti Bollerhut). In Foresta Nera la tradizione non è legata solo alla civiltà contadina ma anche alla fabbricazione degli dell’orologio a cucù, a cui è dedicata la Strada degli Orologi. Attraverso un itinerario di 320 km che si snoda fra i più bei paesaggi dello Schwarzwald si ripercorrono le tracce dei più famosi orologiai della Foresta Nera, passando per fabbriche, musei e laboratori che raccontano la storia di abili artigiani e dei loro manufatti. Da non perdere a Schonach il più grande orologio a cucù del mondo (3,6 metri di larghezza e 3,10 di altezza), inserito nel frontone di una tipica casa della regione; il Deutsches Uhrenmuseum (www.deutsches-uhrenmuseum.de) di Furtwangen, per ripercorrere la storia dell’orologio; e il Franziskaner Museum di Villingen, per ammirare il più antico orologio della Foresta Nera di cui si abbia traccia (www.deutsche-uhrenstrasse.de)
GIURA SVEVO: TRA PELUCHE E DINOSAURI
Il primo è uno dei più grandi musei dedicati a orsetti di peluche e affini, il secondo è il più grande museo privato di storia naturale in Germania. Stiamo parlando dello Steiff Museum di Giengen an der Brenz e dell’Urweltmuseum Hauff di Holzmaden nel Giura Svevo, la regione tedesca ricca di borghi e castelli, terra d’origine della casata di Svevia.
La cittadina di Giengen an der Brenz è conosciuta in Germania come la città natale dell’orsacchiotto di peluche. Proprio qui Margarete Steiff creò alla fine dell’Ottocento il primo animaletto di peluche, dando così inizio alla fama mondiale della manifattura Steiff. Per scoprire il mondo e la centenaria storia della Steiff, lo Steiff Museum è una meta imperdibile per tutta la famiglia. Su una superficie di 2.400 m2 hanno trovato casa oltre 2.000 animaletti di peluche, tra cui il vero protagonista resta l’orsacchiotto. Oggi, a cinque anni dalla sua apertura, il museo vanta un’attrazione in più: lo zoo degli animali di peluche più grande al mondo. Animali esotici a dimensione naturale – elefanti, cammelli, gorilla, giraffe – non aspettano altro che essere accarezzati dai piccoli ospiti (www.steiff.de).
Quello che sorprende del Giura Svevo è che è una delle aree più ricche di caverne di tutta la Germania, dove la preistoria torna a rivivere. Ufficialmente riconosciuto dall’UNESCO Parco Geologico, il Giura Svevo è una riserva senza precedenti di fossili dal triassico fino ad oggi. Per sapere tutto sui tesori sotterranei della regione, l’indirizzo giusto è l’Urweltmuseum Hauff di Holzmaden, il più grande museo privato di storia naturale in Germania. Come in un gigantesco libro della preistoria, nei 1.000 m² di spazio espositivo fossili di animali preistorici e il Dinopark con dinosauri ricostruiti a grandezza naturale portano in un viaggio nel tempo lungo 180 milioni di anni (www.urweltmuseum.de).
Fonte: www.turismo-bw.it