Non è un caso che numerosi atleti professionisti dello sci di fondo provengano dal Friuli Venezia Giulia. Le piste, qui, sono immerse in scenari da favola, che compensano lo sforzo e l’impegno richiesti nella pratica di questa disciplina. Il comprensorio del tarvisiano, che rappresenta uno dei cinque principali poli sciistici della regione, è un vero paradiso per gli amanti del fondo. Che si tratti di principianti o di professionisti, qui ce n’è per tutti i gusti e per tutti i livelli.
Tanto per iniziare le Piane di Camporosso e di Valbruna, collegate fra di loro, sono ideali per i principianti o per un semplice giro di riscaldamento. Da Valbruna, salendo attraverso il bosco (pista della Bassa Saisera di difficoltà media) e passando accanto a piccoli ruscelli e grandi prati innevati, si raggiunge la pista dell’Alta Saisera, con alcuni tratti tecnici.
Per chi volesse fare una sosta, riposarsi e recuperare le forze, su questi anelli ci sono alcuni punti ristoro dove degustare gli ottimi piatti tipici di queste montagne. Agli esperti di fondo, invece, consigliamo l’Arena Paruzzi, pista agonistica dedicata alla campionessa Gabriella Paruzzi, originaria di questo territorio. Grazie all’innevamento programmato, qui il divertimento è assicurato tutto l’inverno.
Ma l’offerta del tarvisiano per gli amanti del fondo non finisce qui. Quando i tracciati sono battuti, le piste di media difficoltà della Piana di Fusine permettono agli appassionati di immergersi in uno scenario da favola, disegnato da boschi di abete rosso che forniscono il pregiato legno di risonanza con cui si costruiscono i violini.
Questi sono solo alcuni dei percorsi che il tarvisiano offre ai suoi visitatori; ci sono altri anelli, di diverse difficoltà, che consentono di immergersi nella natura incontaminata di queste terre, dove non è difficile incontrare caprioli, lepri e cervi e dove la foresta e la quiete accompagnano sempre gli amanti degli sport bianchi.
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