Tra le nevi perenni della Cordigliera di Vilcabamba e Vilcanota, nella zona sud orientale andina, attorniata da montagne alte più di 6.000 metri, si nasconde la città di Cusco, una delle principali destinazioni turistiche del Perù. Per le strade della città batte ancora il cuore del mondo Inca, che la designò capitale dell’intero impero, per la posizione e la vasta rete di collegamenti. Non a caso il suo nome in lingua quechua, Qosqo, significa “ombelico del mondo”! Oggi Cusco è uno dei principali centri turistici del Perù, città meticcia e coloniale allo stesso tempo, con splendide chiese e vecchie case spagnoleggianti; passeggiando per le sue vie si scoprono edifici incaici, palazzi coloniali di stile barocco andino mentre nel pittoresco quartiere di San Blas si trovano i laboratori dei migliori artigiani del dipartimento.
Cusco, l’energia del passato
A Cusco pare di essere immersi in un fantastico parco tematico archeologico: dalla Plaza de Armas, con i suoi archi coloniali, dove svetta la Cattedrale con la splendida facciata barocca, ai resti delle spettacolari mura inca di calle Hatun Rumiyoc con la celebre pietra dei 12 angoli, dal finissimo intaglio e un incastro perfetto, al convento di Santo Domingo, eretto sulle rovine di uno dei principali templi precolombiani. A pochi chilometri dalla città si trovano altri importanti monumenti archeologici come la Fortezza di Sacsayhuamán, il tempio Kenko, i Bagni di Tambomachay, e nella Valle Sacra non può certo mancare una visita alle zone archeologiche di Pisac e Ollantaytambo e all’incomparabile cittadella di Machu Picchu, sulla riva dell’Urubamba.
Questo immenso patrimonio storico e archeologico ha dato alla città di Cusco il titolo di “Capitale Archeologica d’America” e nel 1983 fu dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO.
San Blas, quartiere di artisti e artigiani
A pochi passi da Plaza de Armas, si trova uno dei più pittoreschi quartieri di Cusco, San Blas, dove artisti famosi non si stancano mai di tessere, scolpire o modellare creazioni originali. Camminando per il suggestivo quartiere, caratteristico per le sue strade strette e zigzaganti, su cui spicca l’azzurro di porte e finestre delle case bianche, si incontrano laboratori, negozi e scuole dove grandi maestri rivelano i segreti dell’artigianato cusqueño.
Di laboratorio in laboratorio, di negozio in negozio, gli artigiani di Cusco mantengono vivi antichi mestieri e tradizioni, trasformando lana, argilla e legno in autentiche opere d’arte.
E ora un po’ di shopping!
Numerose sono le occasioni che vi capiteranno a Cusco per curiosare nei negozi, guardare le vetrine e acquistare un souvenir da portare a casa. L’Avenida del Sol è sicuramente la via commerciale per eccellenza, con un susseguirsi di negozi che espongono gioielli dai motivi inca, tessuti indigeni e oggetti andini. Per acquistare artigianato locale, le zone più indicate sono il quartiere di San Blas e le vie che confluiscono nella Plaza de Armas. Altro genere di acquisti si fanno al Mercado Central, dove nativi vestiti con abiti tradizionali giungono dai villaggi vicini per vendere le proprie mercanzie. Da non perdere, appena fuori Cusco, i caratteristici e colorati mercatini di Písac e Chincero, dove è possibile trovare un’ampia scelta di frutta, verdura, ceramiche, tessuti, abbigliamento e oggetti d’artigianato locale.
Magnifiche combinazioni di sapori e una vivace vita notturna
La cucina cusqueña è molto varia e speziata e combina prodotti andini tipici, come il mais, le patate, il pepe ed il peperoncino rosso con il maiale, il montone e il cuy (porcellino d’india). Tra i piatti più caratteristici e popolari di Cusco, la lawa (minestra di mais fresco e fave), il queso Kapchi (piatto freddo di formaggio fresco, fave, patate e cipolla, condito con latte e peperoncino), il chicharrón con mote (carne di maiale fritta nel proprio grasso, servita con mais), il chiriuchu (carne di gallina o di cuy arrosto servita con frittata di farine di mais abbrustolito, formaggio e peperone piccante), il tutto accompagnato dalla chicha, una bevanda derivata dal mais fermentato, o dall’eccellente birra locale, la Cusqueña.
Al calar del sole la città cambia volto. Bar e discoteche aprono i battenti offrendo musica e divertimenti fino all’alba. Tra gli indirizzi vi segnaliamo il Mama África Pub che offre buona musica fino a notte inoltrata e ottimi cocktail a base di pisco sour, El Kamikaze, El Muki che ha la fama di essere una delle migliori discoteche della città e il Los Perros Couch-Bar, dove si possono degustare bevande esotiche.
Perché non visitare Cusco in occasione di una festa tradizionale?
Marzo-aprile (variabile) – SEMANA SANTA: lunedì Santo, processione e benedizione del Señor de los Temblores (Signore dei Terremoti), patrono di Cusco.
Maggio-giugno (variabile) – CORPUS CHRISTI: processione delle immagini dei 16 santi patroni delle differenti parrocchie.
Maggio-giugno (variabile) – QOYLLUR RIT’I: il nome significa “stella di neve”, festa che fonde il rito antico degli Apus o montagne con le manifestazioni cattoliche, a cui partecipano oltre 50.000 persone provenienti dalle diverse regioni del sud. I pellegrini portano delle pietre di diversa misura da posizionare nella apacheta, mucchio di pietre, mentre al ritorno trasportano blocchi di ghiaccio sulle spalle.
24 giugno – INTI RAYMI: rappresentazione della festa del Dio Sole, massima divinità inca, con grande sfoggio folcloristico.
16 luglio – NUESTRA SEÑORA DEL CARMEN: danze tradizionali e folcloristiche e processione nel borgo di Paucartambo.
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