L’impatto è forte: una distesa di neve ricopre Strèda Roma e parte di Piaz Marconi nel cuore di Canazei. Sciatori sfrecciano veloci, saltano e frenano alzando piccole nubi d’acqua ghiacciata. L’effetto rinfrescante c’è tutto, anche ai 1465 metri di Canazei. Vedere e toccare la neve, in piena estate, è una sorpresa che piace a tutti perché fa tornare bambini. Così l’abbaglio bianco del “Dolomiti Night Event - Summer Edition” il 19 agosto richiamerà nel centro di Canazei i numerosi ospiti in vacanza in Val di Fassa che avranno il privilegio di gustarsi quest’assaggio d’inverno.
Canazei è l’unica località dell’arco dolomitico che, da cinque anni, propone una manifestazione che, come per magia quando le temperature sono decisamente calde, fa comparire la neve e trasforma la piazza in un’insolita skiarea dove esplode la festa dello sci. Alle ore 21.00 inizierà lo show che porterà sulla pista, realizzata con 250 metri cubi di “fiocchi” preparati al Palaghiaccio di Alba, il meglio dello sci dalle origini agli ultimi ritrovati in fatto di materiali e discipline. Così si potranno ammirare in abiti d’epoca e attrezzatura di legno i maestri che rappresenteranno i pionieri dell’amato sport, poi quelli con abbigliamento e sci anni Sessanta e Settanta, quindi divise e materiali d’ultima generazione.
Cattureranno sicuramente l’attenzione le evoluzioni degli snowboarder e le acrobazie dei ragazzi del Val di Fassa Freestyle che terranno la piazza col fiato sospeso ad ogni salto mortale eseguito. In discesa, ma pure in salita con le pelli di foca, anche gli sci alpinisti delle associazioni fassane “Bogn da nia” e “Bela Ladinia”. E, dopo l’emozionante fiaccolata dei maestri, la pista diventerà il regno dei bambini, che potranno godersi pazze scivolate a bordo di gommoni e bob.
“Dolomiti Night Event” porterà, quindi, l’euforia dell’inverno di Canazei, capitale degli sport invernali collocata nel cuore del Dolomiti Superski, il più importante comprensorio sciistico al mondo con 1.200 km di piste, e sicuramente stuzzicherà il desiderio di una vacanza sulla neve a chi è appena scappato da città che l’estate 2010 ha reso roventi.
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