Come già succede in altre parti d'Europa, anche l'Italia sta per riscoprire il turismo fluviale, fatto di paesaggi, architetture, e incommensurabile patrimonio storico, tutti da ammirare con la magnifica e placida lentezza di una imbarcazione. In Italia stanno infatti per riaprire vie navigabili interne di origine medievale e rinascimentale, in modo che i turisti potranno viaggiare per più di 500 chilometri in barca dal Lago Maggiore fino a Venezia, passando da Milano.
La prossima estate un team di ingegneri curerà il ripristino di otto chilometri di canali che collegano la parte sud Lago Maggiore a Sesto Calende, fino a Somma Lombardo. Alessandro Meinardi, della compagnia dei Navigli Lombardi, che sovrintende il progetto, ha dichiarato che l'obiettivo sarà quello di rendere navigabile l'intero tratto di 140 chilometri del percorso del 14° secolo che collega Locarno in Svizzera fino a Milano.
Il sistema di canali restaurati dovrebbe poi essere collegato con il fiume Po, che con le sue anse si snoda fino all'adriatico toccando città come Pavia, Piacenza, Cremona e Ferrara, e di fatto rendendo possibile l'arrivo a Venezia. Se già questi corsi d'acqua vengono utilizzati per il trasporto di merci, presto permetteranno ai visitatori di prendere "il lento percorso" fino a Venezia, " con una deriva sull'antico panorama del Rinascimento italiano". Il progetto miliardario mira a rilanciare quella che una volta era una delle principali arterie di trasporto, come anche confermato da riferimenti occasionali del grande Shakespeare sul porto interno di Milano. Alcuni avevano ipotizzato che Shakespeare si era dimostrato ignorante della geografia italiana, ma in realtà la rete di canali navigabili rendeva Milano una vera città fluviale.
Francesco Rusconi Clerici, un ingegnere milanese, sottolinea come la prima parte del percorso sia stata originariamente utilizzata per il trasporto del marmo dalle cave di Candoglia in Val d'Ossola, in Piemonte, per la costruzione della cattedrale gotica di Milano, il Duomo, che è stato iniziato nel 1386. Il viaggio, utilizzando una chiatta trainata da cavalli, nota come cagnone, prendeva due settimane, con ogni chiatta che riusciva a trasportano fino a 50 tonnellate di pietra.
Perché si sta ritornando alle vie navigabili? Il Signor Meinardi afferma che i canali hanno iniziato cadere in disuso nel 1930, dal momento che le merci venivano trasportate su strada e per ferrovia, anziché sull'acqua. I canali divennero innavigabili sia a causa di negligenzedi manutenzione, sia perché vennero costruite dighe per l'irrigazione. Ora verranno costruite delle chiuse a controllo elettronico.
I canali di Milano sono stati costruiti prima del 12 ° secolo dai monaci benedettini e cistercensi, e successivamente ampliati in linea con i disegni di Leonardo da Vinci, collegando la città di Milano al mare. Leonardo si dedicò al riassetto dei corsi d'acqua di Milano dopo aver dipinto L'Ultima Cena presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Alcuni dei canali di Milano sono già stati restaurati per compiere pittoresche gite in barca, tra cui il più antico, il Naviglio Grande, ora pieno di negozi e caffè. Il quotidiano La Stampa ha dichiarato che i canali stanno godendo di una ripresa generalizzata in tutta Europa, con un aumento dei valori di proprietà lungo le vie navigabili.
Fonte: EturboNews