Mentre le alte sfere della politica tremano per i documenti pubblicati dal sito Wikileaks - teoricamente segreti e alla portata di pochi eletti - i riflettori dovrebbero considerare anche altre rivelazioni scomode, che riguardano stavolta il mondo dei viaggi: è il caso di questa lista, ottenuta da un giornalista, in cui vengono descritti alcuni itinerari battuti dagli autori Lonely Planet. Cinque storie vere – così ci assicura il giornalista – che dovrebbero aprirci gli occhi: gli autori delle celebri guide di viaggio, considerati attendibili e seri dai più, non sempre dicono tutta la verità sulle destinazioni visitate, e preferiscono tenere per sé certe meraviglie inaspettate, scoperte nel corso di un viaggio.
1) Il primo racconto: parla una coppia di ritorno da Santorini:
“In occasione della nostra luna di miele avevamo deciso di fare un lungo viaggio a tappe, che spaziasse tra vari paesi europei. La ciliegina sulla torta del nostro viaggio sarebbe stata l’isola greca Santorini, ma una volta giunti a destinazione ci siamo accorti che aldilà dei bei panorami, soddisfacenti per poche ore, la località offriva ben poco, e soprattutto non c’era modo di sfamarsi! Abbiamo esplorato tutte le città dell’isola, ma non abbiamo trovato un ristorante in cui consumare una cena decente a prezzi abbordabili: dal lusso di certi locali, al di fuori della nostra portata, si passava a luoghi sporchi e caotici… questa esperienza ci ha insegnato che anche il viaggiatore più esperto dovrebbe documentarsi un po’ prima di partire, senza fidarsi ciecamente delle leggende diffuse riguardo alle mete più ambite.”
2) Il volto segreto della Nuova Zelanda:
“Se volete trascorrere una vacanza in Nuova Zelanda, nella penisola di Coromandel, noterete che la maggior parte delle guide tesse le lodi di alcun spiagge in particolare: a detta di tutti, le spiagge di Pauanui e Whangamata sono il meglio che si possa desiderare, perfette per trascorrere un soggiorno estivo indimenticabile. Niente di più fuorviante! La vera bellezza della Nuova Zelanda è nascosta tra queste due spiagge, ed è raggiungibile mediante una stradina poco visibile: camminando per 15 minuti, lungo un sentiero stretto e nascosto, si arriva a Opoutere, un paradiso incontaminato di sabbia e mare cristallino, sconosciuto alla maggior parte dei turisti e davvero sublime. Morale della favola: a volte è meglio diffidare delle proprie guide, e farsi consigliare dagli amici del posto!”
3) C’è un’alternativa meno nota – ma molto più magica – al solito Messico:
“Ero letteralmente eccitata per la mia prima missione Lonely Planet: sarei stata in Messico! Ma il mio entusiasmo era sfumato quando avevo scoperto che non avrei visitato le zone più note del paese… non mi sarei immersa nelle acque cristalline della Pacific Coast, non avrei esplorato la storica Oaxaca, la penisola dello Yucatan o la vivace Mexico City. Al contrario, mi attendeva la porzione di Messico dimenticata da tutti: la parte centrale del Golfo del Messico.
Che stupidaggine: la mia vacanza è stata strabiliante, mi sono divertita e mi sono immersa in paesaggi incontaminati e selvaggi, ho gustato dell’ottimo cibo e ho scoperto delle tradizioni affascinanti. Mi sono chiesa come mai i turisti trascurassero questa regione, così bella e sorprendente. Insomma, mai fermarsi ai territori conosciuti: c’è un mondo intero che ci aspetta, ancora tutto da scoprire!”
4) A Trinidad è bello ballare da turisti:
“La Disco Ayala è una tipica trappola per turisti, un locale notturno underground ricavato all’interno di una grotta, con musica incessante e un flusso inarrestabile di cocktails dal tramonto all’alba. Esattamente il contrario della ‘esperienza autentica di viaggio’ che i miei amici si aspetterebbero da uno come me. Questo, però, non mi ha impedito di fare festa fino al mattino dopo insieme a tutti gli altri turisti, scatenandomi e assaporando un drink dopo l’altro: sarà stato l’effetto degli alcolici, ma la ricordo come la serata più divertente che io abbia passato a Cuba! Alla faccia dei ‘viaggiatori autentici’, pronti a sminuire le proposte più turistiche… a volte fare i turisti è davvero spassoso.”
5) Un segreto australiano… non proprio segreto:
“Tutti quelli che sono stati in Australia e hanno conosciuto la East Coast assicurano che la città del Queensland Seventeen-Seventy sia una sorta di paradiso in Terra. Ma mentre questa cittadina, effettivamente, è una semplice località di mare gradevole e curata, la sua caratteristica più interessante è di essere una delle tappe imperdibili del bus tour Experience Oz, che poche miglia a sud e a nord della località in questione vi mostrerà scenari marittimi altrettanto belli, e talvolta migliori.”
6) Un ultima perla in regalo… a volte la superstizione ci viene in aiuto!
“Confesso di aver preso un volo aereo di venerdì 13. Bene, lo raccomando vivamente: in altri aerei su cui ero salito non c’era una sola poltrona libera, mentre in questo ‘volo del venerdì 13’ ne ho trovate ben tre, per cui ero libero di stirarmi, allungarmi e mettermi comodo a mio piacimento. Tuttavia è bene ricordare che in questa data emblematica c’è un’alta probabilità di essere mangiati dai propri compagni di viaggio: il volo uruguaiano tristemente famoso per gli episodi di cannibalismo verificatisi, in seguito a un disastro aereo, era decollato proprio di venerdì 13…”
Fonte: Lonely Planet