Natale e Capodanno in Scozia, da Edimburgo alle Isole Shetland

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Condividi Enrico Montanari

08/12/2010

Si dice ‘inverno’ e si pensa all’alta montagna: vette maestose glassate di neve, da ricamare con le lame dei propri sci o semplicemente da esplorare con le ciaspole, sono le regine indiscusse delle vacanze al freddo. Ma chi cerca un’idea originale e ha voglia di addentrarsi in un paese fiabesco, quest’anno può optare per una terra antica, intrisa di mistero e pulsante di tradizioni eterne: stiamo parlando della Scozia, che dalle città più vivaci ai borghi più intimi è un concentrato irresistibile di festival ed eventi, da assaporare con occhi curiosi e il cuore aperto alla magia del Natale.

La neve, ovviamente, è generosa anche qui. Ma al posto delle stazioni sciistiche ci si deve ‘accontentare’ di paesi incantevoli che sembrano di zucchero, taverne accoglienti dal calore familiare, mercatini carichi di prodotti artigianali e festeggiamenti scatenati, dominati da musiche celtiche e danze. Edimburgo, antica capitale scozzese, vive il suo periodo più magico tra la fine di novembre e la fine di gennaio, quando il Winter Festival regala due mesi di celebrazioni comprese tra il Saint Andrew’s Day e la notte dedicata al poeta Robert Burns.

Saint Andrew, patrono scozzese celebrato il 30 novembre, è considerato dai locali una sorta di personaggio mitico, amatissimo in tutti i comuni di Scozia e ricordato persino nella bandiera nazionale, in cui campeggia la sua croce decussata. Spettacoli teatrali, banchetti luculliani, ma anche processioni accompagnate dal suono malinconico della cornamusa, si svolgono in suo onore e inaugurano un lungo periodo di festeggiamenti. Passeggiare lungo la Princes Street significa immergersi tra mille bagliori colorati, e trovarsi al cospetto di un’imponente ruota panoramica; accanto alla National Gallery, invece, le bancarelle del mercato fanno da decoro alle mura possenti del castello. Poco lontano i Princes Garden diventano sede di una grande pista di pattinaggio, dove i cittadini della capitale volteggiano senza posa nell’aria frizzante dell’inverno.

Culmine della festa è il capodanno, che riversa sulle strade artisti di ogni tipo e fa guadagnare a Edimburgo il primato di ‘città più vivace d’Europa’, ma non è da meno la tradizionale ‘Celtic Connection’ di Glasgow, che a suon di musica celtica spinge a danzare anche i più restii. Il capodanno di Edimburgo, che viene chiamato Hogmanay, si festeggia soprattutto ai piedi del castello, dove oltre 400 mila persone si radunano ogni anno per abbandonarsi a giochi e musica, balli tradizionali e show pirotecnici. Particolarmente suggestiva è la festa a Stonehaven, vicino ad Aberdeen, dove il capodanno è celebrato con la cerimonia delle palle infuocate detta ‘Fireballs Ceremony’: per l’occasione gli abitanti sfilano in strada col tipico kilt in tartan, facendo roteare in aria i fuochi prima di raggiungere il porto e lanciarli a mare.

Il viaggio potrebbe continuare da nord a sud, sino agli angoli meno conosciuti di questa terra special: da Arran alle isole Shetland, l’atmosfera fantastica del Natale ha la capacità di trasportare tutti in un bel libro illustrato, tramutando le normali città della Scozia in scenari incantati, almeno per un paio di mesi.

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