Giordania terra di cinema oltre che attrazione turistica mondiale

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Condividi Enrico Montanari

20/12/2010

Fu da un’idea dell’attuale Re Abdullah II, che nel 2003 venne creata la Royal Film Commission: membro della Association for Film Commissioners International (www.afci.org), RFC è un’organizzazione governativa autonoma, gestita da un consiglio di commissari presieduto dal Principe Ali Bin al Hussein, il cui principale scopo è quello di incoraggiare i Giordani e gli altri popoli del Medio Oriente a raccontare le proprie storie e promuovere così la libertà d’espressione e favorire l’apprendimento interculturale. Le ricadute delle azioni della sono idealmente molteplici: oltre alla possibilità di creare nuovi posti di lavoro legati all’industria cinematografica, favorendo così l’economia locale, RFC promuove un’educazione alla cinematografia innalzando il livello culturale, offre alle troupe provenienti dall’estero supporti e servizi di standard internazionale che, combinati alla fortuna di poter mettere a loro disposizione scenari unici di immensa bellezza, fa si che l’operato della RFC diventi quello di una sorta di agente di promozione indiretta del turismo in Giordania.

Indagando nella storia della cinematografia legata alla Giordania, sarete sorpresi di scovare titoli davvero famosi: dal celeberrimo Indiana Jones e l’Ultima Crociata parzialmente girato nell’impressionante cornice di Petra, al più recente The Hurt Locker vincitore di un premio Oscar per il miglior film e completamente ripreso tra Amman e il deserto nord occidentale, al confine con l’Iraq (per chi volesse curiosare tra i numerosi titoli www.film.jo/?q=node/297 ). Anche i pubblicitari non hanno resistito al fascino di produrre spot tra le suggestive cornici dei siti archeologici giordani: uno per tutti è quello, elaboratissimo, della Pepsi, via di mezzo tra un film fantasy ed uno di kung-fu, girato nell’antica città romana di Jerash e tra le caratteristiche rocce del deserto del Wadi Rum www.youtube.com/watch?v=MTea1dEA7fA .
Così come alcuni musicisti hanno voluto ambientare qui i propri video clip, tra cui anche l’Italiano Capa Rezza per la canzone La fitta sassaiola dell’ingiuria.

Tra le azioni della RFC c’è anche quella di diffondere la cinefilia, aprendo cineclub in tutta la Giordania, oltre ad organizzare corsi di formazione per aspiranti registi, sceneggiatori e tecnici. Tra queste iniziative la più importante, nata da una collaborazione con il Sundance Institute, è di sicuro Rawi: laboratorio di scrittura per sceneggiatori provenienti da tutto il Medio Oriente, a cui si dà la possibilità di collaborare affiancati da tutor di altissimo calibro e di fama internazionale, denominati Creative Advisor. Ogni inizio autunno, gli advisor e i partecipanti che hanno superato la selezione, si raccolgono per cinque giorni nella splendida e remota cornice del Feynan Eco Lodge per lavorare insieme all’analisi e alla stesura di sceneggiature. Splendida opportunità per i più giovani che possono ricevere consigli e correzioni da autori con importanti esperienze alle spalle. All’ultima edizione hanno partecipato tra gli altri anche Puerto Rican Jose Rivera autore della sceneggiatura de I diari della Motocicletta e German Bernd Lichtenberg, creatore del testo di Good Bye, Lenin!

www.film.jo


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