Ecoturismo in Giordania: aprono 3 nuove aree protette

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Condividi Enrico Montanari

18/01/2011

Oltre all’avvio di un progetto speciale di rimboschimento che permetterà al territorio giordano di riscoprire alcune specie arboree ormai quasi del tutto scomparse, il 2011 sarà per la Giordania l’anno dell’apertura di ben tre nuove aree naturali protette. Davvero un numero importante per una nazione relativamente piccola come la Giordania, il cui principale ente responsabile per la gestione ed il mantenimento delle riserve naturali, la Royal Society for the Conservation of Nature (RSCN), ha da pochissimo ricevuto il prestigioso Best Ethical Travel Award conferito da un gruppo di esperti delle redazioni del The Guardian e dell’Observer.
Le tre nuove riserve, che porteranno il numero totale ad 11, saranno create all’interno dell’Integrated Ecosystem Management-Jordan Rift Valley Project (IEM-JRV), lanciato dalla RSCN nel 2008, e si troveranno tutte lungo la Jordan Valley.

La prima riserva avrà il nome di Fifa e si estenderà nell’area sud del Mar Morto e comprenderà una vegetazione sub tropicale in cui i corsi d’acqua hanno creato alcune suggestive oasi in un territorio praticamente del tutto arido, diventando luogo di sosta per gli stormi di uccelli migratori. In questa zona si trovano anche numerosi esemplari di lupo siriano e di caracal, uno splendido esemplare di felino. La riserva che invece nascerà sotto il nome di Qatar, farà parte dell’area del Wadi Araba, 40km a nord del Golfo di Aqaba: in questo ambiente si possono osservare habitat completamente differenti tra loro: boschi di acacie, dune di sabbia e distese di fango
L’ultima delle tre riserve è quella che verrà chiamata Jabal Masouda, nella zona meridionale della provincia di Maan, il cui nome deriva dal monte più alto della zona. La riserva avrà un’altimetria piuttosto variegata, includendo un’area che si sviluppa tra i 180 ed i 1500 slm, oltre a comprendere tre differenti tipi di biosfere: la tipica mediterranea, l’irano-turanica e la saharo-araba caratterizzata da ripide montagne con un’intensa varietà di vegetazione.

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