Nel Baden-Württemberg il carnevale non è uno scherzo. In questo Land nel sud-ovest della Germania, infatti, quella del carnevale è una cosa seria. Nelle regioni della Foresta Nera, della Svevia e del Lago di Costanza il Carnevale, che da cinque secoli dura dell’Epifania al Mercoledì delle Ceneri, si chiama svevo-alemanno, Fasnet o Fastnacht, per dirla nel dialetto locale, ed è una festa dalle radici medioevali, più mistica e simbolica rispetto a molti altri festeggiamenti carnevaleschi nel mondo. Piuttosto che personaggi burleschi, le maschere del Fasnet sono entità grottesche o spaventose, personificazioni emblematiche che colpiscono e affascinano allo stesso tempo. Le maschere che popolano le parate sono per lo più di streghe, di matti o diavoli e hanno il compito di esorcizzare il male che rappresentano. Le Hohe Tage (Grandi Giornate) rinnovano riti e feste esuberanti, come la cerimonia della presa del potere da parte dei Narren (matti, buffoni) della città, che si prestano a giochi e burle di ogni genere con la popolazione e con gli ospiti. I festeggiamenti raggiungono l’apice l’ultima settimana, quando le grandi sfilate attraversano le città e a mezzanotte viene acceso un grande fuoco di paglia che simboleggia la fine dell’inverno.
LE MASCHERE
Le maschere che popolano le sfilate e i raduni del Fasnet sono un pregiato pezzo di artigianato locale: di legno intagliate e dipinte a mano, non mutano di anno in anno, ma vengono tramandate di padre in figlio. Le maschere dei demoni, streghe e “matti” possono arrivare a pesare diversi chili e richiedono una lavorazione attenta e paziente. I partecipanti a questo grande teatro collettivo sono solitamente organizzati in corporazioni carnevalesche, che lavorano e si preparano ai festeggiamenti durante il corso dell’anno.
LA MUSICA
Non c’è Carnevale senza musica. Quella del Fasnet si chiama Guggenmusik: una curiosa melodia fatta da una ritmica stravagante e dissonante, effetto dell’unione dei più diversi strumenti (dagli immancabili fiati alle percussioni) in cui regna una divertente libertà artistica e interpretativa. Il risultato è una musica coinvolgente e ballabile, adatta a concerti spontanei di piazza. I gruppi di musicisti (o Guggenmusiker), per lo più amatoriali, sono tutti rigorosamente in maschera e accompagnano le sfilate carnevalesche. Ogni anno, in occasione del Carnevale, oltre 1.000 musicisti provenienti dalla Germania e dalla Svizzera si ritrovano nella storica cittadina di Schwäbisch Gmünd per l’Internationales Guggenmusiktreffen. Quest’anno l’appuntamento con il più grande ritrovo del genere della regione è il 26 e 27 febbraio (www.schwaebisch-gmuend.de).
GLI APPUNTAMENTI
Nell’area della Foresta Nera, del Giura Svevo e del Lago di Costanza ogni cittadina ha una propria, singolare tradizione carnevalesca. Sfilate, momenti di festa, balli e giochi si susseguono dalla fine di gennaio fino al 9 marzo, Mercoledì delle Ceneri: chi visita la regione in questo periodo non mancherà di incontrare maschere e cortei.
In particolare segnaliamo:
I “matti” del Rottweiler Fasnet
Il Carnevale della pittoresca cittadina medievale di Rottweil, ai margini della Foresta Nera, è uno dei più fastosi e più antichi di tutta la regione: i primi documenti scritti che ricordano i festeggiamenti risalgono al XV secolo, ma la tradizione è probabilmente anteriore. Protagonisti del Carnevale sono le maschere dei Narren, ossia i “matti” di Rottweil, e il loro Narrensprung, o “corteo dei matti” il lunedì e il martedì grasso (quest’anno il 7 e l’8 marzo), quando circa 3.000 maschere si riversano nelle stradine della città. I festeggiamenti cominciano la mattina del lunedì con il suono delle campane, quando il sindaco consegna simbolicamente le chiavi della città al Narrensprung, che, nella piazza principale, rende note pubblicamente le proprie intenzioni per i giorni successivi. Il corteo, i festeggiamenti e la sfilata delle maschere si ripetono anche il pomeriggio del martedì grasso, e rappresentano il capovolgersi delle regole e dei costumi, perché, come dicevano già i romani, una volta all’anno è lecito trasgredire (www.rottweil.de).
Le preziose maschere di Villingen
La prima documentazione ufficiale del Carnevale di Villingen, cittadina lungo la famosa Strada degli Orologi, risale al 1467. Da allora ogni anno il rito del Villinger Fastnacht viene rigorosamente rispettato. Caratteristiche del Carnevale di Villingen sono le maschere in legno di foggia barocca, intarsiate e dipinte a mano. La più famosa è quella del Narro, conosciuta fino alla metà del XVIII secolo come "Masquera". I Narren o “matti” di Villingen sono considerati gli aristocratici del Carnevale, per i loro preziosi costumi, ornati di fiori e ornamenti primaverili, dal caratteristico foulard bianco e dalla spada di legno. Poi ci sono il Butzesel, l’asino con la scopa fatta da un ramo di pino attaccato al dorso, il Weuscht, maschera con i pantaloni pieni di paglia, la vecchietta Morbele o il gatto Miau.
L’evento chiave del Villinger Fastnacht si svolge durante il lunedì grasso (7 marzo), quando tutte le maschere si riversano sulle strade acciottolate del centro storico (www.villingen-schwenningen.de/tourismus).
Streghe a Löffingen
Da oltre 80 anni le streghe di Löffingen (Löffinger Hexen) si raccolgono attorno al falò della piazza principale dell’omonima cittadina nella Foresta Nera del Sud per festeggiare la loro Notte di Valpurga (che più a Nord e in Scandinavia si festeggia il 1° maggio per salutare simbolicamente l’inverno). Ma prima di lasciarsi andare ai loro balli, le maschere di legno, che rappresentano vecchie rugose con il fazzoletto rosso al collo e la scopa, devono rivaleggiare con il Diavolo, che odia le streghe e i loro festeggiamenti. Alla fine è Belzebù a cedere, e le streghe possono celebrare la loro Notte di Valpurga. La suggestiva rappresentazione si tiene la sera, ogni lunedì grasso (quest’anno il 7 marzo), nella piazza del mercato di Löffingen (www.loeffingen.de).
I MUSEI DEL CARNEVALE SVEVO-ALEMANNO
Il Baden-Württemberg ospita diversi musei dedicati al carnevale. Quello più grande a livello nazionale è il Narrenschopf di Bad Dürrheim vicino a Villingen. Oltre a 400 tra maschere e costumi del carnevale svevo-alemanno databili dal XVIII secolo a oggi, l’esposizione permanente fornisce documenti e filmati sull’origine, lo sviluppo e le tradizioni delle associazioni carnevalesche regionali (www.narrenschopf.de).