Vacanze nella natura della Valle d'Aosta: kayak, rafting, canyoning e pesca

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Condividi Lorenzo Lovato

21/02/2011

Da aprile a settembre, gli spumeggianti torrenti alpini diventano teatro di spettacolari attività sportive: canoa, kayak, rafting offrono agli amanti dell'acqua momenti emozionanti, fra rapide e scivoli naturali. Il kayak, quasi sempre in polietilene, materiale resistentissimo agli urti, si usa stando seduti nel pozzetto e chiudendo lo spazio fra la persona e il pozzetto con il paraspruzzi, perché non entri l'acqua. Il kayak fluviale, con chiglia arrotondata, è maneggevole e adatto per manovre rapide e precise in spazi brevi.

La canoa canadese è un’imbarcazione solida, stabile, adatta al trasporto di più persone. La caratteristica che la distingue subito dal kayak è l'uso della pagaia a una sola pala. Questa permette una spinta potente, ma asimmetrica, per cui, di solito, la canadese è spinta da due o più vogatori, che devono essere ben affiatati. La canadese è più lenta del kayak, proprio perché più stabile, ma offre maggiore comfort; essendo generalmente aperta, è meno adatta a fronteggiare onde e rapide impegnative.

Più conosciuto è il rafting, che consiste nella discesa di un corso fluviale a bordo di gommoni di varie dimensioni. Guide specializzate sono a disposizione per iniziare i principianti o per accompagnare gli appassionati con programmi diversi per difficoltà e durata; ci sono anche percorsi appositamente studiati per i ragazzi. L’hydrospeed, disciplina più simile al canyoning, usa, invece, una specie di tavoletta con la quale si affrontano le acque a corpo libero.

Conosciuto anche come torrentismo, il canyoning è uno sport in parte acquatico, in parte alpinistico, che consiste nel seguire in discesa il percorso di piccoli torrenti di montagna, spesso racchiusi tra alte pareti di roccia, superando con tecniche specifiche gli ostacoli che si incontrano: cascatelle, “marmitte dei giganti” scavate dall'acqua nella roccia, toboga (scivoli naturali levigati dall'erosione) e salti. L’attività sportiva si effettua equipaggiati con muta, caschetto e imbragatura e con l'assistenza di una guida alpina professionista, che valuta nel modo migliore le possibili insidie del percorso e insegna le tecniche migliori per progredire con la massima tranquillità. Tuffarsi in una pozza d’acqua verde smeraldo o calarsi lungo una spumeggiante cascata è un’esperienza emozionante, che consente uno stretto contatto con la natura e l’esplorazione di luoghi incontaminati.

La Valle d’Aosta offre diversi percorsi adatti a questa attività per la quale, nonostante non siano richiesti particolari allenamenti o capacità alpinistiche, è indispensabile la consulenza dei professionisti della montagna. Dalla Dora Baltea, che scorre lungo la valle centrale, ai limpidi torrenti, che fluiscono nelle valli laterali, fino ai laghi alpini, il panorama offerto agli appassionati di pesca sportiva è quanto mai variegato. Il “Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca” pubblica ogni anno il calendario ittico, con tutte le informazioni utili per i pescatori: permessi necessari e punti di rilascio, periodi e giorni in cui la pesca è consentita, elenco delle riserve turistiche e inver nali, attrezzi, tecniche ed esche consentiti. Su apposita mappa sono anche indicati tutti i laghi e i ruscelli sul territorio regionale dove è possibile pescare ed i relativi regimi di pesca. Oltre alle “acque libere”, sono elencate le riserve di pesca direttamente gestite dal consorzio, quelle private e quelle curate dai “riverains”. Il “riverain” è un operatore privato che promuove e gestisce direttamente il torrente e la pesca sportiva. I pescatori sono accompagnati nelle zone di pesca dal riverain che, in collaborazione con gli operatori turistici, si occupa anche dell'organizzazione dell'accoglienza e dell’intrattenimento di famigliari e accompagnatori.

Per info
www.lovevda.it


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