Sebbene Malmö già in passato, specialmente tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, abbia dato vita a una scena culturale nel campo del design che ha fatto parlare di sé nel mondo, ora, al volgere del primo decennio dell’undicesimo secolo, la creatività è più forte che mai. Il design a Malmö si caratterizza soprattutto per spirito di intraprendenza e coraggio. Altri aspetti forti del contesto attuale sono la tendenza a focalizzare su questioni legate ai temi sociali e la predominanza piuttosto sensazionale delle donne nell’ambito della giovane guardia creativa.
Ha ricevuto numerosi premi un prodotto molto interessante sviluppato da Anna Haupt e Therese Alstin: il casco da bicicletta “invisibile” Hövding, una variante dell’air bag gonfiabile, che si aziona avvolgendo perfettamente la testa quando ce n’è bisogno, mentre normalmente rimane arrotolato attorno al collo come un collare pressoché invisibile; in vendita dal 2011. Apokalyps Labotek, degli industrial designer Petra Lilja e Jenny Nordberg, ha sviluppato un proprio metodo di design Past Present Future, PPF, per garantire l’intero ciclo di vita di un prodotto. Già i primi prodotti intelligenti, attinenti al tema del cambiamento climatico – per esempio un sapone a base di oli di scarto della produzione dei falafel, un pavimento simil-parquet fatto con copertoni di vecchie ruote dismesse – hanno suscitato grande attenzione in Europa. Kajsa Cappelan Holst e Paula Kermfors in Righteous Fashion, grazie alla collaborazione con alcuni produttori selezionati in paesi come l’Uganda, hanno fatto della moda equo-solidale un’idea di business.
Il nome più noto della corrente degli anni Novanta a Malmö è quello dell’architetto e designer Jonas Lindvall, autore di molte delle realizzazioni d’interni più apprezzate in città, dall’austero ristorante in stile giapponese-scandinavo Koi, fino al bar di lusso Bloom. Ulteriori grandi realizzazioni della stessa epoca sono il marchio di borse Boblbee di Jonas Blanking e il gruppo Zenit, nome forte nel campo del design industriale. Lo stesso alto livello di ambizione si ripresenta oggi, coi nomi più nuovi della corrente creativa che anima la città, come Minus Tio (l’architetto Ingrid Svensson e il designer Olle Wingård), Swedish Ninja (la designer del mobile Maria Gustavsson, alla ribalta del 2011 con l’arredo del ristorante Rebell), Charming Unit (la designer del prodotto Louise Hederström e il grafico Dan Jonson), Lisa Hilland (grande successo nel 2010 con la serie di mobili My Granddaughters Cabinet) e Mats Karlsson (premiato per le sue strane idee applicate ai mobili, concepiti in base a strutture astratte).
Molto interessante è il Form/Design Center presso Lilla Torg: fondato nel 1964, con prodotti di aziende scandinave, mostre e un ricco negozio è il più antico design centre ancora funzionante della Svezia e uno dei centri storici in tutto il mondo.
DAL GOURMET SVEDESE AL FALAFEL
Per comprendere Malmö come città della gastronomia ci vuole sia una cena al ristorante gourmet Årstiderna, che una capatina al carretto dei falafel nel centro del quartiere Rosengård (dove è cresciuto Zlatan Ibrahimovic). È proprio in quel chioschetto ambulante che la famiglia Iskandarani ha cominciato a vendere i primissimi falafel di Malmö, mentre oggi i negozi della loro catena Falafel N1 si sono diffusi in vari punti della città. La vicinanza di Malmö a Copenhagen fa sì che molti chef e anche molti avventori varchino lo stretto di Öresund nelle due direzioni, il che comporta uno scambio reciproco di influenze. Se si aggiunge che un terzo della popolazione di Malmö ha un passato straniero alle spalle, il risultato è una ricca e variopinta vita gastronomica che altre città delle sue stesse dimensioni possono solo sognare.
Bastard è uno dei ristoranti più gettonati al momento. Nella cucina a vista nell’ampio locale situato proprio dietro piazza Lilla Torg, opera il cuoco Andreas Dahlberg, noto per la sue creazioni, le più estreme di tutta Malmö. Utilizzare ogni parte dell’animale è per lui la più naturale delle cose al mondo. Il locale è stato eletto Innovatore dell’Anno al Galà della Ristorazione 2010. Il trend del crudo si è imposto anche in concomitanza del fatto che il ristorante di stampo più classico Sturehof – dopo alcuni anni di esercizio col nome Vendel at Sturehof – ha cambiato
denominazione diventando l’odierno Sture e ha cominciato a servire classiche bistecche scanesi su assi di legno. In fondo al locale il grosso tavolo in legno è chiamato “la macelleria”, e accanto, nelle vetrine, i pezzi di carne sono appesi in bella mostra.
Da molti considerato il primo vero ristorante gourmet di Malmö, Atmosfär ha avuto negli anni
moltissimi riconoscimenti. Tuttavia nel 2008 lo chef Henrik Regnér decise di cambiare impostazione introducendo al posto dei piatti di alta gastronomia e dei menù degustazione una serie di stuzzichini e piccoli piatti che presto hanno ottenuto molto successo. Non lontano, nello stesso quartiere di Davidshall, ricco di negozi di arredamento, caffetterie e ristorantini trendy, si trova il locale forse più tipico della città: Mrs Brown, che serve piatti della tradizione scanese in chiave raffinata. Un altro ristorante interessante è Bloom in the Park, al parco Pildammsparken, in cui piatti innovativi vengono serviti in un edificio dalle sembianze di un’autentica baita di montagna.
Due ristoranti molto famosi da tanti anni sono Brogatan e Årstiderna. David Kallo del Brogatan è noto per i suoi semplici menù a base di bistecca di cervo, fegato di vitello e zuppa di pesce. Il ristorante Årstiderna di Vilhelm e Marie Pieplow è tra i migliori di tutta la Svezia: pietanze di stagione e come specialità asparagi e carne d’oca. Nel nuovo quartiere del porto Västra hamnen, dove svetta il famoso Turning Torso, si sta formando una nuova mecca della gastronomia che molti sperano diventi il futuro centro nevralgico della vita ristorativa della città. Qui troviamo ristoranti come Torso Twisted, Årstiderna by THE SEA e l’italiano DOC Italiano.
Anche sul fronte bevande succedono molte cose in città. Anders Hansson, con l’apporto di alcuni amici entusiasti, ha potuto realizzare il suo sogno di fondare una vera e propria fabbrica della birra. Il risultato è stato il Malmö Brygghus, ben tre piani di locale in via Bergsgatan, dove ora gli abitanti di Malmö sorseggiano i suoi cinque diversi tipi di birra seduti intorno ai tini della birreria.