Ruhr (Essen) 2010: Capitale europea della cultura

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Condividi Enrico Montanari

02/03/2009

Con oltre 5 milioni di abitanti l’ex distretto minerario e dell’acciaio si è trasformato in una regione urbana dove il verde e il dinamismo culturale amplificano il valore del tempo libero.

Il passaggio da regione industriale a capitale europea della cultura ha mille sfaccettature. Basta visitare il gasometro di Oberhausen o il complesso minerario Zollverein a Essen per capire come simboli dell’architettura industriale del Novecento siano potuti diventare luoghi di espressione artistica e culturale. Oggi la miniera è patrimonio culturale dell’umanità UNESCO e ospita, tra gli altri, il Design Zentrum Nordrhein Westfalen e l’installazione “Palast der Projekte” di Ilya ed Emilia Kabakov. Il gasometro, alto 120 metri, è un insolito palcoscenico per concerti e mostre e, con gli impianti della miniera, è tra le 52 attrazioni del “percorso di archeologia industriale” lungo 400 chilometri che testimonia 150 anni di storia dello sviluppo industriale locale. Qui la riconversione degli ex siti minerari in metropoli del futuro è visibile ad ogni passo. Vale una visita anche il Parco paesaggistico Duisburg-Nord creato attorno al paesaggio industriale della ferriera dismessa di Duisburg- Meiderich, dove il gasometro è ora il più grande centro subacqueo d’Europa, i depositi di minerali sono rocciodromi ad uso dell’Associazione Alpinistica tedesca e l’ex altoforno è una torre panoramica. In estate, il cinema e il teatro all’aperto sono luoghi piacevoli dove trascorrere le serate. Il Museo tedesco dell’estrazione mineraria di Bochum attrae 400.000 visitatori all’anno ed è uno dei musei più apprezzati in Germania nonché il più importante del mondo nel suo genere. Il percorso didattico in miniera a 20 metri di profondità è lungo 2,5 chilometri ed è un viaggio alla scoperta delle tecniche di estrazione mineraria e dei risvolti sociali e culturali del lavoro in miniera.

La scelta della Ruhr come capitale europea della cultura 2010 è vanto e sprone per questo straordinario sviluppo. Essen è fulcro di un programma culturale che vede 53 città condividere la stessa visione: diventare metropoli di una nuova era. Le città più grandi quali Dortmund, Gelsenkirchen, Bochum e Oberhausen sono il cuore pulsante della Ruhr, ma stanno emergendo anche Duisburg am Rhein ad ovest e Hagen a est, nel Sauerland. Anche Recklinghausen, sede del Festival della Ruhr, è un polo di attrazione culturale in una regione densamente popolata e molto industrializzata. Il festival nacque 62 anni fa per esprimere solidarietà ai minatori da parte degli artisti. Oggi anche il festival per pianoforte “Klavier-Festival Ruhr”, la mostra “RuhrTriennale”, i concerti alla Philharmonie Essen, al Konzerthaus di Dortmund e il festival jazz di Moers sono eventi che richiamano spettatori da tutto il mondo. Star del cinema quali Kevin Spacey, Jeff Goldblum e Cate Blanchett, grandi della lirica quali Anna Netrebko, pianisti di fama mondiale quali Krystian Zimerman e Lang Lang e musicisti jazz del calibro di Archie Shepp e Peter Brötzmann si esibiscono sul palcoscenico della Ruhr come a New York o a Berlino. In passato la vocazione industriale della regione era rappresentata da aziende come la Thyssen Krupp, mentre oggi sono l’arte, l’opera, il balletto e i grandi musei come il Folkwang Museum di Essen a dare un volto nuovo alla Ruhr. Quest’ultimo, famoso per la sua spettacolare collezione dell’arte del XIX e XX secolo, è attualmente in fase di restauro e verrà riaperto proprio nel 2010. Fino ad agosto 2009, nell’elegante Villa Hügel si potranno ammirare 120 capolavori della collezione tra cui grandi opere come “La cattedrale di Rouen” di Claude Monet, “Lise” di Pierre Auguste Renoir e “Giardino del manicomio” di Vincent van Gogh. Il “Zeltfestival Ruhr”, grande party annuale sotto i tendoni sul lago Kemnader See di Bochum, è un’esplosione di cabaret, hip hop e rock.

Le nuove foto del “Pixelprojekt Ruhrgebiet”, una mostra fotografica permanente, vengono esposte ogni anno nella Glasmagistrale, una corsia espositiva nel Parco della scienza di Gelsenkirchen. Alcuni dati danno un’idea della varietà dell’offerta culturale nella Ruhr, terza area per densità di popolazione e concentrazione di industrie in Europa: 1.000 monumenti di archeologia industriale, 200 musei, 100 centri culturali, 120 teatri, 100 sale concerti, 250 tra festival ed eventi, 19 università. In una regione con 1.000.000 di tifosi di calcio non poteva mancare la tradizionale rivalità tra le società calcistiche Borussia Dortmund e Schalke 04 di Gelsenkirchen che tiene in costante fibrillazione i tifosi non solo tedeschi. Inoltre, da alcuni anni la Ruhr ospita anche il più grande festival musicale del mondo. Dopo aver mobilitato milioni di persone a Essen e a Dortmund, nel 2009 sarà Bochum ad ospitare la Love Parade: un fine settimana di ritmi trance e techno, house e minimal, drum ‘n‘ bass ed electro-pop. Nel XIX secolo il bacino delle miniere e delle acciaierie si sviluppò soprattutto con l’immigrazione dall’est europeo che ha modificato profondamente la struttura sociale e culturale della regione. Nonostante l’evidente multiculturalità, il tema dell’immigrazione e della coesistenza di diverse culture è più attuale che mai ed è al centro del programma che animerà la regione nel 2010. La Ruhr è un crogiolo in cui 170 nazionalità diverse formano una comunità urbana ristretta alla ricerca delle origini e degli influssi della cultura migratoria seguendo il tema portante “Città delle culture”. Dai flussi di lavoratori emigranti provenienti da tutti gli angoli d’Europa si sprigionano impulsi ed energie innovative che non producono solo cultura di massa, bensì plasmano sempre più fortemente la cultura dominante. Musica del mondo, teatro multiculturale e gastronomia etnica sono i segni del nuovo futuro.

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