Riportiamo una notizia pubblicata dal sito australiano news.com.au dato che potrebbe interessare i viaggiatori che si recano nella Thailandia del nord. I turisti che si recano in Thailandia vengono avvertiti di un rischio intossicazione emesso a seguito di una ondata di morti misteriose in una città popolare tra i turisti occidentali.
Quattro turisti ed una guida turistica thailandese sono morti infatti in modo sospetto nella celebre cittadina collinare di Chiang Mai, nel nord della Thailandia, nel corso di un periodo di cinque settimane di questo inizio anno. Almeno due delle vittime avevano mangiato cibo giapponese, prima di ammalarsi, mentre quattro di esse stavano soggiornando presso lo stesso hotel.
Le vittime sono una donna di 33 anni, americana,che è stata la prima vittima a morire lo scorso 11 gennaio per il rigonfiamento dei muscoli del cuore, cosa che può essere correlata ad una intossicazione alimentare, con i sintomi apparsi in modo violento dopo che la donna aveva mangiato in un ristorante giapponese. Il 5 febbraio una ragazza neozelandese di 23 anni è deceduta con gli stessi sintomi, il giorno dopo che era avvenuto il decesso di una guida turistica tailandese , morta nella stanza accanto dello stesso hotel, l' Inn Downtown, dopo aver subito una intossicazione alimentare.
E purtroppo due pensionati britannici, anch'essi in vacanza a Chiang Mai, sono stati trovati morti nello stesso albergo tre settimane più tardi. sempre con l'allargamento dei muscoli del cuore e le arterie bloccate. Anche due amici della coppia si erano ammalati con sintomi analoghi, ma avevano in seguito recuperato.
Le autorità thailandesi stanno indagando gli incidenti, ma finora adesso le morti ravvicinate vengono ritenute una semplice coincidenza, in attesa di maggiori informazioni che verranno dalle analisi di laboratorio e le autopsie. Il consiglio è comunque quello di avere una certa cautela nella scelta dei cibi, almeno fino a quando non verranno chiarite le vere cause delle misteriose morti a Chiang Mai.
Fonte: www.news.com.au