In questi giorni di apprensione per il destino del reattore nucleare di Fukushima, che dopo il terribile terremoto e tsunami che ha spazzato il nord-est Giappone si trova sull'orlo del baratro per il rischio della fusione del suo nocciolo, il mondo si interroga sui rischi legati alla produzione elettrica con l'energia nucleare. Le energie rinnovabili rappresentano una parziale soluzione al problema, ma anch'esse non sono esenti da problemi come ci dimostra il caso di Mont-Saint-Michel, “minacciata” dalla costruzione di un grande campo eolico.
L'Abbazia di Mont-Saint-Michel e la sua baia sono Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1979. Tuttavia, l'attuale costruzione di impianti eolici preoccupa i rappresentanti dell'UNESCO che addirittura stanno prendendo in considerazione la cancellazione del sito dalla lista dei patrimoni dell'Umanità, dal momento che il paesaggio dell'isola rischia di essere compromesso dalla costruzione di numerose turbine eoliche.
La famosa abbazia benedettina francese di Mont Saint-Michel , in fantastico stile gotico, potrebbe in effetti perdere il suo status di patrimonio mondiale dell'UNESCO. I rappresentanti dell'UNESCO sono molto preoccupati per la prevista costruzione di numerosi impianti eolici in prossimità dell'abbazia, che verranno eretti lungo la costa tra la Bretagna e la Normandia. L'UNESCO ha richiesto spiegazioni da parte delle autorità francesi.
Al momento ci sono solo tre turbine eoliche sulla rocce, nei pressi dell'Abbazia . Tuttavia, secondo i progetti sarebbe previsto un totale di 6 campi eolici per un numero complessivo di 28 grandi pale eoliche. I funzionari dell'UNESCO temono che il paesaggio, che ora appare più o meno lo stesso di qualche anno fa, verrà radicalmente cambiato a causa del grande numero di pale eoliche previste.
Le preoccupazioni UNESCO riguardano l'impatto che la costruzione avrà sul carattere del paesaggio circostante. Saranno i funzionari dell'organizzazione a decidere se il sito dovrà essere mantenuto in tale elenco o meno, e la scelta verrà presa alla riunione in Bahrain nel mese di giugno 2011. L'abbazia entro tra i patrimoni dell'umanità nel 1979. Non è molto comune che un sito possa perdere il suo status di patrimonio, ma a volte succede. Per esempio a Dresda la valle del fiume fu eliminata dalla lista nel 2009 perché le autorità cittadine avevano deciso di costruire un ponte a quattro corsie, nel cuore del paesaggio storico.
L'idea di una cancellazione di Mont-Saint-Michel dai patrimini dell'umanità dell'UNESCO è comunque un pensiero triste. Anche perchè dal 2006 è iniziato uno sforzo per preservare il carattere naturale dell'isola di Mont-Saint-Michel. Una parte del progetto è quello di sbarazzarsi della diga di 900 metri di lunghezza, su cui si trova la strada, che collega l'isola con la terra ferma fin dal 1879. Invece della diga le autorità locali hanno in programma di costruire un ponte. La diga infatti blocca le correnti marine e di conseguenza più sabbia viene accumulata nella baia di Mont-Saint-Michel. Secondo gli esperti, a causa di strati di sabbia e la crescente vegetazione l'isola potrebbe cessare di essere tale fra soli 40 anni. Il costo dei lavori di conservazione del sito sono stimati ad almeno 140 milioni di euro, sforzi che però non salverebbero Mont-Saint-Michel dalla cancellazione come paesaggio patrimonio dell'umanità.