Quale sarà il futuro della sicurezza in aeroporto? Nuovi modelli di rilevatori, chiamati EYE scanner e tunnel di sicurezza futuristici che "annusano i viaggiatori" potrebbero diventare i nuovi standard negli aeroporti dal momento che l'industria aerea sta investendo per cercare di mantenere la sicurezza riducendo i fastidi di imbarcarsi su un aereo, cosa che scoraggia alcune persone dal volare.
La International Air Transport Association ha presentato a Singapore quelli che vengono già chiamati come i "Checkpoint del futuro'', dove i passeggeri, separati per potenziale rischio per la sicurezza, devono attraversare uno dei tre tunnel ad alta tecnologia, delle gallerie lunghe 6,1 metri che effettuano rapidamente la scansione sia di scarpe e bagaglio a mano, oltre che verificare la presenza di liquidi e di esplosivi.
In questo modo i passeggeri saranno in grado di arrivare al gate di imbarco con dignità, almeno è quello che spera direttore generale della IATA, l'italiano Giovanni Bisignani. La cosa positiva è che il controllo potrà essere effettuato senza doversi fermare, spogliarsi, togliersi cellulari o computer dalla borsa, e senza venire “palpati” dalla sicurezza.
La Transportation Security Administration l'agenzia della sicurezza USA probabilmente avvierà quest'anno un programma pilota in alcuni aeroporti che permetterà a chi vola di frequente ed altri viaggiatori scelti per profilo di basso rischio per ricevere i controlli minimi del nuovo sistema. o.
Nel prototipo infatti i passeggeri sarebbero classificati sulla base dei risultati della valutazione dei rischi effettuati dai governi, dati che verranno inseriti in un chip nel passaporto del passeggero o nel documento di identificazione. I passeggeri a basso rischio potranno attraversare il tunnel con il loro bagaglio a mano in pochi minuti, molto più rapidamente del tempo attuale stimato in circa 35 minuti. I passeggeri ad alto rischio verranno invece diretti attraverso un diverso tunnel che esegue una scansione completa del corpo, mentre effettua la ricerca di elementi come gli esplosivi.
Un ostacolo al sistema proposto è che i governi potrebbero essere riluttanti a condividere informazioni di questo tipo, sul profilo dei passeggeri, dato che la maggior parte delle nazioni non gradisce che altri paesi vengano in possesso d i dati inerenti ai loro cittadini. C'è da dire però che un tale sistema, se provato sicuro, semplificherà e non poco le procedure di imbarco in aeroporto.
Fonte: News.au.com
Fonte foto, cortesia: AP e IATA