Luoghi mistici e particolari nei dintorni di Bolzano

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Condividi Lorenzo Lovato

07/07/2011

La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti offre una moltitudine di oasi di pace, mete tranquille dove ricaricare le batterie, rifugi e luoghi dove trascorrere momenti spensierati. Panorami inconsueti e mistici, scenari naturali singolari o isolati villaggi e piccole valli di montagna, che con i loro verdi prati profumati, sono esempi di una vita semplice, lontano da zone affollate. I dintorni di Bolzano custodiscono luoghi idilliaci dove è possibile rifugiarsi per evadere dalla frenetica quotidianità, che sono un toccasana per anima e corpo. La natura e il paesaggio qui celano tantissime leggende, bellezze segrete e curiosità da esplorare.

Appiano: le Buche di ghiaccio – refrigerio in piena estate
Alle pendici della Mendola, in un avvallamento che si trova sopra San Michele Appiano, troviamo refrigerio in piena estate grazie alle correnti di aria fredda provenienti dalle cavità delle rocce di porfido che creano addirittura delle formazioni di ghiaccio. Le buche di ghiaccio, in gran parte grandi come grotte, sono ricoperte di muschio e licheni. L’aria fredda e pesante rimane nell’avvallamento producendo un curioso effetto di raffreddamento. Grazie a questo rarissimo microclima, unico nel suo genere, a soli 500 m s.l.m. crescono piante alpine come rododendri, mirtilli e rose di montagna. Solo pochi metri più avanti, ai margini dell’avvallamento, spuntano invece piante classicamente mediterranee. Raggiungibile in 45 minuti a piedi da San Michele/Appiano, in questo spazio si possono trovare fino a 600 diverse specie vegetali.

Renon: le stalagmiti a cielo aperto
Sull‘altopiano del Renon, proprio sopra Bolzano, tra Longomoso e Monte di Mezzo, si trovano le piramidi di terra più note e più belle: curiose formazioni con punte fino a trenta metri di altezza che creano un incantevole paesaggio surreale. Le piramidi di terra del Renon sono frutto dell‘erosione di rocce moreniche di tarda epoca glaciale, a loro volta residui del ghiacciaio principale della valle dell‘Isarco e di altri ghiacciai della zona. Si formano sui pendii a causa degli agenti atmosferici e poi vengono letteralmente spazzate via dai medesimi. Tanto più alta è la parete e il sasso che le fa da cappello, quanto più imponenti saranno le piramidi.
Un percorso interessante e istruttivo è il sentiero tematico del Renon, che porta dalla stazione della funivia di Soprabolzano alle piramidi di terra. Pannelli illustrativi sul bordo del sentiero forniscono informazioni sul fenomeno geologico delle piramidi di terra e su altre otto particolarità del Renon.

Val Serentino: stregoneria o culto celtico?
La Val Sarentino affascina per la sua naturalezza selvaggia e intatta, in cui il tempo sembra essersi fermato. Il dorsale della malga avvolto dalle leggende sulla ‘Hohen Reisch’ è uno dei belvedere più belli delle Alpi Sarentine, da dove si può ammirare tutto il mondo delle Dolomiti fino alla Marmolada e al suo re, l’Ortles. L’escursione ha una magia indimenticabile, grazie ai misteriosi ‘Stoanernen Mandln’: più di cento ometti di lastre di pietra arenaria, alti poco più di una persona in carne ed ossa, posti come una schiera di soldati a 2000 metri di altezza. Per le incisioni nella roccia e gli attrezzi di pietra focaia che vi sono stati rinvenuti, si pensa ad un'origine risalente all'età della pietra. Da circa cinquecento anni pare qui che si celebrino danze di streghe e feste esoteriche. Gli intarsi nelle rocce documentano inoltre che il belvedere era, sin da secoli passati, un luogo di culto celtico. In certe giornate, quando gli ‘Stoanernen Mandln’ sono avvolti dalla nebbia, l'atmosfera mistica di questo posto diventa ancor più tangibile.

Castelfeder: una collina ricca di storia
Dalla preistoria, alla storia romana all’Alto Medioevo: sulla collina di Castelvetere a Montagna si intrecciano le testimonianze di eventi, avventure di popoli antichi e leggende. Già nei secoli passati l’altura era un punto di fuga strategico e un osservatorio per i coloni che si erano insediati nella Bassa Atesina. Sulla collina si trovano tracce d’insediamenti dell’età della pietra e del bronzo. Inoltre sono state ritrovate urne, siti sacrificali e doni funerari risalenti al II millennio a.C.. Attorno all’anno 500 d.C. qui fu eretta una fortezza bizantina, le cui mura difensive sono ancor oggi conservate, mostrando il capolavoro architettonico ottenuto: una cinta muraria benché estremamente sottile, molto stabile e solida realizzata con un dispendio di forze minimo. La collina disseminata di suggestive rovine è stata sede di una fortezza dell’Alto Medioevo che si presume fosse parte del Castrum Ennemase. Per la scarsa vegetazione mediterranea presente, i poeti del Romanticismo chiamarono questo luogo ‘Arcadia del Tirolo’. Oggi la collina è sottoposta a tutela naturale sotto forma di biotopo con un percorso naturalistico per ripercorrere a ritroso la storia.

Favogna / Magrè: il paradiso biotopo del Monte di Favogna
Monte di Favogna, un’ampia terrazza di boschi, prati e acqua a 1000 m sopra il paese di Magrè è un gioiello paesaggistico dove gamberi di lago, rare orchidee, antiche sequoie convivono in armonia. Piccole onde s’increspano per il vento nel laghetto, le cicale friniscono nell’erba, il sole del tramonto accarezza la pelle dei pochi bagnanti. Il Monte di Favogna è solo uno dei tanti biotopi dell’Alto Adige che come territorio vanta l’80% di montuosità e il 44% di boschi.

Val Sarentino: la pace senza tempo della vita a Reinswald/San Martino
Pacatezza e ricchezza d’idee caratterizzano gli abitanti della Val Sarentino. Un esempio è Reinswald/San Martino, un paesino a 1500 m d’altitudine, un tempo caratterizzato esclusivamente da fienili e masi contadini, si è trasformato negli ultimi tempi in una località sciistica. La solidarietà in un paese così piccolo è straordinaria. Ogni abitante ha un ruolo ben preciso così da formare una rete sociale unica. La vita qui si svolge secondo rituali precisi, seguendo i ritmi del calendario contadino e delle festività religiose che occupano un ruolo dominante nella vita di tutti i giorni offrendo agli ospiti una ben definita identità tutto l’anno.
Un ambiente idilliaco da vivere anche solo pochi giorni l’anno.

Informazioni:
Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti
Tel. 0471 633 488
info@bolzanodintorni.info
www.bolzanodintorni.info

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