Si chiama “Tourist Experience Design” ed è il nuovo progetto di promozione turistica elaborato da Toscana Promozione - in collaborazione con InnovActing – per cogliere la grande opportunità rappresentata dal mercato turistico cinese. Un bacino di 132 milioni di potenziali viaggiatori che la Toscana vuole conquistare offrendo loro la possibilità di una vacanza memorabile, fatta su misura e basata sul cosiddetto “turismo esperienziale”.
Nati attorno al 1972 sono circa 960mila, vivono nelle grandi città cinesi e, al momento, non hanno l’Italia tra le loro mete di viaggio. Sono i nuovi milionari cinesi ed è a loro che la Toscana punta con il lancio di “Tourist Experience Design”, il nuovo progetto di promozione turistica elaborato da Toscana Promozione assieme a InnovAction.
Classe 1972, i nuovi milionari cinesi possiedono una media di 3,7 orologi di lusso e 3,3 auto; le loro vacanze durano mediamente 15 giorni; amano viaggiare e nel tempo libero si dedicano al golf e alla lettura. Non amano spostarsi in gruppo - normalmente si muovono con non più di 3 persone (amici, famiglia, colleghi) – e il primo viaggio all’estero viene effettuato generalmente in USA, Australia, Giappone e Thailandia.
Nel 2010 il 90% dei milionari ha viaggiato all’estero per una media di 2,3 volte ognuno, privilegiando i periodi dello Spring Festival (Capodanno cinese), della Festa della Repubblica Cinese e delle vacanze estive. Durante lo Spring Festival 2010, la maggior parte dei milionari è andata in Thailandia, Singapore, USA, Giappone e Francia. Nel 2010 i milionari cinesi hanno speso mediamente, a testa, RMB 190.000 per i trasporti, il vitto e l’alloggio e RMB 160.000 per lo shopping.
Oltre il 40% dei milionari, però, preferisce viaggiare in periodi non legati alle festività e 4 su 5 pensano di mandare i loro figli a studiare all’estero: USA e UK le principali destinazioni.
Per quanto riguarda il segmento lusso il nostro paese si trova al 7° posto tra le mente preferite dai ricchi cinesi con un trend di crescita che ha rallentato nel 2011 (+5,8%) dopo il picco del 2010 (+7,3%). L’Italia però è ben lontana dalle vette della classifica per quanto riguarda le destinazioni del turismo cinese preso nel suo complesso. Degli oltre 37 milioni di viaggiatori che lo scorso anno sono andati all’estero, infatti, solo 149 mila sono sbarcati nel Bel Paese, ossia lo 0,2% dei turisti stranieri che, complessivamente, hanno optato per il nostro paese come meta delle proprie vacanze. Un numero decisamente inferiore di quelli che hanno scelto la Russia che, decima in classifica, nel 2010 ha ospitato più di 700 mila cinesi. E i turisti cinesi in Italia rappresentano, inoltre, solo lo 0,5% dei pernottamenti totali e lo 0,7% della spesa turistica. Cifre esigue se si pensa al potenziale di questo mercato.
Il 2011, comunque, è stato un anno di crescita. Nei primi 9 mesi di quest’anno gli uffici consolari italiani in Cina hanno rilasciato 126.803 visti ADS (per gruppi turistici) e 21.247 visti turistici individuali con un incremento, rispettivamente, del +86% e del +31%.
I motivi di questo scarso “interesse” da parte dei turisti cinesi per il nostro paese è da ricercarsi, principalmente, nella normativa che regola il settore turismo in Cina. Una normativa che impedisce alle agenzie di viaggio straniere – che possono comunque essere presenti nel paese – di lavorare sul turismo outbound. Anche se dallo scorso anno sono in corso delle aperture da parte del Governo e le cose stanno cambiando. Questo, però, comporta che ad oggi in tutta la Cina siano solo 40 le agenzie che vendono l’Italia su un totale di 400 che si occupano di turismo intercontinentale.
Salvo imprevisti, comunque, i flussi turistici dalla Cina verso l’Italia dovrebbero continuare a crescere, anche nei prossimi anni, ad un ritmo del 25/30% con un aumento sensibile anche del segmento FIT (“free and independent travelling”) che comprende una fascia di consumatori a reddito medio o elevato, in grado di sostenere le spese di un viaggio in Italia. Ossia il target a cui punta oggi la Toscana con il progetto “Tourist Experience Design”.
Per cogliere la grande opportunità rappresentata dal mercato turistico cinese Toscana Promozione ha elaborato, con il supporto di InnovActing - società del Gruppo CSE-CRESCENDO - un progetto di promozione turistica innovativo che si basa sull’integrazione dei processi strategici, gestionali, organizzativi e operativi del turismo, aggregandoli in un’esperienza specifica per la Cina. Obiettivo di questa iniziativa, non solo l’aumento dei flussi turistici dal paese asiatico ma anche un miglior posizionamento del Brand Toscana su questo mercato.
Il progetto, presentato a Firenze il 24 ottobre 2011, non si limita alla mera costruzione di nuove offerte turistiche basate sull’Esperienza, ma si propone di creare un modello strategico che consideri l’Esperienza della Toscana come un continuum, attraverso un framework denominato “Tourist Experience Design” che possa essere replicabile e che consenta agli operatori turistici toscani di unire le forze offrendo loro la possibilità di affrontare un mercato turistico complesso come la Cina; valorizzando il ruolo di Toscana Promozione come Destination Management Organization (DMO). L’importanza di questo progetto risiede pertanto tanto nei risultati quanto nel processo.
Il programma strategico elaborato da Toscana Promozione e InnovActing è di medio-lungo termine, con ricadute specifiche e concrete di breve termine, mediante il lancio di un progetto test, che partirà il 24 ottobre 2011 per concludersi nel marzo 2012. Progetto test che servirà non solo per mettere a punto e rodare le regole di collaborazione tra pubblico e privato ma anche per creare standard qualitativi molto elevati e un marchio di qualità che sia rappresentativo. Per far ciò Toscana Promozione attiverà, a partire dal 24 ottobre, un programma di formazione e supporto per gli operatori che partecipano al progetto che permetta la circolazione, tra i partecipanti così da trasferire loro il necessario know how per l'innovazione dell'offerta turistica, creando anche un meccanismo condiviso delle informazioni e di costante monitoraggio del mercato. Il tutto per costituire le prime fondamenta dell'aggregazione degli operatori e per verificare la rispondenza dei turisti all'esperienza specificamente studiata.
Obiettivo di questa prima fase non è tanto l’aumento immediato dei flussi dalla Cina ma quello di garantire ai turisti cinesi che verranno in Toscana un'esperienza memorabile. Questo con lo scopo che, una volta tornati a casa, questi viaggiatori diventino gli ambasciatori della Toscana in Cina, raccontando ad amici e conoscenti quanto è stato straordinario avere avuto il privilegio di vivere “come un toscano”, in una Regione non solo bellissima e ricca di cultura, ma soprattutto che alimenta un forte desiderio di ritornare per vivere nuove esperienze.
Quello adottato dalla Toscana è un modello innovativo di cooperazione tra pubblico e privato, in cui gli investimenti pubblici mirano ad ottenere risultati su un progetto specifico a cui gli operatori privati collaborano attivamente.
Il progetto elaborato da Toscana Promozione in collaborazione con InnovActing - società del Gruppo CSE-CRESCENDO – ruota, infatti, attorno ad una logica di collaborazione tra pubblico (Toscana Promozione) e privato (operatori) basata su regole chiare e condivise.
Un lavoro in team in cui l’Agenzia regionale fornirà i servizi, i contributi consulenziali e professionali e le condizioni di successo dell’iniziativa. Mentre gli operatori toscani si aggregheranno in forma di rete d’imprese per migliorare la qualità della collaborazione e del sistema di offerta che, come detto, sarà di tipo esperienziale. Questo per dar vita ad un soggetto forte e credibile in grado di competere su un mercato complesso come quello cinese.
fonte www.toscanapromozione.it