L'autunno è la stagione dei colori, anche i boschi italiani, specialmente quelli appenninici ricchi di faggete, presentano il fenomeno del “foliage”, con le foglie che virano dal giallo all'arancione ed al rosso acceso. Tra paesaggi ricchi di cromatismi, e la luce più radente e calda delle giornate autunnali, con la presenza a tratti di banchi di nebbia o foschia, i borghi italiani appaiono ancora più belli e misteriosi e possono essere di spunto per trascorrere un week end di verso dal solito. Trascorrere un originale fine settimana, tra le accoglienti mura di queste cittadelle fortificate, magari gustando i prodotti tipici di questa stagione, con funghi e tartufi che fanno da mattatori delle tavole imbandite.
Partendo da nord, il Borgo di Rango nella valle delle Giudicarie, diventa ideale per respirare le atmosfere autunnali del Trentino, con la magia delle montagne che cominciano ad imbiancasi in alto, delle prime nevi di stagione. L'architettura contadino del posto rende la vista un tuffo nelle tradizioni storiche di queste vallate, e il connubio gastronomico diventa naturale e ovviamente particolarmente gustoso. Segnaliamo il particolare salame alle noci, oltre che ricordare che con l'inizio dell'avvento a Rango si tiene uno dei Mercatini di Natale più importante del Trentino, dove recuperare l'antica magia natalizia e scoprire i prodotti artigianali della zona.
Spostiamoci a sud, tra i paesaggi aspri del Montefeltro, al confine tra Romagna e Marche. In provincia di Rimini troviamo il Borgo di San Leo, che si trova arroccato su di una rupe calcarea a 583 metri di quota. Una specie di San Marino in miniatura ma che è rimasta fedele al suo originale aspetto medievale. La ex capitale del Montefeltro vi aspetta con le sua stradine acciottolate, le case in pietra, e con l'imponete rocca in alto dove aleggia ancora il ricordo del Cagliostro. Si sa poi le visite ai monumenti, e la salita al forte rinascimentale mettono appetito, e qui a San Leo vi trovate nel luogo giusto dove provare, nei numerosi ristoranti ed osterie, delle vere prelibatezze come il formaggio di fossa, ed i migliori primi piatti della tradizione romagnola, conditi da sughi saporiti ed anche, in questa stagione, da delle profumate scaglie di tartufo locale.
Spostandoci in centro d'Italia, praticamente nel cuore geometrico della nostra penisola, possiamo scoprire quello che è considerato la terrazza o la ringhiera dell'Umbria: parliamo del Borgo di Montefalco, in posizione collinare, da cui si godono magnifici panorami sulla piana del Clitunno e del Topino. In lontananza Assisi con il Subasio, Spoleto e la catena appenninica a fare da magistrale cornice alla vostra vista. Montefalco offre all'interno della sua cinta muraria, una architettura urbana medievale. Pezzo forte della vostra visita sarà la Chiesa Museo di San Francesco, ma ogni angolo della cittadina regali scorci e vedute degne di tantissimi scatti fotografici. Una curiosità: a Montefalco verranno reintrodotti i nobili rapaci, i falchi per l'appunto, che fecero di fatto cambiare il nome del borgo dall'originale Coccorone in Montefalco, grazie a Federico II che notò un abbondanza di questi rapaci in queste zone. In autunno potrete mettere a prova le vostre arti predatorie tuffandosi sui prodotti enogastronomici della zona, qui il vino rosso è una vera prelibatezza.
Rechiamoci ora sud, in terra Lucana ma al confine con la Puglia: sulle colline del nord-est della Basilicata sorge la città di Orazio, Venosa. Cittadina ricca di storia e monumenti è uno dei borghi più belli del sud d'Italia, e l'autunno è la stagione ideale, dato che qui in estate le temperature possono diventare molto afose. Verrete rapiti dalla storia visitando il Complesso della Santissima Trinità, che include due chiese, una antica dalle tipiche linee normanne, un po' sobrie e l'incompiuta chiesa nuova, comunque affascinante. Di certo la visita non si può fermare a questa area monumentale, ma oltre all'arte Venosa offre una ospitalità tipicamente lucana, e fatta quindi di grandi cibi e grandi vini. In un fine settimana d'autunno niente di meglio che degustare qui un Aglianico del Vulture, un vino di spessore che nasce intorno alle pendici dell'omonimo vulcano spento, perfetto accompagnamento di una cucina “povera” ma dai sapori raffinati.
Per ultimo l'autunno dei borghi non può dimenticarsi della Sardegna. L'isola famosa per i vacanzieri estivi offre anche tantissimi spunti durante la bassa stagione, e godersi le coste della Gallura, senza l'incubo dell'affollamento ferragostano è un piacere della vita. Castelsardo si protende con la sua penisola rocciosa nel mezzo del Golfo dell'Asinara, e da qui si possono contemplare dei tramonti magnifici con viste anche sulle coste meridionali della Corsica, possibili specialmente nelle terse giornate d'autunno. Da non perdere una bella passeggiata nel Casteddu, la parte più antica del borgo che si stringe intorno al Castello dei Doria che offre ai visitatori i suoi 900 e più anni di storia. La vostra visita di Castelsardo deve includere la Cattedrale di S. Antonio Abate e la Chiesa di Santa Maria. L'aria di mare che invade il borgo vi farà naturalmente venire voglia di un buon ristorante di pesce, qui preparato con grande cura ed esperienza. Specialità della zona sono i ricci di mare, ma una spigola ed una mormora, pesci pescati da queste parti, posseggono un sapore davvero unico in grado di mettere d'accordo anche i palati più esigenti..