Il Timkat, l'epifania copta: in viaggio nell'Etiopia cristiana

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Condividi Enrico Montanari

14/11/2011

Un’antica leggenda racconta che l’Arca dell’Alleanza, mitico scrigno di legno e oro contenente le Tavole della Legge consegnate da Dio a Mosè, fosse conservata nel Tempio di Salomone a Gerusalemme. Trafugata dal figlio di Salomone e di Saba, regina di Axum, l’Arca sarebbe stata portata in Etiopia dopo un lungo peregrinare in terra d’Egitto.
Sono passati più di tremila anni ma ancora oggi, in Etiopia, il culto dell’Arca è ancora talmente sentito da coinvolgere ogni gennaio migliaia di persone in occasione del Timkat, l’Epifania copta, la più importante festa ortodossa in Etiopia che commemora il battesimo di Gesù Cristo nel Giordano con riti e processioni coloratissime.
Le celebrazioni hanno inizio il giorno della Keterà, la vigilia del Timkat, quando riproduzioni delle Tavole sacre con i dieci comandamenti (chiamate tabot) vengono portate in processione in tutto il paese coperte da drappi colorati. Canti e balli ritmati da tamburi, corni e sistri accompagnano questo pellegrinaggio per tutto il paese fino alla vasca battesimale. All’alba del giorno successivo i sacerdoti cospargono con l’acqua benedetta le tabot, le croci, gli oggetti sacri e le persone presenti che per l’occasione si immergono nell’acqua richiamando il rito del battesimo del Giordano. È l’inizio del Timkat, l’atmosfera che si respira è magica e per le strade di Lalibela un susseguirsi di nenie, litanie, musiche, danze, preghiere e processioni durano fino a sera.
Dopo le cerimonie di abluzione, si festeggia San Michele Arcangelo e le Tavole riprendono in lenta processione la via di ritorno verso le chiese dove verranno custodite fino al Timkat dell’ anno successivo.

Un viaggio attraverso la storia millenaria dell’Etiopia, immensa terra che offre un mosaico affascinante di colori, di città storiche (come Gondar e Lalibela con le sue numerose chiese monolitiche), di religioni ed etnie differenti e di grandiosi scenari naturali come il grande altipiano centrale, le montagne del Simyen, il vasto lago Tana con i suoi antichi monasteri e le sorgenti del Nilo Azzurro.
L’itinerario si sviluppa a nord della moderna capitale Addis Abeba tra montagne vulcaniche da 2-3 mila metri e diverse cime che superano i 4.000, per raggiungere Bahar Dar sulle rive del Lago Tana da dove è possibile ammirare la bellezza e il misticismo delle chiese e dei monasteri storicamente importanti e riferimento per la cristianità etiope nascosti in mezzo alla vegetazione. Formato da 37 isolette e percorso come un tempo da barche di papiro, è il più grande lago dell’Etiopia da cui nasce il Nilo Azzurro che poco più a sud forma delle imponenti e bellissime cascate.
Si prosegue per Gondar, prima capitale e patria del Rinascimento etiope, famosa per l’eleganza dei seicenteschi castelli che nell’architettura ricordano vagamente alcuni palazzi dell’Arabia meridionale, fino a raggiungere Lalibela, la “Gerusalemme d’Africa”, che con le sue inusuali chiese duecentesche monolitiche, interamente scavate nella roccia, è considerata l’ottava meraviglia del mondo. Qui si assisterà ai festeggiamenti dell’Epifania copta, il Timkat, per poi riprendere il viaggio per Axum, la città sacra ricca di leggende e di splendidi monumenti tra cui spiccano le bellissime e maestose steli monolitiche.
Di rientro ad Addis Abeba, c’è ancora un po’ di tempo per visitare il mercato principale che occupa la zona occidentale della città, uno dei più grandi di tutta l’Africa, diviso in aree in base ai prodotti e alle merci vendute, prima del volo che riporta in Italia.

Il Paese delle Chiese
L’Etiopia ospita un numero impressionante di chiese, spesso arroccate sulle ambe, le tipiche montagne etiopi dalla cima piatta, dall’alto delle quali dominano la vita della comunità. Le più piccole sono solitamente di forma circolare, mentre gli edifici più grandi possono essere a pianta rettangolare od ottagonale; caratteristica comune sono gli ingressi, uno per ogni punto cardinale. L’entrata a sud è riservata alle donne, quella a nord agli uomini; l’ingresso posto ad occidente può essere varcato da entrambi i sessi, ma una volta entrati uomini e donne devono separarsi e dirigersi rispettivamente nella parte sinistra e destra del tempio. Ad est è posizionato l’ingresso riservato esclusivamente ai sacerdoti; conduce al Maqdas, il Sancta Sanctorum, il luogo dove è custodito il sacro Tabot, lo scrigno, simbolo delle Tavole della Legge che erano contenute nell’Arca dell’Alleanza.

Check-in: Il Timkat e la notte del Ketarà (10 giorni/9 notti)
Itinerario: Roma, Addis Abeba, Bahar Dar, cascate del Nilo, Bahar Dar, lago Tana, Gorgora, Gondar, Lalibela (Timkat), Axum, Addis Abeba, Roma.
QUOTA: a partire da 2.190,00 Euro a persona in doppia (minimo 20 partecipanti)
La quota comprende: voli di linea internazionali ed interni in classe economica, trasferimenti, visite ed escursioni da programma, sistemazione in hotel 3 stelle (i migliori disponibili), la pensione completa comprensiva di bevande analcoliche, battello sul lago Tana, guida locale parlante italiano, accompagnatore esperto parlante italiano, assicurazione inter—assistance, documenti e set da viaggio.
La quota non comprende: tasse aeroportuali locali in uscita dal paese (20 USD) e sui voli interni (10 Bir a volo da pagarsi in loco), bevande oltre quelle già previste, fee per l’utilizzo della macchina fotografica/videocamera quando richiesto sul posto (da 50 a 80 Bir), mance (circa € 30,00), spese di carattere personali e quanto altro non indicato ne “la quota comprende”.



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