Isole Tuamotu: in vacanza nei mari del sud della Polinesia Francese

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Condividi Lorenzo Lovato

15/11/2011

Le più remote tra le isole dell'arcipelago delle Tuamotu sono la destinazione ideale per chi desidera immergersi nella natura incontaminata, nei ritmi antichi e nella tradizione della Polinesia Francese. Si tratta di piccoli isolotti con spiagge coralline e lagune che si illuminano di mille sfumature di blu, dal turchese più delicato al cobalto più intenso. Le attività principali degli abitanti rimangono la coltivazione delle palme da cocco, da cui si ricava la copra, e della preziosa e rara perla nera, oltre all'ospitalità turistica. Gli atolli sono circondati da un'estesa e intatta barriera corallina, caratteristica che li rende particolarmente amati anche dagli appassionati di diving.

All'estremità nord ovest dell'arcipelago è adagiata Mataiva, che in polinesiano significa “isola dai nove occhi”, venticinque chilometri quadrati per poco più di duecento abitanti. La particolare conformazione geologica dell'area ha portato alla costituzione di un tipo speciale di laguna a reticolo, composta da una rete di piccole piscine naturali, poco profonde, d'un azzurro chiarissimo e trasparente, un vero paradiso per i pescatori. L’isola è anche nota per il suo motu centrale, soprannominato “l'ombelico”, e per l'“isola degli uccelli”, rifugio di alcune specie di rari uccelli marini.

A 300 miglia marine da Tahiti si trova l'atollo di Takapoto, con la sua meravigliosa laguna adibita alla coltivazione della “Pinctada margaritifera”, la famosa perla nera. La particolarità dell'isola è proprio l'assenza di un canale che colleghi la laguna all'Oceano e questo la rende un ambiente protetto particolarmente adatto alla coltura delle perle. La tradizione vuole, inoltre, che l'atollo sia sempre incoronato da un doppio arcobaleno, che esalta la bellezza dei suoi panorami e lo rende visibile in lontananza.

Undici isolotti si raccolgono a corona intorno a una laguna colore della giada: è il magnifico atollo di Anaa. Lo splendido ovale della laguna è punteggiato dai feo, pilastri corallini che escono dall'acqua per dare al paesaggio di Anaa una magnificenza degna della sua storia, che lo indica come luogo di origine della famiglia reale dei Pomare.

Il nome di Makemo si annovera da qualche tempo nel parterre delle isole della Polinesia francese più note ai sub. Si trova a nord-est di Tahiti, ed è il terzo atollo delle Tuamotu per estensione. In laguna, nella pass o in pieno oceano, Makemo offre spot per tutti i gusti: le pass, l’oceano, la laguna offrono spettacolari scenari sommersi, dove ammirare pesci napoleone, squali, razze, tartarughe marine e, a volte, anche delfini e balene.
L’isola dell’arpa, Hao, è così chiamata per la sua particolare conformazione ad arco e abbraccia una laguna vasta circa 55 km2 dove vivono ricci di mare, stelle marine e crostacei che rappresentano una piccola parte della variegata fauna sottomarina. Infine, intorno ad una laguna di 320 km2 si trova Kauehi, abitata da 243 persone che vivono di pesca, artigianato e coltivazione di perle… Tante isole… l’immagine di un solo paradiso!

Godere la magia delle più remote delle Tuamotu è semplice. Gli atolli principali, infatti, sono raggiungibili in aereo da Tahiti. La compagnia aerea locale Air Tahiti vola quattro volte alla settimana ad Ahe e Hao, tre volte a Makemo e Takapoto e due volte alla settimana a Mataiva.

Non ci sono lussuosi resort, ma piccole pensioni a conduzione familiare, che permettono di godere in pieno relax la natura e la pace di questi luoghi e di sperimentare la nobile tradizione polinesiana dell'ospitalità. Bed & breakfast, guest house e piccoli alberghi a conduzione familiare permettono di sperimentare la vita dei polinesiani, a contatto con la natura e con i suoi ritmi, lontani dagli obblighi e dallo stress della quotidianità cittadina.

Inoltre, molte sono le attività a cui dedicare le proprie giornate: gli appassionati di immersioni non smetteranno mai di sorprendersi esplorando le lagune e le pass, scopriranno una fauna sottomarina ricchissima e varia e una barriera corallina davvero eccezionale. Ma anche chi preferisce dedicarsi allo snorkeling potrà ammirare i banchi di pesci variopinti e i fondali multicolori, grazie alla straordinaria trasparenza dell'acqua.

Passare del tempo alle Tuamotu è anche un'ottima occasione per visitare le fermes perlières, i laboratori dove si lavora la splendida perla nera, il prezioso gioiello che nasce proprio nelle acque della Polinesia francese, per imparare tutto sulla “pinctada margaritifera”, il mollusco che produce queste affascinanti meraviglie del mare, e per assistere alla lavorazione della perla e al suo utilizzo, incastonata in magnifici gioielli o ricamata sugli abiti tradizionali per le occasioni speciali.

Un altro passatempo molto apprezzato è il pic nic sul motu, dove gustare pesce fresco e altre delizie della cucina locale godendosi la solitudine e la privacy di un angolo di paradiso sul pelo dell'acqua. Ma il vero incanto di questi atolli è lasciarsi cullare dalla perfezione di questi luoghi in cui il tempo è rimasto sospeso e la parola “natura” ha ancora un senso. Spiagge lunghe e deserte, bordate di palme da cocco e mangrovie, scivolano dolcemente verso lagune tranquille e dai toni che cambiano seguendo il corso del sole. Mentre alle giornate profumate di mare succedono tramonti infuocati e notti stellate, piene solo di silenzio e della luce morbida degli astri.


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