I viaggiatori zaino in spalla avevano scoperto un modo di ingannare il sistema fiscale australiano per ottenere gratuitamente un viaggio nell'altro emisfero. La frode comportava il risarcimento di lavori inesistenti, che si traduceva in migliaia di dollari in rimborsi tasse, senza dover muovere un dito! La conoscenza di questa frode lucrativa si era diffusa di bocca in bocca tra i frequentatori degli ostelli in Australia e in tutto il mondo, ma ora il sistema fiscale australiano sta correndo ai ripari.
I viaggiatori erano consapevoli che gli importi illegalmente ottenuti erano abbastanza piccoli e tutto sommato diventava improbabile che l'Australian Taxation Office decidesse perseguire oltremare i frodatori, visto i costi legali elevati. Infatti la maggior parte dei “backpackers” (turisti con lo zaino in spalla) coinvolti nella frode venivano risarciti mediamente di valori compresi tra i tra 4000 e i 14.000 dollari australiani, una cifra compresa tra i 2.500 e i 9.500 euro.
Sono quasi 560.000 gli stranieri “backpackers” che hanno visitato l'Australia lo scorso anno, la maggior parte di loro provenienti dalla Gran Bretagna, e 251.000 di loro si sono recati nello stato di Victoria. Tantissimi sembrano quelli coinvolti nella frode, ma di essi sono stati perseguiti con successo unicamente 44 turisti.
Il sistema scoperto consisteva nell'aprire, durante la vacanza. un conto corrente in Australia, poi dichiarare di aver lavorato, e aver ricevuto una retribuzione e pagato le relative tasse. Essendo cittadini stranieri si ha il diritto del rimborso delle tasse australiane, e quindi l'efficiente sistema fiscale dell'Australian Taxation Office accreditava la somma più velocemente di q uanto i controlli verificassero l'esattezza degli importi dichiarati. Una volta avuto l'accredito, il conto veniva chiuso, e il turista disonesto procedeva velocemente al rientro in patria prima di essere perseguito dalle autorità australiane.
Fonte: News.com.au