Viaggio nei luoghi più estremi del mondo

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Condividi Enrico Montanari

18/01/2012

Viaggiare è una delle cose più belle della vita, e aggiungiamo anche tra le più utili, tale è il ritorno in termini di cultura, apertura di mente e benessere spirituale che il mettersi in viaggio comporta. I viaggiatori più incalliti, una volta soddisfatta la visita dei luoghi più belli del pianeta, quelli che per intenderci stiamo inserendo nella nostra specifica gallery, spesso provano a cimentarsi in un “turismo più spregiudicato” andando a visitare quei luoghi più particolari che detengono qualche record, e il cui nome può essere cucito con orgoglio sul fedele zaino di viaggio. Ecco allora alcuni luoghi estremi della terra, alcuni celebri altri poco conosciuti, e che dovrebbero far parte del bagaglio di chi si considera un vero viaggiatore, e non un semplice turista!

Se vogliamo recarci nel punto più basso del pianeta. tutti sanno che il record spetta al Mar Morto o Dead Sea all'inglese, che vanta il record di essere il luogo più basso del pianeta, toccando – 413 m sul livello del mare! Non si tratta però un luogo particolarmente complicato da raggiungere, dato che si può raggiungere sia da Israele che dalla Giordania. Di certo la pressione atmosferica più elevata, le temperature calde e afose, lo rendono un luogo speciale anche per la iper salinità delle acque che consento di galleggiare con facilità, addirittura riuscendo a leggere il giornale se si fa il morto.

Se però si cerca il luogo con le acque più salate in assoluto, bisogna trasferirsi in Africa e nel piccolo stato di Gibuti, luogo straordinario da dove inizia quella magnifica spaccatura della crosta terrestre chiamata Rift Valley. Il Gibuti si sta aprendo come una grande chiusura lampo: si è creata una depressione dove riescono ad infilarsi le acque marine, se il processo continuerà nei prossimi milioni d'anni l'africa potrebbe essere privata del suo corno orientale, che diventerebbe un'isola come il Madagascar. Proprio vicino alle coste di Gibuti troviamo una depressione a -150 m sul livello del mare: il lago Assal. Qui la salinità delle acque batte il Mar Morto, e lo spettacolo dei sali che si depositano sulla rive è straordinario, con il luccichio dei cristalli che rende l'atmosfera abbacinante e surreale. Un luogo veramente fuori dal mondo.

Esplorato il fascino estremo delle zone più depresse della Terra, avventuriamoci tra le sue cime più elevate. Tutti sanno, anche i bambini alle elementari che è il Monte Everest a detenere il record di montagna più alta del pianeta, con i suoi 8.848 metri sul livello del mare. E' una cima anche molto frequentata da viaggiatori che si convertono in alpinisti pur di toccare il tetto del mondo, anche con certi rischi, dato che in poco più di 50 anni sono morte oltre 200 persone che hanno tentato la sua scalata. Volendo però si potrebbe superare qualche altro record di altezza: ad esempio il monte Chimborazo, alto “solamente” 6.310 m è il punto sulla superficie terrestre più lontano dal suo centro, questo a causa del rigonfiamento all'equatore della Terra. Rispetto all'Everest è più lontano dal centro della terra di ben 2,5 km, ed è un po' più facile da scalare! Altra Montagna da record è sicuramente il monte McKinley in Alasca: anche se alto “solo” 6.194 metri, la sua parete di roccia si eleva da un basamento di 700 m di quota, per un dislivello complessivo di 5,5 km di montagna, surclassando l'Everest che può vantare uno sviluppo verticale di “soli” 3,6 km, dato che si solleva dall'altipiano tibetano già alto circa 5,2 km sul livello del mare.

Le regioni di montagna sappiamo possiedono un regime pluviometrico maggiore rispetto alle zone di pianura, e si trovano appunto in zone vicine alle catene montuose i luoghi più piovosi della terra. Detto subito che non saranno in tanti a voler cercare la pioggia in vacanza, c'è però da dire che questi mini-diluvi universali consentono lo sviluppo di magnifiche e lussureggianti foreste pluviali, e poi spesso le piogge hanno caratteristiche stagionali, e quindi diminuiscono molto in certi mesi dell'anno. Per chi vuole mettere anche questo record nel suo palmares di viaggi, allora bisogna fare rotta in Colombia e recarsi a Lloro un comune ai piedi delle Ande, dove piovono ogni anno oltre 13.300 mm di pioggia. Giusto per farsi una idea, in Italia la piovosità è considerata elevata se si superano i 1.000 mm annui, qui siamo oltre 13 volte al di sopra! Se come meta turistica non vi attrae molto (con i suoi 120 m di altitudine si patisce un fastidiosissimo caldo, molto umido), allora potete scegliere in alternativa Cherrapunjee in India, posto a quasi 1500 m di quota, ma che detiene il record dell'anno più piovoso della storia (quasi 23.000 mm nel 1861) e del record mensile, con 9.300 mm caduti in un mese di luglio di 150 anni fa. Ovviamente sconsigliamo la visita in estate, a meno che non siate davvero appassionati di monsoni. Per chi invece vuole vantare un luogo tra i più piovosi della terra, ma senza rinunciare alle delizie di un viaggio in un paradiso tropicale, allora l'obiettivo giusto è il Monte Waialeale alle isole Hawaii. Qui piove in modo costante lungo tutto l'anno, con valori complessivi intorno agli 11.000 mm, anche se la controindicazione è il fatto che il cielo è quasi sempre nuvoloso!

Dopo aver toccato le zone più umide del globo potrebbe nascere l'esigenza di un periodo di secco, per asciugare ossa e giunture. Il luogo più secco in assoluto si trova in Antartide e precisamente nelle valli secche di Mc Murdo, le celebri dry valleys dell'Antartide. Quin le piogge sono invero assenti, sembra che da queste parti non cada nulla dal cielo, da almeno un paio di milioni di anni, al punto che queste valli vengono considerate quanto di più simile a Marte si possa trovare sulla Terra. Certo un viaggio in Antartide costa, e allora come alternativa c'è il deserto di Atacama, in Cile, dove piove davvero il minimo indispensabile. Ad Arica la stazione meteo ha registrato un valore di 0,761 mm all'anno, come versare il quantitativo equivalente di due lattine di coca cola per ogni metro quadrato di superficie: si tratta di un valore 327 volte inferiore alla soglia della definizione di clima desertico....

Secco è anche in genere sinonimo di condizioni estrema di temperatura. Non a caso i luoghi più caldi e più freddi del pianeta si trovano in ambienti desertici. Viaggiare per patire il caldo non è per noi il massimo della soddisfazione, ma per chi volesse togliersi questo “sfizio” il luogo in cui si sono registrata le temperature più elevate in assoluto si trova in Libia, dove fu registrata nel 1922 una temperatura dell'aria di ben +57,8 °C. il luogo dell'estremo patimento prende il nome di Al ‘Aziziyah. Si tratta però di un evento estremo. Se volete avere la certezza di avere un caldo veramente estremo, allora recatevi in Etiopia e più precisamente nel deserto di Dallol in Dancalia. Qui siamo sotto il livello del mare e secondo i dati della stazione meteo difficilmente la temperatura scende al di sotto dei 34 °C anche di notte. Si tratta di una località comunque dal fascino estremo, sia per le croste di sali colorati e per la presenza di un cono vulcanico.

Se non sopportate il caldo allora chiudiamo la nostra rassegna con due luoghi sì estremi, ma per le basse temperature: nell'emisfero nord e quindi più facilmente raggiungibile, troviamo la località di Verkhoyansk dove la colonnina di mercurio è scesa a -72 °C. Ci troviamo nella regione della Yacuzia in Siberia. A dire il vero un secondo villaggio, chiamato, Oymyakon le contende il primato con una registrazione a -71,2 °C. Qualunque sia la vostra scelta, venire qua in inverno è davvero una idea estremamente folle! Ma il luogo più freddo in assoluto lo troviamo nel deserto chiamato Antartide: non troppo lontano dal Polo Sud, di cui quest'anno ricorre il centenario della conquista, troviamo la base russa di Vostok. Qui fu registrato, nel 1983, un clamoroso -89.4 °C! E' difficile arrivare qui se non siete coinvolti in qualche progetto scientifico. Se riuscite a farlo, ricordatevi che sotto di voi, dopo oltre 3,5 km di ghiacci, si trova il lago Vostok una enorme riserva d'acqua dolce fossile, ma sui laghi più profondi abbiamo già parlato in un precedente articolo.

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