Vikingskipshuset: il Museo delle Navi Vichinghe di Oslo

Mostra tutte le foto » Oslo

Condividi Roberto Cornacchia

Il Vikingskipshuset (cioè casa delle navi vichinghe) si trova a Bygdøy, la penisola su cui si estende la parte occidentale di Oslo, da sempre luogo prediletto dagli abitanti della capitale norvegese per i suoi parchi, le sue spiagge e, ultimamente, per la ricca offerta museale.

Il museo è famoso per ospitare tre antichi drakkar (in italiano “barcaccia vichinga”), le veloci navi che i Vichinghi hanno utilizzato per secoli per scopi militari o per viaggi esplorativi, che hanno loro consentito di avere il predominio marittimo sui Mari del Nord. I drakkar erano molto semplici ma estremamente funzionali: stretti e slanciati ma con una chiglia poco profonda, consentivano una grande agilità di manovra, la navigazione in acque basse come quelle dei fiumi o del Mar Baltico ma anche di avvicinarsi molto alla riva, caratteristica essenziale per rendere gli sbarchi velocissimi.

Quando usate per scopi militari o durante le razzie costiere, avevano la prua decorata con figure di bestie spaventose, sia per terrorizzare i nemici o le vittime, sia per proteggere la nave dai mostri marini della loro mitologia. Dotate di una sola vela velocemente ripiegabile, nelle battaglie o in prossimità della costa ricorrevano alla forza dei vogatori, che sedevano su bauli contenenti i propri effetti personali.

I drakkar ospitati dal museo sono tre: la Oseberg, la Gokstad e la Tune, costruite nel IX secolo. Diversamente da quanto si potrebbe pensare non sono state ritrovate in mare ma sottoterra: secondo le credenze nordiche, dovevano servire a trasportare i loro proprietari, componenti della famiglia reale, nel mondo dei morti. Per questo motivo contenevano anche tutto quanto si pensava potesse servire ai defunti nell'aldilà: cibo, vestiti, gioielli, mobili, tappeti e slitte ma anche servitori e animali domestici.

La Oseberg è la prima nave vichinga che si visita: lunga 21 metri e larga 5, è stata costruita interamente con legno di quercia e ha la prua finemente intarsiata. Ritrovata nel 1904, conteneva i corpi di due donne, un'anziana e una giovane. Alcuni studiosi ritengono che l'anziana fosse la regina Asa e non si sa se la giovane fosse una parente o una servitrice. La nave, molto rifinita ma poco adatta al mare aperto, era probabilmente usata solo per parate o viaggi poco impegnativi. Il tumulo venne saccheggiato dei gioielli già nell'antichità ma comunque sono stati ritrovati molti interessanti manufatti, tra cui quattro slitte riccamente decorate.

La Gokstad, meno raffinata ma più solida e meglio attrezzata per la navigazione in alto mare (una sua replica ricostruita nel 1893 attraversò l'oceano in occasione della Fiera Mondiale di Chicago), fu rinvenuta nel 1880. Lunga 24 metri e larga 5, conteneva lo scheletro di un uomo sui 40 anni morto in battaglia, presumibilmente un re di secondaria rilevanza. Anche in questo caso il tumulo è stato saccheggiato in quanto non si sono trovati né gioielli né armi, immancabili per un personaggio del genere. Tra i ritrovamenti ci sono tre piccole barche, una tenda, una slitta e finimenti per cavalcare e i resti di dodici cavalli, otto cani, due rapaci e due pavoni. Della Tune, lunga 22,00 metri e larga 4,50, la prima ad essere scoperta nel 1867, sono stati ritrovati solo alcuni frammenti.

Le navi vennero per molto tempo ospitate in siti temporanei dell'Università di Oslo, fino a quando non si fece costruire un museo apposito, la cui costruzione fu però interrotta dallo scoppio della II Guerra Mondiale e terminò nel 1957. Il museo è dotato di piattaforme per potere ammirare gli interni degli scafi e di numerosi reperti provenienti dai tumuli delle navi ma anche da altri siti archeologici vichinghi, come il cimitero di Borre: piccole imbarcazioni, slitte, un carro finemente decorato, gioielli, tessuti, arazzi, utensili e attrezzi vari. Nel 2006 si sollevò il dibattito sul costruire un nuovo spazio espositivo a Bjørvika ma molti temevano che lo spostamento avrebbe potuto danneggiare le navi. Nonostante una prova effettuata sulla Oseberg abbia scongiurato tale pericolo, le navi sono rimaste al loro posto.

Orari:
Da maggio a settembre: dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 18:00
Da ottobre a aprile: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 16:00
Giorni di chiusura: Lunedì, vigilia di Natale, Natale, Santo Stefano, San Silvestro, Capodanno, 1° maggio e 17 maggio.

Tariffe:
Adulti: 80 corone norvegesi
Bambini: gratis
Studenti/anziani: 50 corone
Gruppi da 10 persone o più: 40 corone
Famiglia (2 adulti + 2 minorenni): 150 corone
Maggiori informazioni sul sito del museo (in inglese): www.khm.uio.no/english/

Seguici anche su
Leggi anche ...