Un Museo del cioccolato? Ma esiste veramente? Ebbene sì, esiste e si trova a Colonia. Il Museo del Cioccolato Imhoff (Schokoladen Museum), fondato nel 1993, è un’istituzione indipendente e permette di fare un viaggio sensoriale e di gusto, unico nel suo genere, nel cioccolato in tutte le sue forme e i suoi colori. Una nave di vetro e metallo, adagiata sulle acque del Porto di Rheinau, nei pressi della Cattedrale di Colonia, accoglie i visitatori impazienti di scoprire tutti i suoi dolci segreti: 4000 metri quadri di cultura e storia, che partono dall’America e dalle culture Maya e Azteca, per un’escursione nel periodo barocco, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il Museo è diviso in aree tematiche. Scopriamo insieme quali sono.
Lo scrigno dei tesori: è il punto di partenza della visita. Qui si potranno apprendere le informazioni di base sul cacao e sulla sua importanza per la cultura pre-Colombiana sviluppatasi in stati quali Belize, Messico meridionale, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica, per gli Olmechi, i Maya e gli Aztechi. Il cacao, infatti, in origine era utilizzato come moneta di scambio e, per la sua bontà, si credeva fosse uno dei cibi preferiti dagli dei. Inoltre, nello scrigno dei tesori, sono esposti oggetti risalenti alle epoche precedentemente menzionate, tra cui manufatti rituali, mole, sculture, recipienti e altro ancora.
Il cioccolato alla conquista dell’Europa: la cioccolata calda, così come la apprezziamo noi oggi, è una bevanda elaborata in Europa, poco a poco, tra il 17° e il 18° secolo e veniva, allora, servita esclusivamente in preziose tazze di porcellana e d’argento. Materiali che si riteneva potessero esaltare il gusto e l’aroma del cacao. Va da sé che, inizialmente, questa golosità era ad appannaggio esclusivo della aristocrazia. Col passare degli anni, però, il cacao divenne un lusso non più così esclusivo. Così che anche strati più ampi della popolazione riuscirono ad accedervi. Durante il periodo industriale, infatti, si registrò un vero e proprio boom di acquisto del cioccolato, che veniva venduto a prezzi notevolmente più ragionevoli.
Il cioccolato nel passato recente: il Museo propone la visita di sale dedicate alla commercializzazione del cacao. Dalla pubblicità alle immagini accattivanti, dagli spot pubblicitari alle affissioni pubbliche, in queste sale si possono ripercorrere i passi del cioccolato come bene di consumo di massa.
Dalle piantagioni di cacao alla fabbrica di cioccolato: un percorso alla scoperta di questa delizia, passando attraverso una serra tropicale in cui ammirare le piantagioni, fino ad approdare alla fabbrica in cui il cioccolato viene lavorato e trasformato nelle varie forme conosciute ed apprezzate. Nella fabbrica si trova anche una succulenta fontana di cioccolato alta ben tre metri che “sforna”, a getto continuo, finissimo cioccolato Lindt. Al secondo piano, infine, si trova un’area in cui i visitatori saranno immersi letteralmente nel mondo incantato degli artigiani del cacao, alla scoperta di come le praline, i cioccolatini e altre prelibatezze vengono create. E, se gli ospiti desiderano cimentarsi nella creazione di ghiottonerie a base di cacao, il Museo mette a disposizione dei corsi di produzione dolciaria aperti a tutti.
I tour guidati, per grandi e piccini: una soluzione per tutti.
Il Museo del Cioccolato ha elaborato diverse tipologie di tour adatte a grandi e bambini. L’elenco completo lo trovate qui.
Noi ne abbiamo selezionati tre.
Per grandi
100% cioccolato, visita guidata e degustazione: circa un’ora dedicata completamente alla scoperta del cioccolato e dei suoi ingredienti principali, con degustazioni ad hoc dei diversi cioccolati nobili. Costo, a persona, 80 €
Dolce tentazione: tour alla scoperta dei segreti più antichi e meglio custoditi sul cioccolato, il cibo degli dei, con un racconto che accompagna il visitatore in un viaggio tra le prime piantagioni di cacao, le cerimonie degli antichi indiani, passando per la scoperta dei conquistatori spagnoli, fino agli amanti eccellenti del cioccolato, le principesse e i reali d’Europa. Il tour dura circa un’ora e costa 60 € a persona.
Per i più piccoli
La scuola di cioccolato: un tour che permette di fare esperienza diretta del mondo variegato di cacao e cioccolato. I piccoli saranno accompagnati in un percorso di esplorazione con la possibilità di assaggiarlo, passo dopo passo. Il tour si conclude con la visita della fabbrica del Museo dando così ai piccoli visitatori la chance di scoprire come viene prodotto il cioccolato oggi. Il tour dura circa 1 ora ed è adatto a bambini dai 5 anni in su. Costo a persona: 50 €.
Informazioni pratiche (e utili): il Museo del Cioccolato Imhoff è aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18. Sabato, domenica e giorni festivi l’apertura è prevista alle ore 11 e la chiusura alle ore 19. Ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura. Il biglietto di ingresso costa 9 € per gli adulti, bambini sotto i 6 anni entrano gratis. Se si viaggia con i bambini, si consiglia di acquistare il Biglietto Famiglia: costa 25 € e permette l’accesso di due adulti e di un bambino sotto i 16 anni.
Informazioni e prenotazioni dei tour sul sito www.chocolatemuseum-cologne.com