Kreuzberg è l'anima multietnica di Berlino, e forse è anche il quartiere che i giovani di passaggio in città amano di più proprio per il suo essere vivace, anticonformista e fuori dalle regole.
Zona un tempo tra le più povere di Berlino al confine tra est e ovest negli anni del Muro (si trovava ad ovest ma isolata e “ingabbiata” dal Muro su due lati), Kreuzberg è quasi una città a sé stante, in continua evoluzione, capace di accogliere negli anni immigrati (soprattutto turchi a partire dagli anni '70, ma anche numerosi italiani), punk, artisti, studenti, bohemién, turisti e ogni altro genere di persone.
Ok, forse molto dello spirito autentico di questa zona di frontiera si è perso negli anni e oggi è diventato un po' più “cool” abitare a Kreuzberg, per gli infiniti locali e bar che lo costellano e per i prezzi degli affitti in costante crescita. Non ci sono più tante case occupate come negli anni '80 e '90, nuovi negozi e ristoranti aprono uno dopo l'altro, ma girando per le strade si possono ancora scovare angoli interessanti, musica, cibi etnici, murales (alcuni tra i più famosi pezzi mondiali di street art sono dipinti sulle pareti di altrimenti anonime case del quartiere) e più in generale un fermento culturale che si può respirare nell'aria.
Sono molteplici le sfaccettature di Kreuzberg, ma innanzitutto si possono distinguere una Kreuzberg 61 e una Kreuzberg 36. Le cifre rimandano ai vecchi codici postali delle rispettive zone (SW61 e SO36), mentre oggi indicano qualcosa di più.
Kreuzberg 61, nella parte meridionale del quartiere, è più elegante, con edifici ottocenteschi e una calma generale apparente, come spiega anche un vecchio slogan berlinese (“36 brucia, 61 dorme”), ma in realtà chi cerca la vita qui può fare un giro in Bergmannstrasse per farsi un'idea di quanto la zona può essere animata: questa è la via dei locali per eccellenza. Chi invece cerca una sosta e un po' di relax può far un giro al Viktoriapark, dove si trova anche una collinetta chiamata Kreuzberger dalla quale si può godere di un suggestivo panorama della zona.
A nord-est di questa parte del quartiere si estende invece la più famosa Kreuzberg 36; Oranienstrasse e la zona circostante la stazione della metropolitana di Kottbusser Tor (Kotti per i berlinesi) ne sono il cuore pulsante. Ristoranti sudanesi, turchi, vietnamiti o tibetani, locali notturni (il SO36 è probabilmente il locale più famoso, storico luogo di ritrovo dei punk – ora non più – un tempo frequentato anche personaggi del calibro di David Bowie e Iggy Pop, dove si suona musica dal vivo quasi tutte le sere), bar frequentati da hipster e studenti universitari, negozi di ogni genere (vinili, artigianato, cappelli) animano giorno e notte X-berg.
Kreuzberg è anche, come detto, un quartiere di forte immigrazione: la comunità turca è presente e radicata ormai da generazioni e ha anche un proprio mercato, in realtà frequentato da tutti i berlinesi, lungo Maybachufer, la strada che costeggia il Landwehrkanal. Il martedí e il venerdí dalle 11 alle 18 qui si possono trovare prodotti tipici turchi per quanto riguarda frutta e verdura a ottimi prezzi, cibo, tessuti e artigianato.
Görlitzer Park si trova a pochi isolati da qui ed è uno dei posti più frequentati, con il bel tempo, di tutta la città: giovani, anziani, immigrati, bambini, musicisti offrono uno spaccato di vita berlinese molto significativo.
Ad est il Görlitzer Park è delimitato a est dal Landwehrkanal. Sulle rive del Flutgraben, uno dei due rami in cui si divide il Landwehrkanal subito prima di gettarsi nel fiume Sprea, si trovano diversi bar e chioschi dove in estate la gente prende il sole o beve una birra con i piedi nell'acqua.
Al di là della Sprea si trova il quartiere di Friedrichschain, raggiungibile attraverso lo storico Oberbaumbrücke, il ponte distrutto da Hitler nel 1945 per bloccare l'avanzata sovietica e successivamente divenuto passaggio pedonale tra Berlino Est e Berlino Ovest nell'epoca del Muro; proprio come passaggio pedonale; sulla riva opposta rispetto a Kreuzberg si trova l'East Side Gallery, il tratto di Muro più lungo ancora visibile.
Rimanendo invece a Kreuzberg e volendo visitare alcuni dei punti più “istituzionali”, segnaliamo la Berlinische Galerie, un museo d'arte contemporanea che dal 2004 si trova in Alten Jakobstraße. Non distanti, ecco due luoghi simbolo della città: il famigerato Checkpoint Charlie – ormai ridotto a una patetica attrazione turistica, ma in realtà un luogo dall'altissimo valore storico – con l'annesso Musem Haus am Check Point Charlie, e lo Jüdisches Museum Berlin, il Museo Ebraico di Berlino.