Parigi, la città dai mille volti, sprigiona nella zona di Pigalle, tra il IX e il XVIII arrondissements, tutte le sue stranezze. Chi si imbatte in questo quartiere non può che rimanerne affascinato: è qui che si cela l’anima dubbia della città, colma di luci, di negozi hard e night club, una Sin City dalle fattezze europee, impregnata di musica, alcol e trasgressione. Gli amanti della Parigi haussmaniana, raffinata, elegante ed austera, parlano di degrado, eppure questo angolo di Parigi, ai piedi di Montmartre, è solo più estroverso e giocoso, più grottesco e malizioso di quello a cui questa città ci ha abituati. Qui, tra i negozietti erotici e i locali di spogliarello, si ritrova la Parigi libertina cantata da Edith Piaf in La Rue Pigalle e si rivive l’antica città delle ammalianti danzatrici di polca, immortalate dai manifesti e dai disegni di Henri de Toulouse-Lautrec. Tra le sue vie affollate e chiassose si riscopre infine la Pig Alley che i soldati alleati frequentavano in tempi di guerra, in cerca di divertimento.
A Pigalle un colore predomina su tutti gli altri: il rosso. Rosse sono le insegne luminose che catturano l’attenzione dei turisti, rosse le giarrettiere che i manichini indossano per attirare i passanti più curiosi, e rosso, di un rosso acceso e trionfante, è il Moulin Rouge, con la sua anima accattivante ed il suo muoversi incessante.
Pigalle, l’anima disinibita della capitale francese, è aggrovigliata tra gli imponenti boulevard de Clichy e il boulevard de Rochechouart dove si susseguono, ininterrottamente, sexy shop e peep shop che, con il loro perfetto gioco provocatorio, sono un invito alla trasgressione, un’istigazione al vizio e alla lussuria.
Di questa Parigi insolita, dai toni pastello e dai movimenti licenziosi, si apprezza comunque l'atmosfera giovane, vitale e genuina che si perde in affascinanti vicoli e strade, come Rue de Martyrs, ricca di cafè, pasticcerie e sale da the. E’ poi tra queste stesse vie, al Cafè Carmen, che Bizet compose la sua “Carmen”.
Pigalle sa essere anche bella e architettonicamente apprezzabile con i suoi pregevoli edifici in stile neoclassico ottocentesco che le valsero l’appellativo di “Nouvelle Athenes”. Ma l’imperativo che mantiene la sobrietà lontano dai confini del quartiere, ha fatto sì che questi palazzi fossero aggrediti dal vortice di colore che investe Pigalle, e quindi tappezzati da insegne variopinte che brillano con colori al neon, tra le quali si scrutano nomi dal significato inconfondibile come "La Princesse sur le petit pois".
In una Parigi romantica e sdolcinata che celebra l’amore, Pigalle non è da meno, ma lo fa con lo stesso spirito contradditorio che la caratterizza, suggerendo ai turisti nuove e diverse sfumature di vivere questo sentimento. Al 16 di rue Chaptal, all’imbocco di una stradina coronata da un giardino, sono custoditi i ricordi della vita di Ary Scheffer, noto artista olandese, e della sua amica George Sand. In questo Museé de la Vie Romantique ci si perde nella classe di un’arte e di uno stile che per raffinatezza ed eleganza non ha uguali. Per i più curiosi, per coloro che vogliono scoperchiare, senza inibizioni, lo scrigno audace del quartiere in cui tutte le fantasie erotiche sono concesse, imperdibile è il Musee de l’Erotisme. In questo tempio dell’arte erotica, disposto su sette piani, troverete le risposte ai vostri desideri più lascivi.
A Pigalle si respira una sana aria di libertà e di passione, dove tutto è scandito dalla pulsione verso il divertimento. Qui, in un gioco sfrenato di luci e negozi una Parigi nuova prende forma: non vorrete più lasciarla.
INFORMAZIONI UTILI:
Metro per raggiungere il quartiere: Blanche o Pigalle
- Musee de l’Erotisme:
72 boulevard de Clichy
aperto tutti i giorni (anche festivi), dalle 10 alle 2 del mattino
- Café Carmen:
34 Rue Duperré
- Museé de la Vie Romantique:
16 di rue Chaptal
Aperto da martedì a domenica dallw 10 alle 18
- Moulin Rouge:
82 Boulevard de Clichy
Sito ufficiale per prenotazioni: www.moulinrouge.fr/