Monumento simbolo di Dubai, oltre che uno dei più fotografati, Jumeirah Mosque è l’unico edificio religioso della città ad aprire le porte ai non musulmani. Conosciuta anche come “la moschea dei due minareti”, fu costruita grazie al progetto patrocinato da Shaikh Rashid Bin Saeed Al Maktoum che volle per questo luogo di culto un’architettura particolare in stile fatimita.
La moschea sorge nel quartiere residenziale Jumeirah 1, frequentato da residenti e turisti: proprio di fronte al centro commerciale Palm Strip Mall, s’innalza diventando uno dei principali punti di riferimento di Dubai.
Prima che eleganti boutique e ristoranti esclusivi invadessero letteralmente Jumeirah Road, questa zona della città ospitava due sole attrazioni, il Chicago Beach Hotel e la grande moschea. Il primo venne demolito e poi riedificato nel 1997 (oggi si chiama Jumeirah Beach Hotel) mentre l’edificio religioso è rimasto fortunatamente intatto dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1975.
Costruita interamente con pietra bianca, proprio come vuole la tradizione fatimide di epoca medievale, la moschea può ospitare sino a 1.200-1.300 fedeli ed è caratterizzata da un’immensa cupola centrale che sembra quasi essere incorniciata dai due minareti. La bellezza di questo edificio traspare ancora di più nelle ore del tramonto quando la luce fa risaltare le minuziose decorazioni degli elementi architettonici.
Unica moschea di Dubai ad essere visitabile dai non musulmani (e una delle tre degli Emirati assieme a quella di Al Farooq Omar Bin Al Khattab di Al Safa e di Sheikh Zayed di Abu Dhabi), al suo interno è costituita da una sala destinata alle preghiere realizzata come un ipostilo, termine che deriva dal greco hypostylos e che significa “sotto le colonne”, uno spazio chiuso in cui il tetto viene sostenuto da un colonnato. Di fronte all’ingresso di questa sala si trova invece il qiblah, il muro verso il quale i fedeli pregano orientandosi in direzione della Mecca. Dal mirhab, situato al centro del qiblah, l’imam guida le cinque preghiere giornaliere.
Come in tutte le moschee, anche in questa non si potranno ammirare rappresentazioni di esseri viventi, in quanto vietate, ma solo iscrizioni in arabo con episodi del Corano e motivi ornamentali, geometrici e naturalistici.
Fra gli esempi più rappresentativi dell’architettura islamica moderna, questo edificio può essere visitato anche partecipando ai tour guidati promossi dal Centro per la Comprensione Culturale Shaikh Mohammad che promuove visite per i non musulmani. Chi lo desidera può prendere parte a questi interessanti incontri, disponibili sei giorni a settimana, della durata di circa 1 ora e 15 minuti. Si potranno scoprire cultura e religione islamica oltre che cenni storici sulla moschea, in un ambiente accogliente e informale. E per chi non rinuncia mai alla propria macchina fotografica, questa moschea è anche una delle poche in cui è consentito scattare immagini all’interno.
Essendo un luogo di fede, si ricorda di abbigliarsi in maniera adeguata con un foulard o copricapo per le donne e abiti lunghi per entrambi. Tuniche tradizionali sono comunque disponibili anche nell’edificio.
Principale attrazione oltre che luogo simbolo di Dubai, la moschea di Jumeirah è rappresentata anche sulle banconote da 500 dirham, la moneta utilizzata negli Emirati Arabi Uniti.
Per raggiungere Jumeirah Mosque si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblico: con la linea rossa della metropolitana si scende alla fermata di ADCB Metro Station per poi proseguire con i bus sino a Dhiyafa 1. Da qui, percorsi 500 metri su Jumeirah Road si raggiunge l’edificio.
Ingresso libero alla moschea, prevedete un tempo minimo di visita di circa 30 minuti. Le visite guidate, dal sabato al giovedì alle ore 10, hanno un costo di circa 20 dirham a persona e includono, fra l’altro, caffè e pasticceria tradizionale. Non è necessario prenotare ma semplicemente presentarsi alle 9.45 all’ingresso principale.
Sito di riferimento: http://www.cultures.ae