E’ uno dei più importanti giardini della capitale scozzese e, pur essendo di proprietà della Corona, è aperto al pubblico tutto l’anno: ai visitatori viene solo richiesto di tenersi a una certa distanza dalle mura dell’omonimo palazzo quando la Regina vi risiede.
Un tempo riserva reale di caccia, Holyrood Park, noto anche come Queen’s Park e prima ancora come King’s Park, è con i suoi 263 ettari che si estendono sul retro di Holyroodhouse un vero e proprio gioiello nel cuore di Edimburgo. Lasciato l’affollato centro cittadino, dopo pochi passi ci si può immergere in una natura rigogliosa e selvaggia, paradiso naturale per gli amanti delle passeggiate e delle attività all’aria aperta.
Qui, in poco più di 8 chilometri di diametro, percorrendo i sentieri della splendida area verde, è possibile imbattersi in laghi, paludi, brughiere, montagne, campi e vallate in una varietà di paesaggi soprendente. A creare il parco nel 1541 fu Giacomo V° di Scozia che acquistò il terreno che circonda Arthur’s Seat, un cono vulcanico di 251 metri di altezza, assieme alle falesie di Salisbury e Samson’s Ribs.
Circondato da Queen’s Drive e chiuso al transito dei veicoli commerciali, Holyrood Park fa di Edimburgo una delle pochissime città al mondo a disporre di un così grande spazio naturale poco fuori dal centro storico. Frequentato dai turisti ma soprattutto dagli abitanti alla ricerca di relax e tranquillità, il momento migliore per visitare il parco è in estate, all’ora del tramonto, quando le colline e i sentieri assumono una colorazione rossastra. Se siete a Edimburgo in quel periodo non perdetevi l’impagabile panorama sull’oceano e sulle bellezze architettoniche della città. Si dice che da lassù anche l’edificio che ospita il Parlamento Scozzese, sulla Royal Mile, appaia decisamente più bello rispetto all’immagine che se ne ha da terra.
Arthur’s Seat è il picco più alto delle colline che formano il parco oltre che esserne uno dei sentieri più famosi: la salita dura all’incirca due ore e la direzione migliore da cui affrontarla è quella a est. I più esperti potranno avventurarsi fino sulla vetta anche percorrendo un altro tracciato più impegnativo. Il Centro Informazioni dispone di mappe e cartine con indicati tutti i percorsi fattibili.
Salisbury con le sue belle scogliere che si elevano per 46 metri si trova al centro dell’Holyrood Park: queste formazioni rocciose fatte di dolerite e basalto sono da tempo una delle mete preferite da chi pratica sport climbing. Oggi per regolamentare l’accesso alle falesie e le arrampicate è necessario richiedere un permesso gratuito che viene rilasciato presso l’Holyrood Park Information Centre.
Non mancano poi formazioni di basalto colonnare come quelle di Samson’s Ribs situate sul lato nord della strada che, attraverso Holyrood Park, porta da Newington a Duddingston Loch, suggestiva riserva di uccelli popolata da aironi e svassi. Dal lago si può ammirare e raggiungere il villaggio di Duddingston, fra i meglio conservati del territorio limitrofo a Edimburgo: se avete tempo programmate una sosta anche allo Sheep Heid Inn, uno dei più antichi pub scozzesi, per assaporare una birra e un beef burger home made.
Il parco ospita anche il St. Margaret’s Loch, un grazioso lago di origine artificiale a sud della Queen’s Drive: da palude bonificata nel 1856 su progetto del principe Alberto, è divenuto un bacino lacustre utilizzato per il canottaggio. Oggi ospita splendidi esemplari di cigni, anatre e oche.
All’interno dell’Holyrood Park vi sono inoltre alcuni importanti monumenti architettonici fra cui il Palazzo Reale abitato dai sovrani durante i loro soggiorni in Scozia: fu Giacomo VI° il primo a utilizzarlo come propria dimora attorno al 1500 anche se buona parte del sontuoso edificio che si può ammirare al giorno d’oggi è datato alla fine del XVII° secolo quando a promuoverne la ricostruzione fu sir William Bruce.
Attigue alla residenza ufficiale del sovrano britannico si trovano le rovine dell’abbazia agostiniana di Holyrood che risale all’incirca al 1128 e fu costruita per volere del re Davide I° di Scozia. Cappella reale di Giacomo VII°, questo edificio religioso di cui rimangono le mura scoperchiate è luogo di sepoltura di alcuni sovrani.
Edificata agli inizi del XV° secolo, St. Anthony’s Chapel, altra costruzione che sorge nel grande parco di Edimburgo, aveva in origine una forma rettangolare (circa 13 metri x 5,5 metri) e mura in pietra locale spesse poco meno di un metro. Purtroppo il trascorrere del tempo e l’incuria hanno portato la chiesetta a un graduale deterioramento tant’è che ne rimane intatta solo più la parete sul lato nord.
Per ammirare al meglio l’intero parco ci si può incamminare dal Volunteers’s Walk che passa dal Dunsapie Loch fra brughiere suggestive per arrivare all’Arthur’s Seat e da li procedere per Duddingston e imboccare infine la Radical Road che passa sotto ai dirupi di Salisbury.
Un consiglio? Non dimenticatevi di indossare scarpe comode e di portare con voi giacca a vento e crema solare!
Il tour dell’Holyrood Park si può effettuare anche in auto percorrendo la Queen’s Drive: i panorami non saranno certo gli stessi ma almeno potrete farvi affascinare dall’atmosfera di questo immenso parco naturale scozzese.
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