Qui, al Royal Botanic Garden Edinburgh, le specie rare sono di casa. Si possono ammirare piante della selva amazzonica, altre provenienti dalla Cina, una sequoia gigante e persino rarità alpine. Il pezzo forte? La serra di epoca vittoriana che accoglie più di 5 mila palme di quasi 2400 varietà: costruita nel 1832 per 1.500£, trent’anni più tardi venne ampliata con la Temperate Palm House progettata e realizzata da Robert Matheson grazie a un importante contributo di 6.000£ stanziato dal Parlamento.
E’ il 1670 quando ha inizio la storia del Giardino Botanico Reale di Edimburgo con l’istituzione della prima area verde di Scozia su un piccolo appezzamento di terra a Holyrood Park. Da lì il giardino si sposterà a Leith e successivamente, attorno al 1820, nell’attuale sede definitiva di Iverleith.
Nonostante l’epoca turbolenta dovuta a secoli di guerra civile e epidemie di peste, la città di Edimburgo riuscì a costituire con grande successo uno dei primi giardini botanici della Gran Bretagna per merito di due medici – Robert Sibbald e Andrew Balfour – che s’incontrarono in Francia dopo aver viaggiato attraverso mezza Europa. Rientrati a Edimburgo affittarono un terreno vicino all’abbazia di Holyrood dove diedero avvio alla coltivazione e all’importazione di piante di provenienza estera.
Dapprima un semplice parco con specie officinali, il Royal Botanic è divenuto con il tempo non solo uno dei più prestigiosi centri di ricerca scientifica che si occupa di studiare piante e biodiversità ma anche una delle attrazioni turistiche più frequentate di Edimburgo e di tutta la Scozia.
A distanza di decenni, quest’area verde che sorge a meno di 2 chilometri dal centro cittadino e offre uno spettacolo imperdibile di colori e profumi che si estende per oltre 70 acri, ha ben 3 sedi differenti oltre a quella di Edimburgo che rimane sempre la principale: anche Dawyck (piante esotiche e autoctone), Benmore (incantevole con lo scenario di montagna) e Logan (riscaldato dalla corrente del golfo e con piante che fioriscono in questo paradiso situato alla punta sud occidentale della Scozia) ospitano infatti collezioni uniche e rare di piante.
Attorno al 1967 il nuovo design architettonico delle serre venne definito, per l’epoca, fra i più innovativi in assoluto: alcune specie furono trapiantate dalle vecchie glasshouses a quelle di ultima concezione. Plants & People House divenne sin da allora la dimora della Victoria Amazonica, un gigante giglio d’acqua, che sbocciò la prima volta in tempo per l’inaugurazione ufficiale dell’Ottobre di quello stesso anno a cui prese parte la Principessa Margaret.
Se per gli appassionati di specie tropicali non c’è nulla di meglio che osservare da vicino la vegetazione ambientata nella selva amazzonica, nella Chinese Hillside, come indica il nome stesso, vi sono invece esposte alcune splendide rarità provenienti dal vasto territorio cinese. Non mancano poi il Rock Garden dove trovano il loro habitat naturale specie alpine, aree dedicate a piante aromatiche e officinali e un bel giardino fiorito con tanto di siepi creato in onore di Elisabeth Bowes-Lyon (la scomparsa moglie di re Giorgio VI° nonché madre della sovrana Elisabetta II). E poi ancora il giardino con felci, muschi e licheni, quello con varietà ornamentali ma anche un’interessante esposizione di fossili, laghetti con piante acquatiche e stagni con pesci.
L’imponente sequoia gigante del Woodland Garden vi lascerà senza parole così come l’erbario e le oltre 15 mila varietà ospitate in complesso nel Royal Botanic Garden. Senza dimenticare neppure la palma più alta della Gran Bretagna e la galleria artistica dell’Inverleith House (da dove si può ammirare anche un bel panorama su Edimburgo).
A collegare fra di loro queste differenti ambientazioni ricreate nelle glasshouses è un vero e proprio eco-tour naturalistico realizzato in modo tale che gli habitat umidi e afosi siano intervallati da quelli più freschi creando così per i visitatori una passeggiata tanto piacevole quanto rilassante.
Dopo aver ammirato le bellezze di questo angolo verde al 20 di Inverleith Row si può scegliere una gustosa pausa gastronomica in uno dei tre punti ristoro del parco: The Gateway Restaurant, The Terrace Cafe e The East Gate Coffe Bar offrono non solo piatti della cucina locale ma anche un panorama invidiabile sulla skyline cittadina.
Per chi lo desidera è inoltre possibile partecipare ai garden tours in compagnia di esperte guide che accompagnano alla scoperta delle principali attrazioni naturalistiche e architettoniche del parco: tutti i giorni dal 1° Aprile al 31 Ottobre, alle 11 e alle 14, “Garden Walks” parte dal John Hope Gateway e dura all’incirca 1 ora (si consigliano scarpe comode e abbigliamento adeguato alla stagione). Il biglietto costa 6£. Se si desidera invece una visita esclusiva con propria guida ecco l’“Afternoon Tea Tour” che permette di ammirare le serre e di conoscerne storia e varietà floreali oltre che di gustare un ottimo tea break (eccellenti gli “scones” al cioccolato e ai mirtilli serviti con panna e confettura e impagabile la vista sul giardino). Biglietto: 45£ per due persone. Obbligatoria la prenotazione.
Il Giardino Botanico è aperto tutti i giorni (ad eccezione del 25 Dicembre e 1° Gennaio) nei seguenti orari: da Novembre a Gennaio 10-16; Febbraio e Ottobre 10-17; da Marzo a Settembre 10-18. Le serre chiudono invece al pubblico 1 ora prima rispetto alla chiusura del giardino.
L’ingresso al Royal Botanic è gratuito mentre il biglietto per le glasshouses è di 5.50£ per adulti, 4.50£ per i ridotti, gratis per under 15. Per gruppi di 11 o più componenti la tariffa d’accesso alle serre è di 3.50£.
All’interno del parco non sono ammessi animali domestici (ad esclusione dei cani guida per non vedenti) né biciclette e moto e non è neppure permesso correre o giocare a pallone. Tutti gli edifici e le principali aree del Giardino Botanico sono accessibili anche ai visitatori con difficoltà motorie.
Il parco può essere facilmente raggiunto a piedi dalla stazione di Waverley oppure con i mezzi pubblici che fermano in Inverleith Row all’East Gate (ingresso secondario) o al West Gate, quello principale, dove c’è anche il centro visitatori John Hope Gateway.
Per il rispetto della natura e dei suoi ecosistemi viene richiesto a chi visita questa attrazione di camminare esclusivamente sui sentieri tracciati.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale