La Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo (martirizzati a Costantina in Algeria nel 259 a seguito delle pesanti persecuzioni perpetrate da Valeriano contro la predicazione del credo cristiano) è il Duomo di Gubbio, massimo luogo di culto della cittadina umbra abbarbicata sul monte Ingino. Risalente al dodicesimo secolo, edificata più precisamente su progetto di Giovanni da Gubbio fra il 1194 e il 1350 in sostituzione di una precedente chiesa romanica (ne è rimasta traccia sul lato destro), è un monumento alla devozione religiosa che ben s’inserisce entro il tessuto urbano, nobilitandolo con la sua imponente presenza resa ulteriormente evidente dal porsi austero di una facciata elegante.
Il complesso architettonico è parto di una storia che l’ha consegnato alla modernità in ottimo stato, condizione alla quale hanno sensibilmente contribuito avvicendevoli modifiche, restauri e leggeri ampliamenti avvenuti in prevalenza nel corso del Cinquecento. Sull’ingresso a sesto acuto (al quale si accede tramite una breve scalinata) troneggia alta una finestra circolare la cui funzione di rosone viene accentuata dalla decorazione a fogliame impressa sulla vetrata.
E’ subito chiaro il simbolismo che traspira dalle mura dell’edificio: si fanno notare gli emblemi che rappresentano i quattro evangelisti San Giovanni (l’aquila), San Luca (il bue), San Marco (il leone) e San Matteo (l’angelo), mentre San Giovanni Battista s’incarna nel simbolo posto al centro del timpano. La sontuosa apparenza fa da regale introduzione a un interno a navata unica a croce latina tutto da scoprire, permeato dallo stile prettamente gotico che fa palpitare poiché subito abbraccia il visitatore inducendo un’invadente sensazione d’estasi da lasciare a bocca aperta.
Si è immediatamente sopraffatti dai dieci grandi arconi ogivali orientati trasversalmente per sostenere il tetto, e un riflesso importante proviene dalla stupenda vetrata dell’abside. C’è ricchezza, tanta ricchezza, in questo tempio della beltà abbagliante che seduce con l’arte di quanto resta degli antichi affreschi trecenteschi laterali, mentre risulta ancora ben visibile l’Immacolata Concezione di Virgilio Nucci, opera del XVI secolo.
I portenti umani seguitano a stupire e ne sono un esempio le ampie decorazioni di Francesco Allegrini compiute sulla cappella barocca del Santissimo Sacramento, i cui temi si rifanno alle parabole esistenziali dei santi Ubaldo, Pier Damiani, Rodolfo e, ovviamente, Giacomo e Mariano. Antonio Gherardi da Rieti ha provveduto nel 1684 a dipingere la Nascita della Vergine e al pittore assisiate Dono Doni è toccata la Pietà, che compare sulla settima campata. In decima prende posto l’altare realizzato sul sarcofago romano; la cattedra episcopale di Girolamo Maffei, accuratamente intagliata e intarsiata nel 1557, occupa parte del coro e sotto l’altare maggiore riposano le reliquie dei Santissimi Giacomo e Mariano, osservate dal pregevole Cristo ligneo di scuola umbra, datato XIII secolo.
Nella sala del Capitolo – sede di un archivio che custodisce preziose pergamene antiche e codici membranacei - si palesa lo stupefacente piviale su lamina d’oro, in cui compaiono stazioni della Passione opportunamente ricamate in seta. Nel presbiterio giacciono due organi intagliati da Luca e Giacomo Maffei.
Il Museo Diocesano è ospitato dal vicino Palazzo dei Canonici della Cattedrale: conserva varie opere in pietra risalenti all’epoca romana e medievale, più una collezione pittorica dei secoli XIII, XIV e XV; il turista non deve poi scordarsi di ammirare la pianterreno un pezzo di rustica curiosità, la Botte dei Canonici, costruita nel ‘500 senza l’ausilio del ferro, in grado di contenere ben 200 ettolitri di vino, una capacità al tempo straordinaria.
Come arrivare
Gubbio si raggiunge in automobile o autobus percorrendo la E45 per poi uscire a Bosco – Gubbio (per chi arriva da sud) o Umbertide (da nord). L’altra opzione è percorrere la SS3 Flaminia passando per Gualdo Tadino, oppure per Scheggia se si arriva dalle Marche.
Duomo di Gubbio (Cattedrale dei Santissimi Giacomo e Mariano martiri)
Dove: via Federico da Montefeltro – Gubbio (PG)
Quando: visitabile tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 17.00
Orari messe: domenica alle ore 11.15
Ingresso: Gratuito