C’è un luogo speciale ad Arezzo dove diverse suggestive epoche storiche si sono unite in un matrimonio architettonico fatto di spaziale armonia e facoltà di stupire con scenografici effetti speciali: è la mirabolante Piazza Grande (nota anche come Piazza Vasari), la più bella di Arezzo (e tra le più belle della Toscana) immersa in una cornice medievale, posta in doppio petto con una peculiare fisionomia trapezoidale e un’inclinazione curiosa parecchio accentuata che riporta una differenza di 10 metri tra il punto più alto e quello più basso, perfettamente incastonata tra i gioielli turistici di Arezzo.
Nasce come Platea Communis intorno al 1200 – là dove probabilmente secoli prima furoreggiava il Foro romano - per essere nel tempo modificata e ridimensionata con l’aggiunta arricchente del loggiato vasariano. Fulcro in età comunale di commerci e connessioni mercantili fra zona urbana e hinterland, evolse in centro degli uffici civili in epoca medicea circondandosi poco a poco di magniloquenti edifici dal forte richiamo politico e religioso.
Gli edifici di Piazza Grande
E’ il caso del gigantesco Palazzo delle Logge, opera dell’architetto Giorgio Vasari (da non perdere nelle vicinanze la sua dimora storica) corredata di un ampio porticato e botteghe artigiane longeve. Da un esponente della concezione rinascimentale si passa al Palazzo della fraternita dei Laici, esempio di elegante fusione gotico-rinascimentale dai natali trecenteschi affidati a Baldino di Cino e Niccolò di Francesco, ai quali successero nel proseguimento della costruzione della facciata Bernardo da Rossellino, Giuliano e Algozzo da Settignano, traghettatori dell’intero impianto fino al ‘500, quando vi fu l’aggiunta finale del campanile con l’orologio che rileva il movimento del sole ma altresì le fasi lunari grazie alla sapiente ideazione di Felice da Fossato nel 1552.Proprio accanto esige la sua fetta di ammirazione il Palazzo del Tribunale, edificio di evidente veste barocca eretto fra il XVII e il XVIII secolo che sfodera orgoglioso la sua distintiva scalinata semicircolare atipica e seducente. Nei pressi zampillano estrosi i getti d’acqua di una meravigliosa fontana pubblica che infonde quell’anelito di leggerezza visiva necessaria nonché molto gradita ai passanti pronti a rinfrescarsi specialmente nelle giornate estive più calde.
L’abside della Pieve di Santa Maria prospice sul lato opposto, cioè in Corso Italia, imprimendo un marcato tocco romanico mentre Piazza Grande profila gli altri due fianchi affascinando con vecchie case d’impronta medievale, ballatoio in legno e torri merlate.
Gli eventi e le manifestazioni in Piazza Grande
Il XIII secolo è padre della Torre Faggiolana, Palazzo Cofani-Brizzolari e la casatorre dei Lappoli, che completano uno scenario appetibili a eventi capaci di coinvolgere la popolazione con sana energia, vedesi la Giostra del Saracino – torneo cavalleresco con annesso corteo storico composto da trecento figuranti e sbandieratori di scena nei mesi di giugno (Giostra di San Donato) e settembre (Giostra di settembre) – e la partecipata Fiera Antiquaria organizzata dal 1968 il primo sabato e domenica del mese, in cui a fare da protagonisti sono collezionisti provenienti da tutto lo Stivale per esporre manufatti, dipinti, libri e oggettistica di vario genere. Il punto di partenza delle carriere della Giostra è un vecchio pozzo ottagonale ben mantenuto, dotato di tettoia spiovente sorretta da due piloni a pianta quadrata e travi in legno. Nel Periodo dell'Avvento e durante le festevità natalizie la piazza ospita anche i tradizionali mercatini di Natale di Arezzo.Arezzo ha incontrato i favori di Roberto Benigni, che in città ha girato la maggior parte delle riprese del suo capolavoro “La vita è bella”. In più occasioni compare Piazza Grande, che fa da sfondo alle scorribande in bicicletta del protagonista Guido.