Nel 1923 la scritta originaria che s’innalzava sul lato meridionale del Monte Lee, a nord di Mulholland Highway, nel Griffith Park, era “Hollywoodland”. Creata per promuovere un nuovo complesso residenziale e destinata a rimanere esposta sul fianco della collina non più di un anno e mezzo, divenne ben presto il simbolo della città, del distretto di Hollywood e della maggiore industria cinematografica al mondo.
La prima scritta Hollywoodland
A disegnare le lettere della Hollywood Sign fu Thomas Fisk Goff, proprietario della ditta che si occupò anche della costruzione: bianche, alte 15 metri e larghe 9, illuminate da circa 4 mila lampadine costarono qualcosa come 21 mila dollari. Sino al 1929 la società che aveva investito nel progetto pubblicitario continuò a occuparsene ma quando scoppiò la Grande Depressione la scritta venne abbandonata.Ceduta dall’ultimo proprietario alla città di Los Angeles vent’anni più tardi, passò sotto la tutela della Camera di Commercio che finanziò un importante restauro (le lettere erano piuttosto danneggiate) e nel 1949 le ultime quattro – LAND – vennero rimosse. Nacque così la Hollywood Sign che con il passare dei decenni è diventata una delle principali attrazioni di LA, visibile da molti punti della città.
Già agli inizi degli anni ’40 la scritta subì alcuni danni: pare infatti che Albert Kothe, a cui ne era stata affidata la custodia, distrusse la lettera H. Guidando in stato di ebbrezza, perse il controllo della sua berlina Ford Model A del 1928 che sbatté contro la lettera scaraventandola giù dalla scogliera. Lui non si fece nulla ma macchina e H andarono distrutte.
Il restauro dell'Hollywood Sign
Una svolta importante per l’Hollywood Sign arrivò nel 1978 quando le autorità decisero di ripristinarla perché ormai gravemente deteriorata grazie anche alla campagna pubblicitaria lanciata da Hugh Hefner, fondatore della rivista Playboy. Furono nove le persone a finanziare la nuova scritta: ogni lettera costò 27,777.77 $ (per un totale di 249,999.93 $) e fu costruita in acciaio, sostenuta da colonne dello stesso materiale su fondamenta in calcestruzzo.Ma chi furono i benefattori? Terence Donnelly, editore dell’Hollywood Independent Newspaper, permise la costruzione della H; il produttore cinematografico italiano Giovanni Mazza della O; Les Kelley, fondatore del Kelley Blue Book, della L; l’attore Gene Autry dell’altra L; Hugh Hefner della Y; la W fu costruita grazie alla donazione del cantante Andy Williams; la O con la quota di Warner Bros; l’altra O con quella del cantante Alice Cooper che la dedicò alla memoria dell’amico e comico Groucho Marx; l’imprenditore Dennis Lidtke pagò infine la D in ricordo di Matthew Williams.
Curiosità sulla scritta di Hollywood
Seppur dichiarato illegale apportare modifiche alla Hollywood Sign, in alcune occasioni la città lo ha “permesso” per scopi commerciali. Fra le manomissioni più celebri quelle dell’aprile 1977 e del 1987 quando la seconda L venne nascosta creando la scritta HOLYWOOD in occasione della Pasqua e della visita di Papa Giovanni Paolo II°. E proprio il 1987 fu uno degli anni con le maggiori variazioni della scritta: divenne FOX per la promozione del lancio in prima serata dell’omonima rete televisiva, OLLYWOOD durante lo scandalo Iran-Contras di Oliver North e CALTECH per il centenario di costituzione di Hollywood come Comune.Nell’aprile 1991, per celebrare la fine della Guerra del Golfo, un nastro giallo fu legato attorno alla scritta mentre l’11 febbraio 2010 le lettere originali vennero coperte da striscioni su cui troneggiava “SAVE THE PEAK”, una campagna promossa dal Trust for Public Land per proteggere la terra limitrofa dall’eccessivo sviluppo immobiliare.
A gennaio 2017, proprio come successo già nello stesso mese di 41 anni prima, l’Hollywood Sign è stata nuovamente modificata coprendo semplicemente parte delle due O. All’epoca era stato Danny Finegood che trasformando la scritta originale in HOLLYWEED (weed in slang significa marijuana) volle celebrare la legge che ne depenalizzava il possesso in California. Questa volta non si sa chi sia stato ma quel che è certo è che l’episodio celebra la cannabis legale (dal 1° gennaio 2017 lo è divenuta in California).
Icona della cultura americana, se vista dal basso l’Hollywood Sign sembra mostrarsi con un profilo ondulato delle lettere forse per i contorni delle colline che le fanno da sfondo; osservata invece da un’analoga quota, le lettere appaiono sullo stesso livello.
Apparsa spesso in scatti fotografici e programmi televisivi, questa celebre scritta è stata suo malgrado spettatrice di alcuni tristi episodi come quello del settembre 1932 quando l’attrice britannica Peg Entwistle, a 24 anni, si arrampicò con una scala sulla prima lettera che sormonta Hollywood lasciandosi cadere nel vuoto. Fu solo il primo di numerosi suicidi che si svolsero qui.
Essendo spesso soggetta a atti di vandalismo, dal 2000 il dipartimento di polizia di Los Angeles ha installato un sistema di sicurezza con telecamere di rilevamento di movimento: sanzioni per violazione di domicilio prevedono multe di 1000 $. A preoccupare i residenti dei quartieri adiacenti continua a essere però la congestione causata da turisti e curiosi che vi si recano: la strada collinare, con le tante curve da percorre per raggiungere l’Hollywood Sign, non è infatti stata progettata per un traffico così consistente.
Un’ultima curiosità? Le lettere del 1923 si era pensato fossero andate distrutte: nel 2005 invece il produttore Dan Bliss le ha messe in vendita su eBay. Ad aggiudicarsele è stato un artista, Bill Mack, che ha utilizzato la lamiera per dipingere i ritratti delle star degli anni d’oro di Hollywood.
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