Se siete a Budapest e le vestigia romane vi hanno sempre appassionato, la graziosa cittadina di Aquincum fa per voi. Situata nella zona di Obuda, sobborgo della capitale ungherese nonché sua parte più vecchia, questa località fondata nel corso del I° secolo si affaccia tranquilla sulla riva destra del Danubio.
Storia di Aquincum
Circondata a suo tempo da possenti mura di protezione, Aquincum conobbe il suo massimo splendore nel II° e III° secolo: popolata in maggioranza da commercianti e artigiani le cui attività prosperavano grazie alla vicinanza della guarnigione militare (vi erano stanziati circa 6 mila legionari), la città si estendeva per 600 metri di lunghezza e poco meno di 400 in larghezza.Nel 124, sotto l’imperatore Adriano, divenne municipio (governata da proprie leggi pur restando sotto l’autorità di Roma); settant’anni più tardi, durante il regno di Settimio Severo fu colonia romana. Alla fine del IV° secolo subì gli assalti degli invasori venuti dall’est: cadde in declino e nel V° secolo gli Unni le inflissero il colpo finale tanto che dopo aver concluso un patto con Attila, i romani abbandonarono Aquincum.
Le rovine della città, capitale della nuova provincia della Pannonia Inferiore durante il governo di Traiano, mostrano chiaramente la forma tipica della pianta urbanistica: strade a angolo retto, rete di fognature, canalizzazioni e fondamenta di edifici. Oggi dell’antica cittadina rimangono il centro militare e, nelle vicinanze, alcuni forti di cavalleria oltre a infrastrutture civili fra cui un acquedotto, il foro e un anfiteatro che poteva accogliere sino a 8 mila spettatori. L’altro anfiteatro, quello del campo militare situato all’angolo fra Pacsirtamezo utca e Nagyszombat utca, ospitava sulle sue gradinate sino a 15 mila persone che si riunivano per assistere a corse, combattimenti e giochi circensi che si svolgevano nell’arena.
Di fronte a dove sorge il museo di Aquincum, al 135 di Szentendrei ùt, all’epoca degli antichi romani vi erano le terme pubbliche e il mercato al coperto mentre più avanti si trovavano i laboratori degli artigiani, le botteghe dei mercanti e le case private. Oggi passeggiando alla scoperta del sito archeologico in una piccola costruzione (un vecchio bagno che faceva parte di una casa privata) si può vedere da vicino un frammento di mosaico che rappresenta una scena di lotta. Proseguendo il tour, poco più a sinistra, un altro edificio (lo si identifica facilmente grazie alla meridiana situata all’entrata) riunisce altri begli esempi di decorazioni musive dell’epoca.
Il Museo di Aquincum
Tornando invece indietro verso il museo si fiancheggia il santuario di Mitra, il dio solare dei Persiani il cui culto era celebrato dai greci e in seguito dai romani. L’area museale vera e propria, che si apre con un peristilio, raccoglie importanti reperti di scavi fra cui statue, bassorilievi, monete, vasellame, utensili e oggetti di vita quotidiana. Da non perdere fra i manufatti esposti un raro organo idraulico risalente al III° secolo, la fontana dei delfini, la ricostruzione di un grosso vaso con pietre ornamentali, monili in oro e argento, vetri e ceramiche.Dal 2014 il museo di Aquincum ospita anche un’interessante mostra permanente dedicata al ruolo svolto dalla ceramica nell’architettura durante il periodo della dominazione romana della città: sapevate ad esempio che i mattoni utilizzati per la costruzione degli edifici potevano celare iscrizioni o citazioni di poesia? Se siete interessati a questi e altri segreti custoditi dai mattoni, consigliamo una passeggiata nella parte più recente del museo aquicense.
Su quest’area antica di Obuda, nelle vicinanze delle rovine di Aquincum si trova inoltre la Herkules Villa al 19-21 di Meggyfa utca (raggiungibile in autobus da Florian ter sino a Bogdani utca): nonostante sia nascosta da un complesso edilizio, la villa d’Ercole, ricca dimora patrizia, merita di essere visitata grazie ai suggestivi mosaici che rappresentano il mito dell’eroe greco famoso per la sua forza.
Informazioni utili, orari e prezzi dei biglietti per visitare il sito archeologico
Orario di apertura del museo: dal 1° novembre al 31 marzo dalle 10 alle 16 e dal 1° aprile al 31 ottobre dalle 10 alle 18; per il parco archeologico l’apertura dal 1° aprile al 31 ottobre è dalle 9 alle 18 mentre dal 1° novembre al 31 marzo l’area è visitabile solo in assenza di pioggia. Il museo è chiuso il lunedì.Tariffe d’ingresso: adulti 1600 HUF (circa 5€); adulti in gruppo di oltre 20 persone 1000 HUF (3,20€); studenti e pensionati 800 HUF (2,60€); studenti e pensionati in gruppi di oltre 10 persone 600 HUF (2€). Solo parco archeologico: adulti 1000 HUF (3,20€); studenti e pensionati 500 HUF (1,6€). Foto e video: 600 HUF (2€) a persona. Ingresso gratuito per cittadini ungheresi durante le feste nazionali (15 marzo, 20 agosto e 23 ottobre); giornalisti, under 6 e over 70 (di tutti i paesi dell’Unione Europea). Disponibili visite guidate in inglese, tedesco e francese al costo di 6000 HUF (19,50€) per gruppi da 1 a 25 persone e 8000 HUF (26€) oltre le 25 persone.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale
Per raggiungere la città si può prendere il treno regionale HEV che parte da Arpad hid o da Batthyany ter (con fermata a Aquincum) oppure il bus da Florian ter.