Situato nel 6° arrondissement di Parigi, il quartiere Odéon è uno dei più frequentati della capitale. Delimitata a grandi linee dal boulevard Saint-Germain a nord, boulevard Saint-Michel a est e rue Bonaparte, Guynemer e d’Assas a ovest, questa zona parigina prende il nome da piazza Odéon, il piazzale a forma semicircolare con i caratteristici palazzi dalla facciata concava creato nel 1779.
In questo slargo, dove al civico numero 1 un tempo sorgeva il Café Voltaire frequentato da letterati come Verlaine e Mallarmé ma anche da Hemingway, Eliot e Stein, si trova il teatro nazionale dell’Odéon che nel lontano 1782 venne inaugurato per accogliere le compagnie teatrali francesi. Il palazzo neoclassico, progettato dagli architetti Charles de Wailly e Marie-Joseph Peyre, ospita al suo interno un teatro all’italiana con il palcoscenico a forma cubica e una sala a semicerchio. Ristrutturato in seguito a due gravi incendi scoppiati nel 1799 e nel 1818, in questo edificio, uno dei sei teatri di Parigi, sono portate in scena rappresentazioni mondiali e grandi spettacoli. Per raggiungerlo si possono utilizzare la metro con fermata Odéon, la RER B (fermata Luxembourg), i bus 63, 86, 87, 70, 96 e 58 oppure l’automobile con possibilità di parcheggio in rue Soufflot, place St. Sulpice e rue de l’Ecole de Médecine. Info su www.theatre-odeon.eu
Realizzata e aperta al traffico attorno al 1780 dopo la decisione di costruire il teatro francese del sobborgo Saint-Germain (il futuro teatro Odéon da cui prenderà il nome nel 1798), rue de l’Odéon è una storica via parigina su cui si affacciano edifici e attrazioni importanti ad iniziare dalla stamperia del Cercle Social (al civico 4), diretta da Nicolas de Bonneville, dove venivano stampati alcuni giornali rivoluzionari come La Bouche de fer e il Bulletin des Amis de la Vérité. Al 7 Adrienne Monnier, poetessa e editrice, fondò nel 1915 la sua libreria La Maison des amis des livres mentre il civico 10 ospita l’abitazione dove fra il 1797 e il 1802 visse l’intellettuale anglo-franco-americano Thomas Paine; il 12 di rue de l’Odéon è stata invece sede sino al 1941 della libreria Shakespeare and Company fondata 22 anni prima da Sylvia Beach che nel 1922 pubblicò il celebre capolavoro Ulysse di James Joyce. Una visita la merita anche il palazzo situato al 21, classificato monumento storico, dove soggiornarono Constance-Marie Charpentier, cognata di Danton, e il pittore Louis Lafitte e il 22, dimora della famiglia Desmoulins sino al 1794 quando Camille e la moglie vennero arrestati e giustiziati.
L’Odéon è anche il quartiere del palazzo del Lussemburgo, Palais du Luxembourg, un bell’edificio in stile barocco francese, circondato dagli omonimi giardini pubblici inaugurati nel 1612 da Maria de’ Medici. Sede del Senato di Francia dal 1958, questa villa signorile che ricorda in parte il palazzo Pitti di Firenze per la particolare facciata in bugnato, venne realizzata su progetto di Salomon de Brosse nel 1617 con pianta a U e un bel porticato al piano terra. A volerne la costruzione fu sempre la regina Maria che vi si ritirò quando il figlio Luigi XIII° divenne maggiorenne. Monumento storico francese dal 1862, è immerso nel grande parco di 25 ettari in cui si trovano alberi e statue (più di cento, fra cui quelle di Beethoven e Baudelaire) oltre a una romantica fontana (Fontana dei Medici), situata nella zona ovest, voluta dall’allora regina de’ Medici. Passeggiando per il Jardin du Luxembourg, così si chiama quest’area verde, si possono ammirare i due giardini alla francese e all’inglese separati da un bacino d’acqua. Ma non solo: nel parco si trovano infatti un frutteto con meli, una collezione di orchidee, il padiglione Davioud e le serre del Senato (al 64 di boulevard Saint-Michel), quest’ultimo interessante giardino botanico con costruzioni vetrate che riproducono le condizioni climatiche di diversi ambienti del mondo. Se poi nella capitale di Francia cercate un angolo di Stati Uniti, ricordatevi che i giardini ospitano anche la Statua della Libertà realizzata da Frédéric Bartholdi, riproduzione dell’originale inaugurata nel 1886. Aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 16.30 e dalle 8.15 alle 21.30 a seconda della stagione, il jardin può essere raggiunto con le linee 4 e 10 della metro (fermata Odéon), i bus 58, 63, 70, 84, 86, 87, 89 e 96 e la RER B e C sempre con fermata Odéon.
In prossimità del parco del Lussemburgo si trova un altro grazioso parco pubblico, perfetto per chi cerca un’area per rilassarsi ma meno affollata di turisti: il Jardin des Grands Explorateurs, creato nel 1867, è dedicato, come ben dice il nome, a due esploratori, l’italiano Marco Polo e il francese René Robert Cavelier de La Salle. Passeggiando per i vialetti del giardino s’incontrano statue, alberi di castagno e una bella fontana in bronzo, opera dello scultore Jean-Baptiste Carpeaux realizzata nel 1875. Les quatre parties du monde, questo il nome della scultura, ritrae un globo con i segni zodiacali, quattro statue, cavalli e delfini. Aperto esclusivamente di giorno, si trova in avenue de l’Observatoire 4 e può essere raggiunto con la metro Port-Royal (RER) e Vavin.
Al 53 di rue de Vaugirard si trova invece il Museo del Lussemburgo, tutelato dal 2000 dal Senato francese. Anch’esso costruito dall’architetto de Brosse su richiesta di Maria de’ Medici, dal 1818 è uno dei più importanti spazi espositivi della città: accoglie infatti collezioni d’arte con capolavori di Raffaello, Tiziano, Matisse, Gauguin e Modigliani. Nel 1884 il museo si è trasferito nell’ex orangerie del Palazzo del Lussemburgo e in seguito riaperto al pubblico nel 1979 dopo una quarantina di anni di chiusura. Orari: da lunedì a giovedì 10.30/18 e nel week end sino alle 19. Tariffe: 12 € intero; 8,50 € ridotto (16-25 anni, disoccupati e famiglie numerose); gratuito per under 16. Audioguide disponibili in francese, inglese, spagnolo e tedesco a 5 € l’una. Sito ufficiale www.museeduluxembourg.fr
L’Odéon è anche zona di prestigiose scuole di ogni grado. Da qui sono passati alcuni dei più grandi nomi dell’arte e delle scienze: lo scrittore e filosofo Denis Diderot, il chimico Louis Pasteur, l’aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry sino a Baudelaire, Montesquieu e Zola. Il Lycée Saint-Louis, al 44 di boulevard Saint-Michel, è l’unico liceo francese pubblico destinato alla preparazione degli allievi per le facoltà universitarie. Nel corso del XIX° secolo è stato anche prigione, caserma e riformatorio. Al 12 di rue de l’Ecole de Médecine sorge invece una delle principali università della capitale, la Paris V René Descartes, fondata nel 1971 e suddivisa in una decina di facoltà fra cui medicina, psicologia, giurisprudenza e scienze economiche.
Sempre in rue de l’Ecole de Médecine si trovano la sede della Confraternita dei Chirurghi (civico 5) che lega il suo nome a Ambroise Paré, padre della chirurgia moderna nonché chirurgo reale di Enrico II°, Caterina de’ Medici e dei loro 4 figli; ancora al 5 si trova una targa commemorativa per Sarah Bernhardt, celebre attrice teatrale francese conosciuta anche come La divina e La voix d’or; il convento dei Cordiglieri, al numero 15, di cui rimane ancora il refettorio in stile gotico e che un tempo accoglieva gli incontri dei rivoluzionari Danton e Desmoulins. Nelle vicinanze, in rue des Cordeliers 30, si trova invece l’antica abitazione di Jean-Paul Marat, medico di origine sardo svizzere e protagonista della Rivoluzione Francese, ucciso nella sua dimora mentre si trovava nella vasca da bagno in rame (dove trovava sollievo alla malattia che lo affliggeva da anni) per mano di Carlotta Corday.
Il quartiere Odéon ospita inoltre una delle più importanti chiese di Parigi, l’église Saint-Sulpice, situata nell’omonima piazza. Secondo edificio religioso per grandezza dopo Notre-Dame, è intitolato a San Sulpizio il Pio ed è sede della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio. Iniziato a costruire nel 1646, questo edificio religioso in stile neoclassico opera di Giovanni Niccolò Servandoni (la torre sud invece è di Oudot de Maclaurin) è monumento storico di Francia dal 1915. Al suo interno accoglie preziose opere d’arte fra cui gli affreschi di Eugène Delacroix, boiseries in stile Luigi XV°, una statua della Vergine di Jean-Baptiste Pigalle e la meridiana a obelisco. Saint-Sulpice è anche protagonista del celebre romanzo e film Il codice da Vinci di Dan Brown.
Al 145 di boulevard Saint-Germain si trova la statua del filosofo Diderot, realizzata dallo scultore Jean Gautherin: inizialmente installata in piazza Saint-Germain-de-Prés, la scultura definitiva in bronzo fu collocata nel luglio 1886 di fronte a rue Saint-Benoit per poi essere trasferita nel 1940 nell’attuale posizione.
Il 60 di boulevard Saint-Michel è sede invece del Museo di Mineralogia di Mines-Paristech dove sono esposte pietre preziose, cristalli, minerali e meteoriti. Situato all’interno dell’Ecole des Mines che dal 1815 ha sede nell’hotel de Vendome, questo interessante spazio museale permette anche di vedere da vicino ametiste, smeraldi e topazi della corona di Francia. Aperto dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Tariffe: 6 € intero; 3 € ridotto (scolari, studenti, disabili, pensionati…); gratuito per under 12. Sito ufficiale www.musee.mines-paristech.fr
Intitolata nel 1968 al chirurgo e scrittore francese Henri Mondor, nell’omonima place delimitata dal boulevard Saint-Germain, s’innalza la statua di Danton che la città di Parigi commissionò allo scultore Auguste Paris nel 1889 in occasione del centenario della Rivoluzione Francese. Si trova nel luogo in cui un tempo sorgeva la casa del celebre rivoluzionario, distrutta fra il 1852 e il 1870, durante i lavori di trasformazione di Parigi all’epoca del Secondo Impero.
Una pausa gastronomica dopo aver visitato il quartiere Odéon? Se siete nei pressi del teatro potete scegliere L’Avant Comptoir (al 3 di carrefour de l’Odéon) dove assaporare i vini francesi più buoni accompagnati da qualche piatto tipico: qui, fra l’altro, trovate ottime crêpes e crème brûlé. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 23. Sito ufficiale www.hotel-paris-relais-saint-germain.com. Al 13 di rue de l’Ancienne Comédie trovate invece Le Procope, storico ristorante parigino che ha ospitato personaggi celebri fra cui Robespierre, Danton, Voltaire, Napoleone e Victor Hugo. Fondato nel 1686, è ancora oggi uno dei café più noti della capitale francese. La cucina proposta è quella tradizionale; ottimi i dolci, soprattutto Mille Foglie e Tiramisù. Info su www.procope.com. I migliori macaron di Parigi, i pasticcini fatti con albume d’uovo, zucchero e farina di mandorle, si possono mangiare da Pierre Hermé Paris in rue Bonaparte 72 (www.pierreherme.com) mentre i fagottini alla cioccolata più deliziosi della ville lumière li trovate alla boulangerie Angelina, una graziosa pasticceria-sala da thé al 19 di rue de Vaugirard (dove c’è il Musée du Luxembourg). Infowww.angelina-paris.fr
Nel quartiere Odéon si trova infine l’omonima stazione della metropolitana parigina aperta al pubblico nel gennaio 1910 per l’inaugurazione del tratto Pont Notre-Dame Raspail (linea 4); la messa in funzione della linea 10 risale invece al giorno di San Valentino del 1926. Gli accessi alla stazione, che si trova sotto place Henri-Mondor sono tre: dai civici 93 e 108 di boulevard Saint–Germain e da carrefour de l’Odéon.